venerdì 8 aprile 2011

A TU PER TU CON GIOVANNA QUERCI FAVINI: "MONICA BELLUCCI TROPPO BELLA PER INTERPRETARE IL PERSONAGGIO DI UN MIO LIBRO"


Giovanna Querci Favini è stata definita la filosofa-scrittrice della letteratura italiana. Lodata dai critici più severi, seguitissima dai suoi numerosi lettori è una bella signora, gentile, ottima padrona di casa, simpatica ed ironica. Parlare con lei è piacevole, mentre parla accarezza i suoi cinque cani. Ha sempre messo in primo piano la famiglia riuscendo comunque a non tralasciare la scrittura.

Quando si è accorta che “scrivere” avrebbe fatto parte della sua vita? Da quando ho imparato a scrivere Cosa rappresenta, per lei, questa forma di comunicazione?

Prima della comunicazione con gli altri la scrittura rappresenta una comunicazione con me stessa Chi è stata la prima persona ad incoraggiarla?

Per quanto riguarda la saggistica, la mia professione, per quanto riguarda la scrittura “letteraria” Geno Pampaloni che non solo mi ha incoraggiata ma dopo aver letto il dattiloscritto del mio primo romanzo che io non pensavo di pubblicare in quanto l’avevo scritto in un periodo d’immobilità, lo ha mandato lui direttamente alla Casa Editrice.

Accetta consigli, e se sì da chi?

Assolutamente sì, ma da persone che stimo e se il consiglio mi convince, il che accade quasi sempre, lo metto in atto. Chi legge per primo il suo manoscritto?

Mia figlia Ilaria e mia nuora Elisabetta, contemporaneamente

Chi è che cosa rappresenta il letterato nella società attuale?

Occorre distinguere: per quanto riguarda la narrativa italiana, a mio avviso, ben poco, certi scrittori del passato e alcuni stranieri rappresentano l’essenza e quindi la coscienza dell’uomo, inteso come persona, senza di loro l’uomo sarebbe solo un bipede mammifero implume.

Quali sono state le sue prime letture?

Fiabe, fiabe, fiabe, in particolare Hans Christian Andersen e i Fratelli Grimm

Cosa pensa del panorama letterario italiano e straniero attuale?

Credo di avere già risposto a questa domanda dicendo che a mio avviso c’è un abisso tra la narrativa italiana e quella straniera. Amo moltissimo Melania Mazzucco e Margaret Mazzantini, con una preferenza per la prima. Un discorso a parte per Isabella Bossi Fedrigotti superba sia come scrittrice che come giornalista. Gli autori italiani più letti ogni tanto mi sorprendono, ma puntualmente arriva la delusione.

Ci racconta una sua giornata tipo?

Potrei raccontare meglio una mia nottata, perché io vivo soprattutto di notte, la mattina faccio finta di non esistere. Nel pomeriggio comincio a vivere o a lavorar

. Per molti anni ha insegnato prima al liceo e poi all’Università, come vede il sistema scolastico italiano?

Il sistema scolastico italiano è per me un disastro in ogni senso: professori ignoranti, distratti oppure colti e partiti pieni di entusiasmo finché non si rendono conto che il trippaio del porcellino guadagna dieci volte più di loro. Sull’Università stendiamo un velo pietoso di silenzio.

Come riesce a conciliare vita privata e scrittura?

Vita privata e scrittura coincidono.

Quali sono le sue passioni , oltre naturalmente, alla scrittura?

La filosofia o meglio, il pensiero mi cattura ancor più della scrittura, poi adoro la musica senza la quale sarebbe per me molto difficile vivere.

La sua è una carriera lunga e densa di successi in vari campi, non ultimo il teatro. Cosa sta realizzando in questo momento?

Scrivo per la Radiotelevisione tedesca da quindici anni, con grandissima soddisfazione. Dato il successo, dovuto soprattutto all’attrice che ha recitato il mio monologo, vorrei vedere se l’Italia continuerà ad essere matrigna. In questo momento sto scrivendo un secondo monologo per Anna Montinari. Mi piace ritagliare su di lei qualche mio lavoro perché così lei è al suo massimo.

La sua ultima fatica letteraria “ IL BARATTO ” ed, Marsilio cosa vuole comunicare? Le piacerebbe che ne fosse tratto un film?

Vedo difficile realizzare un film da Il Baratto, mentre sono convinta che Lezioni di Francese sia, come ebbe a dire Geno Pampaloni quando lo presentò: questo romanzo, se eravamo in Francia, diventava subito un film. Purtroppo è stata Hollywood a volerlo fare e purtroppo in America gli Italiani sono solo Napoletani o Siciliani. Si dà il caso che i fiorentini siano esattamente il contrario dei meridionali, soprattutto nei difetti. Inoltre la mia protagonista è una donna ormai sfiorita e mi hanno proposto come interprete Monica Bellucci, poco credibile nei panni di una zitella, non troppo bella ultraquarantenne negli anni cinquanta.

A quando il prossimo?

Il prossimo è già scritto per tre quarti …

La comunicazione sta cambiando, internet sta prendendo il posto alla carta stampata, come vede questo cambiamento?

Fatte tutte le eccezioni, adoro Internet, ma il libro è per me un oggetto di culto, la gioia di toccarlo, di annusarlo, di sfogliarne le pagine, la bandella, il retrocopertina è insostituibile. L’ e-book mi dà i brividi. GRAZIE!!


Press Office Daniela Lombardi