domenica 19 giugno 2011

Press Lo scultore Emanuele Rubini presenta CENERENTOLA

ideata e realizzata per elogiare il made in Italy e la raffinatezza dei prodotti di lusso che tutti nel mondo ammirano e tendono ad imitare.

Cenerentola opera in marmo nero del belgio cm 50x40x18 di Emanuele Rubini su scrigno

Emanuele Rubini
scultore
presentata 11 Giugno 2011presso la
Fondazione
Teatro Regio di Torino

promosso da

C.R.C.S. Teatro Regio Torino

con il Patrocinio

Camera dei Deputati

Evento "Le Stagioni della vita" a cura di Eliana Petruzzelli

si ringrazia Vito Belfiore, Sabrina Marchesi






Cenerentola marmo nero del belgio cm 50x40x18
L’opera Cenerentola è stata ideata e realizzata per elogiare il made in Italy e la raffinatezza dei prodotti di lusso italiani che tutti nel mondo ammirano e tendono ad imitare. Cenerentola è un’opera unica che idealizza la scarpa, da sempre oggetto di desiderio di tutte le donne e simbolo della moda più ricercata. Cenerentola nella sua eleganza si presenta come un sex-symbol su una base-scrigno che mostra l’oggetto più prezioso. In questa scultura creata con dinamismo di equilibri e sottigliezze, la durezza del marmo nero del Belgio è trasformata in un fluido che, scivolando ricopre e materializza l’idea. L’occhio scorre sul tallone dal quale s’innalza al limite del possibile un nastro che allude all’allacciatura alla caviglia di un’immaginaria principessa. Con sembianze di serpente dalla coda tagliente, ammalia la donna e l’uomo accendendo in loro un desiderio di possessione. Striscia sinuosamente verso il basso mutando in petali o ali di farfalla che dolcemente accarezzano il piede. Il tacco vertiginoso dalla stupefacente sottigliezza a lama di coltello dà alla scarpa uno slancio sensuale e nello stesso tempo l’elemento metallico dona un tono aggressivo-trasgressivo spezzando le curve continue con la sua geometrica verticalità.

Cenerentola, un sogno irrealizzabile: impossibile da calzare !

The artwork Cinderella was conceived to give praise to products made in Italy and the elegance of Italian luxury products admired and even imitated all over the world. Cinderella is an unique work that idealizes the shoe as an object of desire for all women and a sought after symbol of fashion. Cinderella’s elegance also embodies a sex-symbol. It is set on a base-casket rendering the object more precious. This sculpture was created based on the dynamics of equilibrium and thinness, the hardness of the black Belgian marble is transformed into a fluid silhouette, where the idea becomes visible. The eye flows on the heel from where it raises to a ribbon that entwine the ankle of an imaginary princess. With resemblance to a snake for it’s sharp tail, it bewitches both a man and a woman triggering a strong yearning and desire. It sinuously crawls downward changing into petals or wings of butterfly that softly caresses the foot. The soaring heel with an amazing thinness like the blade of a knife gives a sensual rush and at the same time the metallic element gives an aggressive-transgressive breaking the continuous curves with its geometric verticality.

Cinderella, an unattainable dream: impossible to wear!


Cenerentola, chi sei oggi? Ti veggo così come l'Emanuele scultore

ti ha tratto dal mare di pietra, tra spuma nera di marmo, nel suo antro

di altre creature non ancor nate. Chi sei, se non un Italia del momento?

Da stivale a scarpa infradito di donna, opera al nero di virtuoso alchimista,

che dimostra d'esser profeta: di sventura? No, le Cenerentole trionfano.

Le cenerentole sono tutte per l'oro solare. Ella è l'Italia e tutto grava

sullo slanciato tacco che sale al cielo. Come a spiccar un volo

d'umana gente da salvare, di evangelica impresa.

Lampedusa, Lampedusa! S'ode il tuo sommesso canto sorgivo

dall'onde del libico mar arrossato di sangue. É una moda anche questa della guerra,

d'un contagio senza scampo? Verrà, sì, il Principe dei giusti,

questo forse vorrà dire il novello Emanuele della pietra a Torino dell'altro dei Savoia.

pensiero del ricercatore Gaetano Barbella

Brescia 10 giugno 2011




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