mercoledì 13 luglio 2016

Michele Guido. Stellaria solaris garden project _2016




mostra personale di Michele Guido, a cura di Lorenzo Madaro
Palazzo Comi, Gagliano del Capo
Inaugurazione 30 luglio 2016


Artista: Michele Guido
Curatore: Lorenzo Madaro
Titolo della mostra: stellaria solaris garden project _2016
Luogo: Palazzo Comi - assocazione Via Vai, via XXIV maggio 32-34, Gagliano del Capo (Lecce)
Durata: 30 luglio | 15 agosto 2016. Tutti i giorni dalle 19 alle 22.30.
Inaugurazione: 30 luglio ore 19.00
Info: 338.63.38.627

In collaborazione con Galleria Lia Rumma, Milano - Napoli.

Nello spazio del piano terra di Palazzo Comi si genera un rapporto tra l’architettura e le opere dell’artista, che appaiono come incastonate al suo interno.

stellaria solaris garden project_2016, la prima personale di Michele Guido (Aradeo, 1976; vive e lavora a Milano) in Puglia, si sviluppa sulla relazione che intercorre tra il mondo marino e quello delle piante e sul rapporto terra-luce. Dalla scansione della conchiglia – stellaria solaris – si genera una struttura geometrica che crea la foglia. Sul fondo della sala, una sezione del frutto di loto proietta il disegno del rosone della cattedrale di Troia e dialoga idealmente con l’opera installata sulla parte opposta, che rivela il processo della fillotassi del girasole, esplicitando la disposizione geometrica dei semi al suo interno. Nello spazio, il dialogo continua grazie alla presenza di un tempio creato dalla stellaria solaris e da due progetti installati a parete. La mostra è accompagnata da un dialogo tra l’artista e Lorenzo Madaro e un testo critico di Marinilde Giannandrea.


Profilo biografico di Michele Guido
Michele Guido (Aradeo - Lecce, 1976; vive e lavora a Milano).
Partecipa al progetto di residenza “Made in Filandia” nel 2011 e riceve il “Premio Rotary” nel 2010, mentre nel 2008 quello della Fondazione Pomodoro per giovani scultori. Tra le ultime mostre personali: nel 2014 “operadelocalizzata garden project” presso il museo Carlo Zauli e il museo MIC di Faenza; mentre nella galleria Z2O | Sara Zanin, Roma realizza: “z2o garden project” nel 2009, “02.02.13 garden project” nel 2013, "il tesoro di atreo garden project" con H. Nagasawa nel 2015. Tra le principali collettive: "La Forma della Città", Eduardo Secci, (Firenze, 2016); “Biennale del disegno. Krobilos”, FAR (Rimini 2014); “senza titolo”, galleria Lia Rumma (Napoli 2013); “Botanica”, Fondazione Plart (Napoli 2011); “Segnare/Disegnare”, Accademia di San Luca (Roma 2009); Premio per Giovani Scultori, Fondazione Arnaldo Pomodoro (Milano 2008).

La mostra si inserisce nell’ambito di un programma più ampio, nato a conferma dell’importante lavoro svolto negli ultimi sette anni di Capo d’arte. L’associazione no-profit ha liberato le energie di Gagliano del Capo, un paese al di fuori dei percorsi turistici convenzionali che ha saputo preservarsi in tutta la propria autenticità storica e morfologica, dando vita a un circolo virtuoso nel segno della contemporaneità. Il 30 luglio è pertanto l’occasione per scoprire come progetti nati in autonomia – tra cui la personale di Michele Guido a Palazzo Comi – aderiscano a un obiettivo comune e lavorino in sinergia, accomunati dalla volontà di aprire nuove strade per uno sviluppo consapevole delle eccellenze artistiche e delle risorse creative locali in collaborazione con artisti in Italia e all’estero.

Il calendario espositivo prevede quindi:
Per il terzo anno consecutivo la direzione artistica di Capo d’Arte è affidata a Massimo Torrigiani. Quest’anno è stata invitata l’artista indiana Shilpa Gupta (Bombay, 1979), tra le più conosciute del mondo asiatico e con già al suo attivo un’importante carriera internazionale, che affronta nei suoi lavori tematiche quali desiderio, religione, nazione e identità. L’opera scelta per ALTROVE è “MY EAST IS YOUR WEST”, una grande installazione luminosa e animata che vuole stimolare una riflessione sul pregiudizio, inteso come frutto di condizionamenti sociopolitici e culturali legati all’appartenenza geografica dell’”altro”. Il lavoro di Shilpa Gupta sarà collocato nella piazza principale di Gagliano del Capo, sul tetto di Palazzo Daniele - sede dell’associazione Capo d’Arte - edificio storico costruito intorno alla metà del XIX secolo, su progetto dell’architetto Domenico Malinconico. Inaugurazione ore 20.

Quest’anno Capo d’Arte ha avviato una prestigiosa partnership con l’Accademia di Francia di Roma con un ciclo di residenze d’artista a Gagliano del Capo, la prima delle quali ha visto come ospiti il duo francese di street artist Lek & Sowat (Frédéric Malek e Mathieu Kendrick), borsisti a Villa Medici per l’anno 2015-2016. Dalla collaborazione è nato il progetto per un’opera site specific che i due artisti realizzeranno il prossimo 30 luglio, avvolgendo con il cellophane un edificio abbandonato in piazza Falcone e Borsellino. La realizzazione dell’opera conclude la residenza artistica di Lex & Sowat a Gagliano, nel corso della quale sono stati realizzati altri due lavori site specific. Per il primo i due hanno lavorato su un vagone ferroviario abbandonato lungo un binario morto. Il secondo intervento, realizzato con la stessa tecnica, è una black box in corso Umberto I con una porta a vetri che affaccia sulla piazza principale del paese.

Claudio Abate: Testimonianze 1964 – 1979 - Alle ore 19:00 in Corso Umberto I, 62 verrà inaugurata la mostra del fotografo romano Claudio Abate. La crescita artistica di Abate coincide con l’epoca che vede la nascita dell’Arte Povera, l’Arte Concettuale, la Body Art e la performance: l’Italia è un vivo centro sperimentale d’avanguardia e la sua opera fotografica ce ne restituisce un ritratto altrimenti perduto. L’esposizione conta circa venti fotografie storiche e rimarrà aperta al pubblico fino al 31 agosto dalle ore 19:00 alle ore 23:00.

Caverne, Pietre e Luci – “Lastation”, Piazza Bitonti e Piazza San Rocco ospiteranno la mostra del filmmaker e artista visivo spagnolo Carlos Casas all’interno del programma di Indagine sulle Terre Estreme a cura di Ramdom. Partendo per un viaggio fisico e introspettivo nel capo di Leuca, l’artista ha avuto modo di indagare il territorio nella sua componente morfologica e in quella storica, esplorando le grotte e gli anfratti modellati dal mare a dall’intenso lavoro degli spaccapietre. La luce naturale che filtra nelle grotte del capo di Leuca diventa un elemento fondamentale del suo viaggio insieme alla maestosità dei paesaggi naturali così intimamente legati alla storia degli uomini. In questa esplorazione del territorio Casas ha avuto modo di riscoprire il legame antico che lega l’animo umano a caverne, pietre e luci, gli elementi naturali che danno il nome alla sua personale. La mostra sarà aperta fino al 21 agosto, tutti i giorni dalle 19:00 alle 22:00.


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