Comunicato Stampa
Nel segno dello Struzzo, in mostra alla Galleria Gruppo Credito Valtellinese
mezzo secolo di cultura e di raffinato book design
La mostra allestita presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese, dal 31 marzo al 23 aprile, presenta cinquantanni di cultura del Novecento attraverso i libri pubblicati da Giulio Einaudi dal 1933 al 1983, dalla fondazione fino al passaggio alla Mondadori.
Ad essere documentato è il mezzo secolo in cui lo Struzzo - che stringe un chiodo nel becco con, sullo sfondo, un paesaggio con un castello e il motto Spiritus durissima coquit - è stato, per molti, indiscusso simbolo di qualità e di eccellenza culturale. Ma anche riferimento ideologico e soprattutto intellettuale.
Grazie al collezionista Claudio Pavese, che in oltre tremila volumi e documenti ha ricostruito la più ampia e completa storia della casa editrice italiana più influente sul piano culturale e una delle principali a scala internazionale, è possibile rivedere in sintesi lintero catalogo pubblicato.
Si parte dalla ricostruzione del clima cultural-editoriale della Torino di Piero Gobetti e di Carlo Frassinelli. Subito dopo libri in prima edizione, riviste, pubblicazioni, tutte le collane (ben 92, dai celebri Coralli ai Gettoni e a Centopagine, dalla precorritrice Collana viola a Tantibambini, solo per citarne alcune) scorrono sotto i nostri occhi in un intreccio potente di cultura, editoria e grafica, decennio dopo decennio dagli anni Trenta al vivacissimo secondo dopoguerra. Come giustamente sottolinea il collezionista dal 33 all83 due intere generazioni sono cresciute con gli struzzi; due generazioni di intellettuali e di lettori che in quei cinque decenni hanno trovato nei libri della Casa editrice Einaudi un punto di riferimento centrale per la propria formazione.
Protagonisti della mostra a cura di Andrea Tomasetig, in collaborazione con Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra sono poeti, scrittori, saggisti di tutto il mondo, ma anche le copertine di artisti di valore internazionale e lapporto continuativo di grafici come Albe Steiner, Max Huber, Bruno Munari, che fanno dei libri Einaudi ancora oggi un modello di design italiano.
Non a caso liniziativa è programmata in coincidenza con il Salone del Mobile (12-17 aprile), che richiama a Milano folle di designer e creativi da tutto il mondo, e in coincidenza con lapertura della XXI Triennale (2 aprile-12 settembre). È anche prevista, a latere, una sezione espositiva dedicata al contributo dei grafici delle ultime generazioni, a cura di Mario Piazza.
Infine, lobiettivo di non disperdere la raccolta, ma di trovarle una destinazione pubblica per favorire la conoscenza del libro e lamore per la lettura nelle nuove generazioni, potenzierà linteresse verso la mostra e le iniziative collaterali ideate (conferenze e conversazioni pubbliche in tema), oltre a stimolare le scuole milanesi a visitarla.
La mostra ha il patrocinio della Fondazione Giulio Einaudi di Torino.
Mostra prodotta e organizzata da Fondazione Gruppo Credito Valtellinese.
Informazioni al pubblico : Galleria Gruppo Credito Valtellinese tel. +39 0248.008.015 galleriearte@creval.it - www.creval.it
Ufficio Stampa Studio ESSECI Sergio Campagnolo
tel. +39 049.663.499 gestione2@studioesseci.net
Nel segno dello Struzzo, in mostra alla Galleria Gruppo Credito Valtellinese
mezzo secolo di cultura e di raffinato book design
La mostra allestita presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese, dal 31 marzo al 23 aprile, presenta cinquantanni di cultura del Novecento attraverso i libri pubblicati da Giulio Einaudi dal 1933 al 1983, dalla fondazione fino al passaggio alla Mondadori.
Ad essere documentato è il mezzo secolo in cui lo Struzzo - che stringe un chiodo nel becco con, sullo sfondo, un paesaggio con un castello e il motto Spiritus durissima coquit - è stato, per molti, indiscusso simbolo di qualità e di eccellenza culturale. Ma anche riferimento ideologico e soprattutto intellettuale.
Grazie al collezionista Claudio Pavese, che in oltre tremila volumi e documenti ha ricostruito la più ampia e completa storia della casa editrice italiana più influente sul piano culturale e una delle principali a scala internazionale, è possibile rivedere in sintesi lintero catalogo pubblicato.
Si parte dalla ricostruzione del clima cultural-editoriale della Torino di Piero Gobetti e di Carlo Frassinelli. Subito dopo libri in prima edizione, riviste, pubblicazioni, tutte le collane (ben 92, dai celebri Coralli ai Gettoni e a Centopagine, dalla precorritrice Collana viola a Tantibambini, solo per citarne alcune) scorrono sotto i nostri occhi in un intreccio potente di cultura, editoria e grafica, decennio dopo decennio dagli anni Trenta al vivacissimo secondo dopoguerra. Come giustamente sottolinea il collezionista dal 33 all83 due intere generazioni sono cresciute con gli struzzi; due generazioni di intellettuali e di lettori che in quei cinque decenni hanno trovato nei libri della Casa editrice Einaudi un punto di riferimento centrale per la propria formazione.
Protagonisti della mostra a cura di Andrea Tomasetig, in collaborazione con Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra sono poeti, scrittori, saggisti di tutto il mondo, ma anche le copertine di artisti di valore internazionale e lapporto continuativo di grafici come Albe Steiner, Max Huber, Bruno Munari, che fanno dei libri Einaudi ancora oggi un modello di design italiano.
Non a caso liniziativa è programmata in coincidenza con il Salone del Mobile (12-17 aprile), che richiama a Milano folle di designer e creativi da tutto il mondo, e in coincidenza con lapertura della XXI Triennale (2 aprile-12 settembre). È anche prevista, a latere, una sezione espositiva dedicata al contributo dei grafici delle ultime generazioni, a cura di Mario Piazza.
Infine, lobiettivo di non disperdere la raccolta, ma di trovarle una destinazione pubblica per favorire la conoscenza del libro e lamore per la lettura nelle nuove generazioni, potenzierà linteresse verso la mostra e le iniziative collaterali ideate (conferenze e conversazioni pubbliche in tema), oltre a stimolare le scuole milanesi a visitarla.
La mostra ha il patrocinio della Fondazione Giulio Einaudi di Torino.
Mostra prodotta e organizzata da Fondazione Gruppo Credito Valtellinese.
Informazioni al pubblico : Galleria Gruppo Credito Valtellinese tel. +39 0248.008.015 galleriearte@creval.it - www.creval.it
Ufficio Stampa Studio ESSECI Sergio Campagnolo
tel. +39 049.663.499 gestione2@studioesseci.net
pubblica:
Massimo Nardi