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00138 Roma
BIOGRAFIA
Nato a Roma nel 1946, Franco Fortunato si forma artisticamente da
autodidatta, seguendo un percorso di studio di orientamento scientifici.
La formazione artistica prende corpo con lo studio della pittura italiana
del Tre-Quattrocento, come dei Fiamminghi, ma anche di certi Americani del
primo Novecento, anche di provenienza europea, per la linearità e la purezza
figurativa e del disegno, la sintesi ed il rigore geometrico in un contesto di
fantastica surrealtà e di metafisica.
Dopo le prime esperienze giovanili, negli anni Settanta inizia ad esporre
con il “Gruppo Figurale il Babuino”, partecipando tra l’altro alla grande
mostra dedicata a Pier Paolo Pasolini nel 1976 da lui stesso ideata, gruppo dal
quale si è poi distaccato alla ricerca di un proprio linguaggio e di una
completa autonomia di azione. È in questo momento che nasce il suo particolare
metodo di lavorare per “cicli”: dalle Storie del parco ai Barboni che
dipinge tra il 1980 e il 1985, ai Racconti per l’Europa del
1992, dedicato alla nascente Unione Europea e ai dodici Paesi che la fondavano.
Nel 1994 affronta il tema di Pinocchio, primo ciclo ispirato ad un
romanzo, che riprenderà poi nel 2004. Non è però un caso se scene tratte dal
Pinocchio appaiono già nel ciclo dei Racconti per l’Europa, là dove vuole
rappresentare l’Italia, uno dei dodici Paesi fondatori. Per l’artista, infatti,
il capolavoro di Collodi è un grande affresco del nostro paese, con le sue
povertà e miserie, la corruzione ed il Pinocchio quindi non è una favola ma un
documento ed uno spaccato della nostra società, non ancora del tutto superato.
Prosegue, sempre negli anni Novanta, con l’Inventario e le Città
invisibili, ciclo quest’ultimo dedicato ad una lettura di Italo Calvino, e
poi con i Ritrovamenti e le Città ritrovate.
Sottesa temporalmente e tematicamente rimane sempre la figura del Vagabondo,
una figura poetica che attraversa quasi ininterrottamente tutto il percorso
artistico di Fortunato. Un personaggio che compare nel 1980 e vive la propria
esistenza vestendo varie sembianze e vivendo le problematiche più diverse.
Nel 2000 torna sui temi letterari affrontando il ciclo dedicato al Piccolo
Principe, il capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, mentre nel 2003 sono
ancora le architetture ad attrarlo con il ciclo Architetture
fantastiche. Nel 2005 realizza l’importante ciclo su Moby Dick presentato
in un lungo percorso di mostre, a partire dalla Rocca Aldobrandesca di
Piancastagnaio, passando poi per varie città e sedi. Successivamente realizza
le Storie di Mari.
Tutti cicli accompagnati da altrettante mostre in Italia ed all’Estero:
Svizzera, Francia, Belgio, Spagna, Argentina, Olanda, Gran Bretagna, Stati
Uniti, Germania, Canada.
Ha realizzato varie pitture murali su edifici pubblici e privati. Fra
queste va ricordato il ciclo Via Matris Gloriosae nella chiesa
di Santa Maria Maggiore di Caramanico Terme.
Il suo lavoro si sviluppa anche nel campo della grafica, della scultura e
della ceramica.
Premio Santa Caterina d’Oro per l’Arte Contemporanea, edizione 2010.
Realizza il Drappellone del Palio di Siena dell’Agosto 2010, oltre a vari
altri.
Nel 2012 realizza in Carpineto Romano il monumento dedicato
all’anniversario dell’Unità d’Italia, scultura in travertino bianco integrata
con mosaici.
La seconda metà del 2012 sarà dedicata alla realizzazione delle scene
per Il Corsaro di Giuseppe Verdi, messo in scena al Teatro
Verdi di Trieste nel Gennaio 2013, anno del bicentenario verdiano, sotto la
guida del Maestro Gianluigi Gelmetti.
Il 2013 è l’anno de Il Flauto Magico.
Nel 2014 è fra i protagonisti dello spettacolo “I Papi della Gente”,
concepito e messo in scena all’Auditorium della Conciliazione per la
beatificazione dei due Papi.
Nell’occasione della mostra personale Piccoli segreti, alla
fine del 2014 a Roma, presenta tra l’altro un lavoro dedicato alla vicenda
del naufragio della nave veneziana Querina avvenuto nel 1430/31, al quale
dedicherà un nuovo ciclo: La Storia della Querina.
Nel 2015 propone la prima esposizione personale di ceramiche a Roma, Smalti.
Nel 2016 inizia il ciclo sulla storia della cocca Querina (La Storia
della Querina) con una grande mostra di dipinti, ceramiche, tecniche miste
ed un cortometraggio sperimentale al Palazzo della Cancelleria a Roma, che
successivamente sarà presentato a Bergen in Norvegia nell’ambito delle
Giornate Anseatiche, per poi proseguire un suo tour, a partire da Venezia, dove
nel 2017 è ospitato nelle sale del Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio
regionale del Veneto. Nel 2018 sarà la volta della Mole Vanvitelliana di
Ancona, con una nuova serie di opere. L’esposizione ed il film, nel 2019 sono
ospitati nei Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico di Siena, città molto amata
e frequentata dall’artista.
BIO (English)
Born in 1946 in Rome, Franco Fortunato is formed artistically self-taught,
following a study of scientific orientation.
His artistic training took shape with the study of Italian painting of the
fourteenth and fifteenth centuries, such as Flemish, but also some American of
the early twentieth century, and even from Europe, for linearity and
figurative purity and design, synthesis and rigor in a context of
geometric fantastic surreal and metaphysical.
After his first experiences as a youth, in the seventies he began to
exhibit with the “Gruppo Figurale il Babuino”, participating in the great
exhibition dedicated to Pier Paolo Pasolini in 1976 designed by himself, group
from which he is then detached in search of his own language and a complete
autonomy of action.
It is at this moment that he created his particular method of working in
“cycles”: Storie del parco (Park’s Stories) to
the Barboni (Homeless) that he painted between 1980 and
1985, the Racconti per l’Europa (Stories for Europe) in
1992, dedicated to the nascent European Union and the twelve founding
countries. In 1994, he addressed the issue of Pinocchio, first
cycle based on the novel, which continued in 2004. It is no coincidence that
scenes from Pinocchio already appear in the cycle of Racconti
per l’Europa, in which they represent Italy, one of the twelve founding
members. For the artist, in fact Collodi’s masterpiece is a large fresco of
this country, with its poverty and misery, corruption; and Pinocchio so it is
not a fairy tale but a document and a cross-section of its society, not yet
fully exceeded.
He continued, in the Nineties, with Inventario (Inventory)
and Città invisibili (Invisible Cities), cycle
dedicated to a reading of Italo Calvino; then with Ritrovamenti (Discoveries)
and Città ritrovate (Rediscovered Cities).
Underlying temporally and thematically is always the figure of the Vagabondo (Wanderer),
a poetic figure that crosses almost continuously throughout the artistic career
of Fortunato. A character who appears in 1980 and live his own existence
dressing various guises and experiencing many different issues.
In 2000 he returned to literary themes addressing the cycle dedicated
to Il Piccolo Principe (the Little Prince), the
masterpiece of Antoine de Saint-Exupéry, while in 2003 are still the
architectures that had attracted him with the cycle Architetture
fantastiche (Imaginary Architecture).
In 2005 he produced the important cycle of Moby Dick presented
in a long tour of exhibitions, from Rocca Aldobrandesca of Piancastagnaio, to
various cities and locations. Then he implemented Storie di Mari (Seas’
Stories).
Every cycles accompanied by as many exhibitions in Italy and abroad:
Switzerland, France, Belgium, Spain, Argentina, Holland, Great Britain, USA,
Germany, Canada.
He has made several murals on public and private buildings. Among these
should be mentioned theVia Matris Gloriosae, in the church of Santa
Maria Maggiore in Caramanico Terme.
His work is also being developed in the field of graphic design, sculpture
and ceramics.
Santa Caterina d’Oro Prize for Contemporary Art, 2010 edition.
He realized the Drappellone of the Palio di Siena of August 2010, in
addition to various others .
The second half of 2012 was dedicated to the realization of the scenes for
Il Corsaro by Giuseppe Verdi, staged at the Teatro Verdi in Trieste in January
2013, the year of the bicentennial of Verdi, under the guidance of Maestro
Gianluigi Gelmetti.
2013 was the year of The Magic Flute of W.A.Mozart.
In 2014 was among the protagonists of the show The Popes of the
People, conceived and staged at the Auditorium della Conciliazione in Rome,
for the beatification of the two Popes.
At the end of 2014 , during the exhibition Piccoli segreti
(Little Secrets) in Rome, he presented his first works inspired
by the story of the sinking of the Venetian ship Querina that occurred in
1430/31 , starting then a new cycle: La storia della Querina (the Querina
Story).
In 2015 he showed his first exhibition of ceramics in
Rome, Smalti (Glazed).
In 2016 he began the series on the history of Cocca Querina with the
exhibition (La Storia della Querina) of paintigns, ceramics, drawings
and an experimental short movie at the Palazzo della Cancelleria in Rome,
works that has been presented in Bergen (Norway) during the Hanseatic
Days, then continue his tour, first in Venise in 2017 in the Consiglio
Regionale del Veneto’ halls. In 2018 will be the turn of the Mole Vanvitelliana
in Ancona, with a new series of artworks. in 2019 short movie and exhibition
have been hosted at Palazzo Pubblico’ Magazzini del Sale in Siena, a very known and
beloved city by the artist.
Bonelli