Dopo la presentazione della raccolta di poesie intitolata “54 storie del lac d’Isè “, avvenuta nella Sala degli affreschi dell’Accademia Tadini, ospite in Sala Zitti, torna a Lovere Arnaldo Milanese, partito da queste sponde molti anni fa per occuparsi di pittura e teatro.
Figlio di maestri elementari che hanno avviato all’attività scolare intere generazioni di giovani loveresi, Milanese propone una mostra/allestimento di assemblaggi e collages dal titolo emblematico “C’era una volta un castello”.
Il castello di cui si parla non era certo un maniero di valore architettonico, …né il castello delle fate. Era semplicemente una villa a forma di piccolo castello, che i loveresi ricordano bene, abbattuta per far posto ad una nuova costruzione; la famiglia Milanese l’ha abitata per anni ed è rimasta per l’artista il simbolo della casa. Accanto al castellino sorgeva una bella cappella di pietra intagliata: demolita per essere ricostruita non è mai più risorta.
Il ritorno a casa è il motivo che ispira tutto l’allestimento di Arnaldo Milanese, che si avvale anche dei contributi di altri due artisti: la loverese Franca Silva con oli e acquarelli e il bresciano Carlo Baroni, con una serie di terracotte.
Tino Bino, che presenta la mostra, così si esprime in proposito:
“La mostra è un racconto d’arte. Sono composizioni, collages, oggetti montati dentro teatrini dai fondali misteriosi, materiali che diventano concetti, elementi tattili di una memoria che conduce ai confini della poesia.Sono frammenti minimi che suscitano l’eco di tante avanguardie e suggeriscono tanti rimandi alla storia dell’arte del secondo novecento, ma si nutrono di un talento originale.
L’arte dei giorni nostri non è che una emozione tradotta in concetti e trasferita dentro le cose della vita. Arnaldo, di queste piccole cose, fa un catalogo di esperienze che si sono confrontate con tante storie, tante vicissitudini e mille occasioni e mille incontri, che hanno alimentato un bagaglio culturale il quale si è sedimentato e intrecciato con la tenace memoria dell’identità.”
Sede: sala Zitti, via Matteotti, 3- Lovere
Orari: da martedì a sabato, ore 15.00-19.00.
Domenica e festivi ore 10.00-12.00; 15.00-19.00.
Chiuso lunedì
Ingresso libero
Figlio di maestri elementari che hanno avviato all’attività scolare intere generazioni di giovani loveresi, Milanese propone una mostra/allestimento di assemblaggi e collages dal titolo emblematico “C’era una volta un castello”.
Il castello di cui si parla non era certo un maniero di valore architettonico, …né il castello delle fate. Era semplicemente una villa a forma di piccolo castello, che i loveresi ricordano bene, abbattuta per far posto ad una nuova costruzione; la famiglia Milanese l’ha abitata per anni ed è rimasta per l’artista il simbolo della casa. Accanto al castellino sorgeva una bella cappella di pietra intagliata: demolita per essere ricostruita non è mai più risorta.
Il ritorno a casa è il motivo che ispira tutto l’allestimento di Arnaldo Milanese, che si avvale anche dei contributi di altri due artisti: la loverese Franca Silva con oli e acquarelli e il bresciano Carlo Baroni, con una serie di terracotte.
Tino Bino, che presenta la mostra, così si esprime in proposito:
“La mostra è un racconto d’arte. Sono composizioni, collages, oggetti montati dentro teatrini dai fondali misteriosi, materiali che diventano concetti, elementi tattili di una memoria che conduce ai confini della poesia.Sono frammenti minimi che suscitano l’eco di tante avanguardie e suggeriscono tanti rimandi alla storia dell’arte del secondo novecento, ma si nutrono di un talento originale.
L’arte dei giorni nostri non è che una emozione tradotta in concetti e trasferita dentro le cose della vita. Arnaldo, di queste piccole cose, fa un catalogo di esperienze che si sono confrontate con tante storie, tante vicissitudini e mille occasioni e mille incontri, che hanno alimentato un bagaglio culturale il quale si è sedimentato e intrecciato con la tenace memoria dell’identità.”
Sede: sala Zitti, via Matteotti, 3- Lovere
Orari: da martedì a sabato, ore 15.00-19.00.
Domenica e festivi ore 10.00-12.00; 15.00-19.00.
Chiuso lunedì
Ingresso libero