venerdì 7 ottobre 2011

E' USCITO IL LIBRO "Manuale di Intelligence & Islam tra pace e guerra" di ANTONELLA COLONNA VILASI - UNICA DONNA IN EUROPA AD OCCUPARSI DI INTELIGENCE






Manuale di Intelligence
&
Islam tra pace e guerra
Edizioni Città del Sole
di Antonella Colonna Vilasi

Manuale di Intelligence: è un testo fondamentale che analizza le finalità dell'Intelligence nelle moderne democrazie occidentali. Tratta il processo e la selezione delle informazioni utili al decisore finale. L'introduzione è a cura di Stefano Folli, e la prefazione del Direttore dei Servizi Esterni Francesi (DGSE). Un'intervista all'ex Direttore dell'Ufficio Analisi dell'AISI completa l'opera.
Islam tra pace e guerra: soffocato dal perenne conflitto fra pace e guerra, l'Islam ha visto nascere a partire dagli anni sessanta, numerose organizzazioni criminali, volte al terrorismo internazionale, fino a giungere ad Al Qaeda, che, sotto la guida di Osama Bin Laden, ha messo in atto il devastante attacco terroristico contro gli USA dell'11 Settembre 2001. Nella sua introduzione al libro, il giudice Rosario Priore definisce l'opera come un trattato completo sulle organizzazioni terroristiche arabe ed islamiche, ed elogia l'approccio esaustivo alla materia, mentre nella prefazione, Victor Franco Pisano, esperto di terrorismo internazionale, sottolinea come il volume fornisca un contributo decisivo per la comprensione del fenomeno terroristico nella sua complessità.
Antonella Colonna Vilasi è storica, giurista, internazionalista e criminologa. Svolge attività didattica in vari atenei italiani, e si occupa anche di saggistica, e attività legate al settore giustizia.
L’autrice, nel mese di ottobre, sarà lieta di incontrare il suo pubblico. Ecco le date e le località:

- 4 OTTOBRE ORE 10,00 PREFETTURA DI NAPOLI LEZIONE DI INTELLIGENCE

- 7 ottobre ORE 18.30 via ALDO MANUZIO 91 (ROMA) PRESSO ASSOCIAZIONE CULTURALE DI TESTACCIO

-13 OTTOBRE ORE 20,00 LIBRERIA PEAKBOOK IN VIA ARCO DEI BANCHI, 3 ROMA

-15 OTTOBRE ORE 17,00 PRESSO LA SALA CONSILIARE DEL COMUNE DI CERVETERI CON PATROCINIO

-19 OTTOBRE ORE 18,00 circolo PICKWICK- MESSINA

-20 OTTOBRE ORE 19.30 UBIK DI CATANZARO

-21 ottobre ORE 18.30 COSENZA

-22 ottobre ore 20,00 TEANO- ASSOCIAZIONE CULTURALE

-27 OTTOBRE ORE 20.30 ROTARY COLLEFERRO


Press office DANIELA LOMBARDI 339-4590927 0574-32853 http://www.danielalombardi.com/







L’intelligence: fondamentale strumento
per proteggere la sicurezza dello stato


Un manuale, edito da Città del Sole Edizioni, che approfondisce
i meccanismi dei servizi segreti. Con la Prefazione di Stefano Folli

L’intelligence: questa sconosciuta. Quante volte abbiamo sentito, in modo particolare tramite le notizie diramate dai mass media, questa parola? Quanto ne sappiamo veramente dei meccanismi che reggono le basi della difesa economica, militare, politica di uno stato?
È opinione largamente condivisa che i servizi d’intelligence siano sinonimo di mistero, di operazioni oscure messe in pratica dai potenti del mondo che, come in un teatrino dei burattini, muovono i fili per manipolare le sorti del mondo. Sono richiamati alla memoria periodi politicamente bui della recente storia italiana durante i quali la raccolta d’informazioni e ciò che viene comunemente chiamato spionaggio erano utilizzati a fini politici. Oppure, in una società multiculturale e multietnica come quella odierna, si ritiene siano indispensabili per essere al sicuro e prevenire qualsiasi forma di terrorismo. La sicurezza dello stato è, dunque, indispensabile soprattutto negli anni duemila, dove le nuove forme di terrorismo espongono il mondo a nuovi rischi e pericoli.
Ma dietro il lavoro dei servizi d’intelligence c’è un mondo complesso, un volume indefinito d’informazioni da raccogliere, analizzare e selezionare. C’è questo e molto altro ancora.
Antonella Colonna Vilasi – autrice specializzata nell’argomento e prima ad averne scritto una trilogia – nel suo ultimo libro Manuale d’intelligence (Città del Sole Edizioni, pp. 144, € 14,00) si propone di rendere meglio comprensibile questa tematica, soprattutto a chi dovesse addentrarvisi per la prima volta o non avere nozioni istituzionali specifiche, partendo dalla definizione e dalle origini storiche fino ad analizzare gli obiettivi e gli orizzonti futuri dei servizi di sicurezza. Il testo è organizzato in due capitoli principali, accompagnato dalla Prefazione di Stefano Folli, dall’Introduzione di Pierre Lacoste, ed è completato da un’intervista ad Alfredo Mantici.

Servizi segreti e sicurezza dello stato
L’autrice, come sottolinea Stefano Folli, si propone l’obiettivo di demolire il mito dell’intelligence, «eliminare tante scorie pseudo-ideologiche e far comprendere al lettore quanto siano importanti le funzioni che un servizio bene organizzato ed efficiente può svolgere a favore della collettività. Fare a meno dell’intelligence non si può, in un mondo in cui persino gli Stati faticano a sopravvivere alle nuove minacce che li incalzano. Quindi la cosa migliore è conoscere i servizi per quello che sono e rappresentano. Quando un paese è solido, fondato su un governo legittimo e su un Parlamento in grado di controllarne l’operato, l’intelligence ritrova tutto il suo fascino. Ed è altrettanto affascinante capire come funziona e a cosa serve».
Già all’inizio del primo capitolo Antonella Colonna Vilasi specifica bene la definizione, non sempre scontata, del termine inglese “intelligence” che traducendolo letteralmente in italiano, significa “intelligenza” nell’accezione di raccolta d’informazioni utili, o “spionaggio” espressione che però induce a pensare a una funzione illegale o immorale dei servizi segreti, oltre che a imprese stile James Bonde. La traduzione del termine inglese non è, quindi, la migliore possibile in quanto esprime gli aspetti più che altro negativi delle attività di sicurezza. Come esplicita l’autrice «volendo fornire una spiegazione che sia la più oggettiva possibile del termine intelligence, potremmo definirla come “l’insieme delle attività finalizzate all’acquisizione d’informazioni rilevanti per la sicurezza dello Stato”, sia che la si voglia intendere come una branca dell’attività governativa, sia che la si intenda semplicemente come uno specifico campo di studio accademico che si occupa di rapporti internazionali, di politica estera e di sicurezza nazionale». Ma, considerando l’aura di mistero e complotto che ruota intorno a questa tematica, è facile comprendere quanto sia poco conosciuta dai cittadini, come li separi dalle istituzioni una distanza spesso abissale e, se da un lato manca la comunicazione istituzionale da parte degli organismi dei servizi segreti, dall’altro è scarso o totalmente assente l’interesse dell’opinione pubblica verso i temi della sicurezza nazionale.
In un mondo come quello odierno, globalizzato, multiculturale, multietnico e in continua evoluzione gli stati si trovano ad affrontare sempre nuove minacce: alla sicurezza del territorio, alla stabilità dello stato, agli interessi nazionali. E anche il modo di perseguire la sicurezza è cambiato. I meccanismi che regolano le azioni d’intelligence sono paragonabili a quelli di qualsiasi altra scienza: viene privilegiato il metodo scientifico al fine di prevedere il futuro tramite lo studio minuzioso del materiale raccolto e l’ambiente circostante. «L’analisi d’intelligence inizia con i dati, ma è finalizzata a formulare previsioni. L’intelligence, insomma, è funzionale all’attività di previsione che, a sua volta, è preliminare all’attività di pianificazione. Anzi, si può sostenere che non si ha intelligence senza previsione, e previsione senza intelligence». Fondamentali sono tre fasi principali secondo le quali s’articola tutto il processo: fase della descrizione, fase della spiegazione e fase della previsione.

Le nuove frontiere dell’intelligence
Lo panorama economico, politico, sociale e culturale mondiale, dopo il 1989 con la caduta del muro di Berlino, è stato completamente mutato con un conseguente rimodellamento delle attività dell’intelligence. Il bipolarismo, che vedeva la contrapposizione delle due super potenze Urss e Usa, ha lasciato spazio al multipolarismo con l’avanzata sulla scena di nuovi stati che fino ad allora avevano orbitato intorno a uno dei due protagonisti. A ciò si sono aggiunte nuove tensioni etniche e razziali che hanno alimentato ideologie terroristiche e d’odio verso l’Occidente sfociate nell’attacco alle Torri Gemelle di New York. «Gli avvenimenti che hanno segnato gli anni tra il 1989 ed il 1991 – specifica l’autrice – hanno modificato il precedente scenario di riferimento internazionale: le situazioni tipiche di un sistema bipolare, gli interessi nazionali, le minacce e i fattori di rischio interagenti sulla sicurezza dello Stato sono crollati per subire una completa metamorfosi in riferimento ai nuovi rapporti del multipolarismo. Conseguentemente le attività d’intelligence hanno dovuto adeguarsi ed adattarsi».
Colonna Vilasi riporta in modo molto dettagliato, nel secondo capitolo, i risultati dello studio Global Trends 201521, divulgato dal National Intelligence Council22, organismo americano, nel gennaio del 2001, secondo il quale le tendenze geopolitiche e geoeconomiche che caratterizzeranno lo scenario mondiale del 2015 e che saranno oggetto dell’attenzione delle operazioni dei servizi di sicurezza, sono la demografia, le risorse naturali e l’ambiente, l’economia e la globalizzazione, la scienza e la tecnologia, la gestione di governo nazionale ed internazionale, le tendenze nel conflitto futuro. Ma specifica anche che «purtroppo l’onniscienza e la chiaroveggenza sono doti che non possiamo richiedere ai governanti. Né possiamo auspicare una conoscenza ed un controllo dei cittadini delle odierne nazioni democratiche, ricalcato sul “grande fratello” di orwelliana memoria. Possiamo però avvalerci di un ottimo strumento in nostro possesso, l’intelligence, l’unico in grado di delineare le linee guida del mondo che verrà, sebbene con possibilità di chiaroveggenza decisamente più limitate, e probabilmente fallibili».
Nella nostra epoca incentrata sulla rivoluzione digitale, gli organismi d’intelligence devono essere in grado d’affrontare nuove sfide incentrate soprattutto sullo sviluppo, sulla gestione delle informazioni e della conoscenza e di dare un senso alla quantità enorme d’informazioni in loro possesso.

Rosina Madotta


Press office DANIELA LOMBARDI 339-4590927 0574-32853 http://www.danielalombardi.com/