KETTY LA ROCCA NUOVI STUDI
Mercoledì 23 marzo ore 17.30
Le curatrici del volume Raffaella Perna e Francesca Gallo dialogano con Fabio Cavallucci
Ketty La Rocca (La Spezia, 1938 – Firenze, 1976) è una delle protagoniste della neoavanguardia italiana. Nel 1956 si stabilisce a Firenze, dove inizia a collaborare con il Gruppo 70, realizzando collage basati sul rapporto tra immagine mediatica e parola, in cui si evidenzia una precoce attenzione per la condizione femminile. All’inizio degli anni Settanta l’artista si concentra sul linguaggio dei gesti, affrontando tematiche e iconografie di taglio antropologico, attraverso pratiche e media diversi: fotografia, video, performance, libro d’artista. Nel 1972 è invitata alla XXXV Biennale di Venezia, e da questo momento il suo lavoro ottiene un’ampia visibilità nazionale e internazionale. Nel 1978 le viene dedicata una mostra retrospettiva sempre nell’ambito della Biennale di Venezia. Le sue opere sono oggi conservate in numerose collezioni di musei e fondazioni, tra cui il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (MART), il Museo nazionale delle Arti del XXI secolo (MAXXI), il Museo Novecento a Firenze e le Gallerie d’Italia a Milano. Negli ultimi anni i suoi lavori sono stati inclusi in alcune importanti mostre dedicate ai rapporti tra arte e femminismo, in particolare Wack! Art and Feminist Revolution al MOCA di Los Angeles (2007) e Donna: avanguardia femminista negli anni ’70 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (2010).
I contributi pubblicati nel libro gettano uno sguardo nuovo e trasversale sulla sua ricerca, per restituire attraverso prospettive diverse e fonti documentarie inedite i molteplici ambiti d’interesse e i riferimenti culturali dell’artista, dalla linguistica, alla semiotica, all’antropologia, alla psicologia. Il volume affronta il lavoro di La Rocca alla luce del contesto artistico e culturale degli anni Sessanta e Settanta, analizzando in particolare il rapporto con la poesia visiva, il peculiare interesse per la fotografia, il video e la performance, e i legami con la neoavanguardia e con il dibattito femminista italiano e internazionale.
Il libro, edito da Postmedia books, raccoglie i testi di Silvia Bordini, Ada De Pirro, Elena Di Raddo, Francesca Gallo, Raffaella Perna, Lucilla Saccà.
Raffaella Perna è assegnista di ricerca presso l’Università di Roma “La Sapienza”. I suoi studi si sono concentrati soprattutto sui legami tra la neoavanguardiaitaliana degli anni Sessanta e Settanta e la fotografia e sui rapporti tra arte e femminismo in Italia, argomenti a cui ha dedicato diversi saggi, conferenze e i libri: Arte, fotografia
e femminismo in Italia negli anni Settanta (2013), Mimmo Rotella e la Galerie J (2012), Mimmo Rotella. Reportages (2010), In forma di fotografia. Ricerche artistiche in Italia tra il 1960 e il 1970 (2009). È inoltre curatrice dei volumi: Etica e fotografia. Potere, ideologia e violenza dell’immagine fotografica (con I. Schiaffini, 2015); Il gesto femminista. La rivolta delle donne: nel corpo, nel lavoro, nell’arte (con I. Bussoni, 2014) e Le polaroid di Moro (con S. Bianchi, 2012). Ha curato la mostra, ancora in corso, Altra misura (Galleria Frittelli Arte Contemporanea, Firenze), con oltre cento opere di artiste e fotografe femministe italiane.
Francesca Gallo insegna Storia dell’arte contemporanea alla Sapienza Università di Roma. Si è occupata del nesso fra teoria e tecniche esecutive nell’arte e nella critica d’arte dell’Ottocento e del Novecento. I suoi interessi si sono poi concentrati sulle neoavanguardie e i new media, con studi dedicati al video e alla performance in Italia (“Ricerche di storia dell’arte”, 2006 e 2014) e ai riferimenti all’antico nell’arte italiana degli ultimi decenni. A Jean-François Lyotard e a Les Immatériaux ha dedicato diversi studi e una monografia (Aracne 2008). Sono in uscita gli atti del convegno (curato con A. Simonicca) dedicato all’Effimero fra arte e antropologia.
Fabio Cavallucci è direttore del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci. Ha fondato e diretto dal 1990 al 1998 la Galleria d’arte contemporanea “Vero Stoppioni” di Santa Sofia, dove ha contribuito alla realizzazione del parco sculture. Dal 1996 al 2000 è stato direttore artistico e fondatore di “Tusciaelecta, Arte Contemporanea nel Chianti”. Nel 2001 ha curato insieme a Pier Lugi Tazzi un progetto specifico per la Biennale di Venezia (refreshing_). Dal 2001 al 2008 è stato direttore della Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento e ha fondato il Premio Internazionale della Performance . Dal 2006 al 2008 è stato coordinatore di “Manifesta 7. Biennale europea di arte contemporanea” in Trentino Alto Adige. Nel 2009 ha curato l’apertura dello spazio Alt (Arte, Lavoro, Territorio) di Alzano Lombardo. Nel 2010 è stato direttore artistico della XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara e nello stesso anno è stato nominato direttore del Centro d’arte contemporanea Castello Ujazdowsky di Varsavia. Ha pubblicato numerosi testi, libri e cataloghi e ha collaborato con varie riviste, tra cui“Rivista di Estetica” , “New York Arts”, “Arte Mondadori”, “Flash Art Italia” e “Flash Art International”, “Exibart” e “Abitare”.
La conferenza è ad ingresso libero fino a esaurimento posti e non prevede l’accesso al percorso museale.
Piazza Santa Maria Novella 10, 50123 Firenze, Italia
Tel. 055 286132 / comunicazione.cultura@comune.fi.it
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