mercoledì 20 aprile 2011

GIUSEPPE PISACANE : "CRUCIFIXUS", GRANDE PROVA D'ATTORE



Giuseppe Pisacane si sente onorato di rappresentare la figura di Cristo in questo periodo pasquale, nello spettacolo “Crucifixus”. Una prova che lo ha messo di fronte all’immensità della fede e al miracolo della Resurrezione.

“Crucifixus” la sacra rappresentazione- Slargo di S. Domenico Maiori Mercoledì 20 aprile ore 20,30 Atellana, Associazione artistico-culturale, operante sul territorio della costiera amalfitana , da quasi dieci anni, ha rivolto la sua attenzione nella rivalorizzazione culturale del proprio territorio. L’evento che si andrà a svolgere, la sacra rappresentazione della passione di Cristo, nell’ambito delle festività della Settimana santa in Costiera, assumerà dei connotati molto suggestivi. Esso rientra in un progetto presentato all’Ente Provincia e accolto con molto entusiasmo: infatti tale allestimento si propone di utilizzare i meravigliosi monumenti della Costiera Amalfitana come scenari naturali di questi spettacoli. I due appuntamenti avranno luogo a Maiori, Mercoledì 20 Aprile alle 20.30 presso lo Slargo di S.Domenico e Domenica 24 Aprile alle 21.15 in Piazza Duomo, sulla Scalea di S.Andrea Apostolo. Il progetto vede la sua realizzazione, grazie al patrocinio di Enti, quali la Provincia nella persona del presidente Edmondo Cirielli, la Diocesi Amalfi-Cava de Tirreni nella persona del Vescovo, Sua eccellenza Mons. Orazio Sorricelli, dei Comuni di Maiori e Amalfi, nei due Assessorati al Turismo e Spettacolo, della Comunità ecclesiale di Maiori e del centro di studi di Storia e cultura amalfitana. Una coralità di consensi al progetto dell’allestimento di una sacra rappresentazione della Passione di Cristo, avendo come scenari naturali meravigliosi monumenti sacri, simboli della storia e della cultura della costiera amalfitana. “ Stai davanti al Signore che pende dalla Croce : egli ha versato il sangue del suo cuore per guadagnare il tuo cuore” con questo meraviglioso incipit, estrapolato dalle meditazioni di S.Teresa D’Avila, la sacra rappresentazione “ Crucifixus” vuole portare lo spettatore a riflettere sul sacrificio della croce, interpretato non come strumento di tortura ma di redenzione. Partendo da questa riflessione, il testo ne è l’espressione concreta: la sua strutturazione teatrale è basata su due parametri letterari, la lettura del messaggio di Cristo e le testimonianze di chi “ vive la croce” nel nostro quotidiano, tra gli emarginati e i sofferenti, tra grida inascoltate dall’ottusità umana. Ma tra questi cosidetti “ ultimi” troviamo chi ha deciso di abbracciare la sua Croce e vedere nel sorriso di un nostro fratello più debole, la certezza della presenza del Crucifixus che si è immolato e si è rivestito di luce, illuminando i nostri occhi di vita eterna.



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