martedì 8 marzo 2016

Wunderkammer - Sebastiano Sofia. Quello che il bruco chiama fine del mondo



a cura di Denis Isaia
da un’idea di Giorgio Fasol

Riccardo Crespi presenta Sebastiano Sofia. Quello che il bruco chiama fine del mondo, il secondo appuntamento della nuova edizione di Wunderkammer, un progetto di cultura partecipativa che offre, all’interno della galleria, uno spazio aperto a nuovi mecenati che desiderino presentare e promuovere l’opera di giovani artisti italiani.

I collezionisti coinvolti selezionano di volta in volta un artista e si impegnano a sostenere il progetto, anche attraverso il coinvolgimento di un curatore, scelto dal medesimo “mecenate”, che diviene garante della credibilità dell’intero processo attraverso l’attivazione di relazioni tra collezionisti e curatori, nella cornice della galleria.

L'artista scelto da Giorgio Fasol, con la curatela di Denis Isaia, è Sebastiano Sofia (Verona, 1986) la cui pratica tratta costantemente la materia come transitorietà e movimento e la sovversione delle categorie di specie e genere.

In Quello che il bruco chiama fine del mondo l’artista evoca fin dal titolo uno scenario in divenire, proponendo una scultura composta da due elementi invertiti per tipo di materia: la plasticità di uno contrasta la pesantezza dell’altro. La porzione dello studio dell’artista dove egli non lavora, quella dedicata alla ricerca, alle paure, ai sogni ed al calpestio irrequeto diventa matrice per l’elemento plastico, che possiede e congela la storia di esso. Questa plasticità si lega alla pesantezza della paura di trasformazione che è il secondo elemento della scultura.

Sebastiano Sofia nato a Verona nel 1986, si forma presso la Naba di Milano. Assistente di studio di Luca Trevisani, nel 2013 è selezionato per il programma di residenze Viafarini a Milano e per l’anno 2015 è artista in residenza presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia.
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curated by Denis Isaia
based on an idea of Giorgio Fasol’s

Riccardo Crespi gallery presents Sebastiano Sofia. Quello che il bruco chiama fine del mondo, second show of new edition of Wunderkammer, a project of participatory culture: a space in the gallery is being offered to new patrons who desire to present and promote the work of young Italian artists.
Each collector involved selects an artist and undertakes to support the project, perhaps through the involvement of a curator, chosen by the ‘patron’ himself. This provides a guarantee of the credibility of the entire process through the establishment of relations between collectors and curators in the setting of the gallery.

Sebastiano Sofia (Verona, 1986) is the artist chosen by Giorgio Fasol and curated by Denis Isaia. He constantly works with the focus on the material as a methaphor of transience and movement and on the subversion of the species and gender categories.


Sebastiano Sofia, born in Verona in 1986, trained at Naba in Milan. He’s been Luca Trevisani’s studio assistant, in 2013 he was selected for Viafarini residency program in Milan and in 2015 he was an artist in residence at Fondazione Bevilacqua La Masa in Venice.


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