lunedì 12 agosto 2013

Zavattini e i Maestri del Novecento


Zavattini e i Maestri del Novecento
a cura di Marina Gargiulo
7 maggio – 8 settembre 2013
Sala XV

La passione per l'arte non ha misura e Cesare Zavattini l’ha dimostrato con la sua  collezione “eccezionale” per formato e numero: circa millecinquecento quadri piccolissimi, solo otto centimetri per dieci. Universalmente noto per la straordinaria attività di scrittore e sceneggiatore del cinema neorealista, Zavattini
coltiva costantemente un’altrettanto ntusiasta dedizione all’arte, alla pittura soprattutto, di cui è sia autore che accanito collezionista. L’interesse per il pennello è una “folgorazione”, la scoperta di un “divertimento”, che lo porta a dipingere e a circondarsi per tutta la vita di quadri: “... Che gioia profonda mi danno i quadri, se avessi soldi non farei altro che comprare quadri”.
Infatti in circa quarant’anni Zavattini ne raccoglie quasi 1500, in una collezione unica soprattutto per il formato prescelto: 8 x 10 cm. Non potendo permettersi “quadri grandi perché costavano troppo”, ripiega sui “piccoli” e si inventa il collezionismo di “opere minime”. La dimensione ridotta va richiesta e Zavattini, committente esigente e appassionato, stabilisce lo standard dimensionale delle opere, lasciando agli artisti libertà di scelta di  materia, tecnica e soggetto. L’invito a entrare a far parte di una serie, unica e straordinaria, perché volutamente non monumentale, raggiunge praticamente tutti gli artisti dell’epoca e trova consenso pressoché unanime. La raccolta, iniziata nel 1941, trova spazio nella casa romana di via Sant’Angela Merici, le cui pareti in breve tempo si rivestono completamente di una tappezzeria di minuscole: nature morte, paesaggi, soggetti astratti, ritratti e soprattutto autoritratti. “A tutti i pittori ho chiestol’autoritratto, così ho anche gli autoritratti di quasi tutti i pittori italiani nelle dimensioni suddette”. Lo circondano per anni i volti di:
Fontana, Burri, Balla, De Chirico, Savinio, Capogrossi, Severini, Rosai, Casorati, Sironi, Mafai, Soffici, De Pisis, Campigli, Afro, Consagra, Depero, Guttuso, Sassu, Dorazio, Manzù, Leoncillo, Melotti, Marini,Schifano, Vedova, Rotella, Festa, Turcato, Munari, Pistoletto, Plessi, solo per citarne alcuni. Ogni dipinto appare opera singola e autonoma, esemplare raro nella produzione dell'autore, e allo stesso tempo parte di una serie, anch’essa unica nel suo genere. La rarità e preziosità della collezione Zavattini risiede soprattutto nell'essere realizzata interamente su commissione. Purtroppo nel 1979 Zavattini è costretto, per ragioni economiche, a vendere questa “enciclopedia della pittura del Novecento”, che verrà quindi smembrata e in parte dispersa. Nel 2008 un consistente nucleo di ben 152 dipinti, tutti “autoritratti”, vienerecuperato e acquisito al patrimonio pubblico nazionale, come proprietà della Pinacoteca di Brera.
Conservati per anni in deposito e recentemente sottoposti ad accurato restauro - e ipristino delle cornici originali, perdute al momento della vendita - gli splendidi Autoritratti minimi di Brera verranno presentati per la prima volta al pubblico in una mostra  dedicata alla storia della collezione e ai rapporti fra Zavattini e il mondo dell’arte.
I 152 capolavori saranno tutti esposti, dal 7 maggio all’8 settembre 2013 nella Sala XV della Pinacoteca, accanto ad alcuni Autoritratti dipinti da Zavattini stesso. A corredo dei quadri un ricco corpus di testimonianze documentali cartacee e video - lettere, cartoline, brochure, inviti, interviste e documentari – testimonierà la storia della raccolta e dei suoi protagonisti. Oltre ai maestri già menzionati, l’esposizione include gli autoritratti di Accardi, Adami, Angeli, Baj, Birolli, Carena, Cascella, Corpora, Donghi, Dottori, Fazzini, Ferrazzi, Funi, Greco, Guidi, Ligabue, Maccari, Magnelli, Marussig, Maselli, Mastroianni, Mazzacurati, Music, Novelli, Parmiggiani, Pericoli, Perilli, Pirandello, Pizzinato, Prampolini, Radice, Rivera, Scanavino, Siqueiros, Tosi, Ziveri, ma anche di scrittori come Buzzati, Dorfles, Scheiwiller, Soldati e altri. Un video narra con immagini e filmati d'epoca la storia della collezione e dei suoi protagonisti, alternando interviste a Zavattini, circondato dai suoi quadretti, e testimonianze attuali di artisti contemporanei, che ricordano oggi la loro prova d’autore eseguita allora, in formato 8 x 10.
Curata da Marina Gargiulo, direttore delle collezioni del XX secolo della Pinacoteca di Brera, la mostra si avvale del supporto scientifico dell’Archivio Cesare Zavattini-Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, e del contributo di esperti dei diversi aspetti della poliedrica produzione culturale zavattiniana. A corredo dell’esposizione la Pinacoteca proporrà un programma di approfondimenti culturali rivolto ai diversi visitatori della mostra e, a partire dall’8 di maggio, un ciclo di conferenze e dibattiti dedicati ai tanti Za: lo scrittore giornalista, critico e sceneggiatore, il regista, il pittore, il collezionista.... l’amico degli artisti, grazie soprattutto al contributo di personalità importanti del mondo dell’arte quali il pittore Tullio Pericoli e il fotografo Gianni Berengo Gardin.
In contemporanea con la mostra, dal 29 maggio e pertutto il mese di giugno, Cineteca Italiana presenterà allo
Spazio Oberdan una rassegna dedicata a Cesare Zavattini.
Saranno proposti 15 titoli tra i quali tutti i suoi più importanti lavori da sceneggiatore – da Sciuscià a Ladri di biciclette, da Bellissima a Umberto Da Miracolo a Milano – e i due film di cui firmò invece la regia, La veritàaaa e I misteri di Roma, e anche incontri e proiezioni con ospiti. In concomitanza e collaborazione con laMostra, la Cineteca proporrà inoltre al MIC-Museo Interattivo del Cinema 3 settimane di Campus estivi per ragazzi dal titolo Miracolo a Milano-l’unico campus estivo per piccoli collezionisti di arte, cinema e fantasia, ispirato alla figura di Cesare Zavattini collezionista. Calendario della rassegna e info su www.cinetecamilano.it e su http://mic.cinetecamilano.it

Mostra e catalogo sono realizzati in collaborazione con Skira editore.

SCHEDA
INFORMAZIONI
Pinacoteca di Brera
Via Brera, 28 – Milano
Accesso disabili da via Fiori Oscuri, 2
Informazioni
Ufficio Comunicazione, mostre ed eventi, tel. 02 72
263.257,
sbsae-mi.brera@beniculturali.it
www.brera.beniculturali.it
Orari
8.30-19.15 da martedì a domenica
(la biglietteria chiude alle 18.40)
chiuso lunedì
Biglietti
Intero: € 10,00
Ridotto: € 7,00
Abbonamento per la Pinacoteca e le mostre: € 22,00
(valido fino a dicembre 2013)
Gruppi: prenotazione obbligatoria, € 2,00 a persona
Scuole: prenotazione obbligatoria, € 10,00 a classe
Prenotazioni
Per gruppi, scuole e singoli
tel. 02 92800361
www.pinacotecabrera.net
Attività didattica a cura dei Servizi educativi del
la Pinacoteca di Brera
tel. 02 72263.219/262
www.brera.beniculturali.it/Servizi educativi
Ufficio Stampa Skira
Lucia Crespi, tel. 02 89415532 - 02 89401645,
lucia@luciacrespi.it
Catalogo
Skira editor

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Amalia di Lanno