Non è la prima volta che Yvonne Ekman sviluppa un progetto artistico cimentandosi con l’universo del libro, impegnando un dialogo tra forma e segno capace di rinnovare i sensi originari della scrittura congiungendo un triangolo aureo ai cui vertici sono significato, sensorialità e senso dell’umorismo.
Nell’opera Piladilibri la Ekman fa però astrazione della parola scritta, che si ritira dalla scena per lasciare il campo all’oggetto libro, al libro in sè: oggi l’artista rileva la perdita di autorità del
Nell’opera Piladilibri la Ekman fa però astrazione della parola scritta, che si ritira dalla scena per lasciare il campo all’oggetto libro, al libro in sè: oggi l’artista rileva la perdita di autorità del
testo - nell’era in cui la verità si fa liquida per stemperarsi nell’opinione - e la dissipazione della scrittura che si trasforma in algoritmo nella forma immateriale del libro elettronico o si fa parlato e fluisce come una cascata da radio, tv e smartphone.
Reagendo a questa vertigine melanconica, l'artista richiama il nostro sguardo sull’oggetto libro, nella sua costituzione materiale di deposito solido della memoria, rammentandoci il suo legame con l’umanesimo, elemento costitutivo di quel progetto di conoscenza che ha infuso divinità nelle capacità umane, ponendo l'uomo al centro dell’universo.
Piladilibri non rappresenta il libro singolo, cristallizzato ed immoto, non è un monumento funebre al sapere in esilio dalle tenebre di un futuro acefalo, ma, dinamicamente, una scala di libri, per indicare una possibilità di futuro, un cammino di conoscenza plurale che punta lo sguardo verso il cielo.
Quando cercheranno tracce tra le macerie dell’apocalisse della ragione, i nostri bisnipoti non troveranno nè gossip nè e-book, evaporati nella loro liquida evanescenza, ma una pila di libri di terracotta destinati – come i vasi della Grecia antica - a testimoniare di nuovo una civiltà possibile.
Silvio Montanaro
Yvonne Ekman di provenienza nord europea, vive e lavora da molto tempo a Roma. Professionalmente si occupa di musica e di ceramica. Come ceramista ha orientato la sua attività verso la scultura elaborando le caratteristiche plastiche dell’argilla. Ha partecipato a laboratori in Francia, Inghilterra e Italia sviluppando un suo stile che coniuga una ricerca sulla forma e sui colori con una sensibilità alle tematiche civili e sociali. Recentemente lavora con la porcellana, paper clay e gres e ha sviluppato un interesse per la “Land Art” creando alcune installazioni.
Le sue opere sono state esposte in 14 mostre personali, 70 mostre collettive in Italia e all’estero e inoltre sono presenti in 10 raccolte permanenti.
PILADILIBRI di Yvonne Ekman
dal 13 al 20 settembre 2012
Segnala:
Amalia Di Lanno
Reagendo a questa vertigine melanconica, l'artista richiama il nostro sguardo sull’oggetto libro, nella sua costituzione materiale di deposito solido della memoria, rammentandoci il suo legame con l’umanesimo, elemento costitutivo di quel progetto di conoscenza che ha infuso divinità nelle capacità umane, ponendo l'uomo al centro dell’universo.
Piladilibri non rappresenta il libro singolo, cristallizzato ed immoto, non è un monumento funebre al sapere in esilio dalle tenebre di un futuro acefalo, ma, dinamicamente, una scala di libri, per indicare una possibilità di futuro, un cammino di conoscenza plurale che punta lo sguardo verso il cielo.
Quando cercheranno tracce tra le macerie dell’apocalisse della ragione, i nostri bisnipoti non troveranno nè gossip nè e-book, evaporati nella loro liquida evanescenza, ma una pila di libri di terracotta destinati – come i vasi della Grecia antica - a testimoniare di nuovo una civiltà possibile.
Silvio Montanaro
Yvonne Ekman di provenienza nord europea, vive e lavora da molto tempo a Roma. Professionalmente si occupa di musica e di ceramica. Come ceramista ha orientato la sua attività verso la scultura elaborando le caratteristiche plastiche dell’argilla. Ha partecipato a laboratori in Francia, Inghilterra e Italia sviluppando un suo stile che coniuga una ricerca sulla forma e sui colori con una sensibilità alle tematiche civili e sociali. Recentemente lavora con la porcellana, paper clay e gres e ha sviluppato un interesse per la “Land Art” creando alcune installazioni.
Le sue opere sono state esposte in 14 mostre personali, 70 mostre collettive in Italia e all’estero e inoltre sono presenti in 10 raccolte permanenti.
PILADILIBRI di Yvonne Ekman
dal 13 al 20 settembre 2012
Galleria OPERAUNICA Roma
RomaSegnala:
Amalia Di Lanno
Via della Reginella, 26