Tema
della mostra e' la fotografia rappresentata sotto vari aspetti: da
quella naturalistica a quella sperimentale, per poi giungere alla
fotografia digitale.
comunicato stampa
La mostra presso la Dieffe Arte Contemporanea propone, attraverso una
scelta ponderata e ben selezionata, una rassegna degli artisti più
significativi con i quali ha avuto il piacere di collaborare fino ad
oggi. Punto di forza di questa mostra è la fotografia, degnamente
rappresentata sotto vari aspetti, passando da quella naturalistica a
quella sperimentale, senza tralasciare le potenzialità ancora non
completamente espresse della fotografia digitale.
La fotografia, mezzo espressivo ambiguo, oggi più che mai alla portata di tutti, fornisce i giusti spunti critici per un’esposizione che permette una visione d’insieme di un mondo ancora difficile da inquadrare, a metà strada tra classicismo e innovazione.
Il nucleo delle opere selezionate è rappresentato da quattro artisti che nelle precedenti mostre personali, hanno saputo fornire un buon successo di pubblico, rivendicando indiscutibilmente un posto di rilievo nel vasto panorama dell’arte contemporanea.
Un’ottima occasione per rivedere alcune delle proposte più interessanti di Dieffe, oppure il momento ideale per vedere le opere per la prima volta.
Sarah Rossiter: L’artista di origine newyorkese, propose per la mostra Neutrality, tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010, una serie di fotografie dedicate a pietre e minerali, con le quali l’artista si è confrontata, in un attento e meticoloso studio della materia.
L’utilizzo di sfondi bianchi o neri, risalta le potenza espressiva nascosta all’interno delle strutture cristalline che riflettono, o rifraggono, la luce naturale. Sarah vive e lavora a Los Angeles e il suo curriculum vanta numerose mostre personali sia negli U.S.A. che in Europa.
Angelo Davoli: Un’attenta riflessione sul paesaggio contemporaneo caratterizza l’opera dell’artista di Reggio Emilia. Recentemente protagonista alla cinquantaquattresima edizione della Biennale di Venezia, è impegnato professionalmente su più fronti. Pittore, fotografo e scenografo, vanta un’esperienza decennale e dal 2000 ha partecipato a numerose mostre sia in Italia che all’estero. Le fotografie, facenti parte del progetto Cantiere Morini, rappresentano la summa del suo studio sul paesaggio postindustriale
Emanuele Riccio e Luigi Cozzolino: L’estro e le potenzialità nascoste di una fotografia studiata in laboratorio rappresentano il punto di partenza nel lavoro del duo. Riccio e Cozzolino sono professionisti del settore, la loro esperienza nasce dalla pubblicità, ma la tecnica innovativa proposta per le loro fotografie ha fornito i presupposti per poter parlare di vere e proprie opere d’arte. Gas informi si trasformano in ogni scatto in inaspettate forme casuali che prendono vita solo nell’esatto istante in cui vengono immortalate. Il risultato è frutto della coincidenza, la verosimiglianza con volti o oggetti è la conseguenza della capacità umana di associare forme evanescenti a oggetti reali.
Coniglioviola: Irriverente, rivoluzionario, grottesco. Sono solo alcuni degli aggettivi che meglio descrivono lo stile di Coniglioviola. Un marchio che ha dato vita ad alcune delle opere più controverse nell’ambito della ricerca artistica contemporanea. I light box presenti in mostra sono solo una piccola porzione della produzione proposta in questi anni. Il mondo surreale e anticonformista delle fotografie è abitato da personaggi ibridi, per metà uomini e per metà animali, frutto di una sperimentazione digitale che non pone limiti alla fantasia.
Testo a cura di Simone D’Agostino
Inaugurazione mercoledì 23 gennaio
Dieffe Arte Contemporanea
via Porta Palatina, 9 Torino
Aperto dal martedì al venerdì, dalle 15.30 alle 19.30, sabato dalle 10.00 alle 14.00, o su appuntamento.
Ingresso gratuito
La fotografia, mezzo espressivo ambiguo, oggi più che mai alla portata di tutti, fornisce i giusti spunti critici per un’esposizione che permette una visione d’insieme di un mondo ancora difficile da inquadrare, a metà strada tra classicismo e innovazione.
Il nucleo delle opere selezionate è rappresentato da quattro artisti che nelle precedenti mostre personali, hanno saputo fornire un buon successo di pubblico, rivendicando indiscutibilmente un posto di rilievo nel vasto panorama dell’arte contemporanea.
Un’ottima occasione per rivedere alcune delle proposte più interessanti di Dieffe, oppure il momento ideale per vedere le opere per la prima volta.
Sarah Rossiter: L’artista di origine newyorkese, propose per la mostra Neutrality, tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010, una serie di fotografie dedicate a pietre e minerali, con le quali l’artista si è confrontata, in un attento e meticoloso studio della materia.
L’utilizzo di sfondi bianchi o neri, risalta le potenza espressiva nascosta all’interno delle strutture cristalline che riflettono, o rifraggono, la luce naturale. Sarah vive e lavora a Los Angeles e il suo curriculum vanta numerose mostre personali sia negli U.S.A. che in Europa.
Angelo Davoli: Un’attenta riflessione sul paesaggio contemporaneo caratterizza l’opera dell’artista di Reggio Emilia. Recentemente protagonista alla cinquantaquattresima edizione della Biennale di Venezia, è impegnato professionalmente su più fronti. Pittore, fotografo e scenografo, vanta un’esperienza decennale e dal 2000 ha partecipato a numerose mostre sia in Italia che all’estero. Le fotografie, facenti parte del progetto Cantiere Morini, rappresentano la summa del suo studio sul paesaggio postindustriale
Emanuele Riccio e Luigi Cozzolino: L’estro e le potenzialità nascoste di una fotografia studiata in laboratorio rappresentano il punto di partenza nel lavoro del duo. Riccio e Cozzolino sono professionisti del settore, la loro esperienza nasce dalla pubblicità, ma la tecnica innovativa proposta per le loro fotografie ha fornito i presupposti per poter parlare di vere e proprie opere d’arte. Gas informi si trasformano in ogni scatto in inaspettate forme casuali che prendono vita solo nell’esatto istante in cui vengono immortalate. Il risultato è frutto della coincidenza, la verosimiglianza con volti o oggetti è la conseguenza della capacità umana di associare forme evanescenti a oggetti reali.
Coniglioviola: Irriverente, rivoluzionario, grottesco. Sono solo alcuni degli aggettivi che meglio descrivono lo stile di Coniglioviola. Un marchio che ha dato vita ad alcune delle opere più controverse nell’ambito della ricerca artistica contemporanea. I light box presenti in mostra sono solo una piccola porzione della produzione proposta in questi anni. Il mondo surreale e anticonformista delle fotografie è abitato da personaggi ibridi, per metà uomini e per metà animali, frutto di una sperimentazione digitale che non pone limiti alla fantasia.
Testo a cura di Simone D’Agostino
Inaugurazione mercoledì 23 gennaio
Dieffe Arte Contemporanea
via Porta Palatina, 9 Torino
Aperto dal martedì al venerdì, dalle 15.30 alle 19.30, sabato dalle 10.00 alle 14.00, o su appuntamento.
Ingresso gratuito
Fonte:
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Amalia di Lanno