domenica 12 febbraio 2017

Pio Tarantini_Territori. Visioni e mutazioni del paesaggio salentino

Associazione Sviluppo Sostenibile Bari
Territori. Visioni e mutazioni del paesaggio salentino
Mostra fotografica di Pio Tarantini
Ex Palazzo delle Poste Bari P.zza Cesare Battisti n.1
16 Febbraio 2017 ore 17,30 La mostra sarà visitabile fino al 3 marzo compreso dalle ore 9.00 alle ore 20.00 escluso sabato e domenica.
© Progetto Grafico di Alessandro Capurso

Pio Tarantini (Torchiarolo [Brindisi] 1950) torna a Bari con una mostra personale presso il Palazzo Roberto Narducci (ex Poste Centrali) dove presenta una selezione di fotografie dedicate al paesaggio pugliese e salentino in particolare. Una parte delle fotografie consiste in immagini del progetto “Le montagne oltre il mare” già presentate negli anni scorsi in diverse sedi pugliesi pubbliche e private ─ tra cui il Museo Provinciale di Lecce (nel 2008) il castello di Monopoli (nel 2009) e recentemente, nell’estate del 2016, presso l’Antico Palmento di Brindisi ─ mentre una parte cospicua è invece costituita da immagini inedite realizzate in anni più recenti.
Organizzata da Pio Meledandri, la mostra vuole mettere in evidenza alcuni aspetti del paesaggio salentino visti con l’occhio dell’autore, tra documentazione e memoria personale profondamente radicata nel territorio dove Tarantini è nato e ha trascorso la sua giovinezza fino al 1973, anno del suo trasferimento a Milano.
La selezione di opere in mostra, complessa e difficile dovendo scegliere un numero limitato di fotografie da un archivio considerevole, è stata effettuata non tanto basandosi su alcuni lavori noti e storicizzati dell’autore ─ tra i tanti “Lecce barocca” del 1983 o “Sere a Sud-Est” del 2001 ─ quanto su aspetti di paesaggio apparentemente minore, dove la rappresentatività dei luoghi passa attraverso frammenti significativi della visione quotidiana.
Scorci di paesaggio con alcuni elementi forti della tradizione paesaggistica salentina e pugliese ─ le luminarie barocche, le pareti a calce in via di estinzione, la matericità dei manufatti di tufo ─ si intersecano in questo modo a particolari e altre visioni ed elementi attuali con forti segni della presenza umana. Questa è declinata sia attraverso sfuggenti apparizioni di figure mosse ─ nell’ambito di una parallela e importante ricerca, “Imago”, portata avanti dall’autore da molti anni ─ ma anche attraverso una presenza umana più realistica, partecipe di alcune situazioni sia di vita quotidiana sia di avvenimenti più caratterizzati, così come in una fotografia emblematica, realizzata nel 2016 durante una festa religiosa, dove in una piazza piena di gente centinaia di mani si alzano con i telefonini accesi a fotografare le luminarie.
È un paesaggio in rapido mutamento, come quasi dappertutto in un Paese economicamente avanzato come il nostro, se pur morso dalla crisi che attanaglia soprattutto il Sud, in cui la lettura fotografica dell’autore si dispiega nella sua preferita luce crepuscolare, tra documentazione diretta e allusione simbolica.

Il 16 febbraio alle ore 17.30 intervengono Pio Tarantini; Dino Borri, docente di Tecnica e Pianificazione Urbanistica del Politecnico di Bari ed Elda Perlino, biologa, ricercatrice del C.N.R..
Porteranno il loro saluto Paola Romano Assessora alle Politiche Giovanili-Università e Ricerca del Comune di Bari e Antonio Uricchio, Rettore dell’Università degli Studi di Bari.

Nota biografica
Nato nel 1950 nel Salento, Pio Tarantini ha compiuto studi classici a Lecce e poi Scienze Politiche all'Università Statale di Milano, dove vive dal 1973. Esponente della fotografia italiana contemporanea in quanto autore e studioso ha realizzato in più di quaranta anni un corpus molto ricco di lavori fotografici esposti in molte sedi italiane pubbliche e private. Ha realizzato una decina di volumi fotografici e le sue ricerche sono state presentate o recensite dai più importanti critici italiani. Dalla fine degli anni ottanta scrive di fotografia collaborando nel corso degli anni con molte riviste; insegna linguaggio fotografico e sulla materia tiene corsi e conferenze. In qualità di saggista ha pubblicato tra l’altro negli anni più recenti due volumi: Fotografia. Elementi fondamentali di linguaggio, storia, stile (2011) e Fotografia araba fenice. Note sparse tra fotografia, cultura e il mestiere di vivere (2014). Sue opere sono conservate presso collezioni private e istituzioni pubbliche tra cui il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo.

Febbraio 2017 svilupposostenibilebari@gmail.com