Dal 15 luglio al 28 agosto 2016 | Pieve di Soligo (TV)
Una serie di mostre che coinvolgono oltre settanta fotografi, spaziando da nomi affermati dello scenario internazionale ad autori emergenti
Venerdì 15 luglio a Villa Brandolini a Pieve di Soligo (TV) inaugura la sesta edizione del Festival F4 / un'idea di Fotografia promosso dalla Fondazione Francesco Fabbri in collaborazione con il Comune di Pieve di Soligo. Una serie di mostre che coinvolgono oltre settanta fotografi, spaziando da nomi affermati dello scenario internazionale ad autori emergenti per restituire una visione plurale dell'immagine contemporanea.
La prima mostra Not only landscape, a cura di Carlo Sala, mette in relazione i lavori di alcuni importanti autori, Stefano Graziani, Armin Linke, Amedeo Martegani, Andrea Pertoldeo, Bas Princen e Filippo Romano, con quelli dei loro studenti che hanno frequentato la prima edizione del Master IUAV in Photography (2015-2016). Il risultato è una grande fucina creativa dell'immagine che ha indagato il paesaggio contemporaneo attraverso la lente privilegiata della città di Venezia, soggetto della maggior parte delle ricognizioni. Queste ultime spaziano dai contesti storici ai segni del presente, toccando anche le isole abbandonate della laguna dove la natura si fonde con le architetture difensive. Dalla mostra emerge una lettura complessa del paesaggio che comprende gli aspetti territoriali, gli elementi antropici, e la sua percezione più generale secondo una pluralità di formalizzazioni narrative: dalla fotografia fine art alle fanzine, dal poster alla cartolina sino al montaggio video.
La politica internazionale sta vivendo dei mesi tumultuosi a causa del rifiorire dei nazionalismi e della conseguente costruzione di nuovi muri comerisposta ai flussi migratori; e, non da ultimo, dopo la Brexit, la messa in crisi dei valori di integrazione e accoglienza dell'Europa. La mostra Invisibile Walls indaga, senza intenti cronachistici, questi aspetti, presentando alcune ricerche di autori italiani contemporanei che ragionano a livello metaforico sulle divisioni interne alla società e sulle forme di controllo che toccano l'uomo.
Il Trittico Novo Mundo di Marco Maria Zanin riporta ai tempi in cui erano gli italiani a dover lasciare il proprio paese in cerca appunto di un "nuovo mondo", verso il continente americano, creando così un inevitabile parallelo con gli sbarchi odierni sulle coste siciliane. Caterina Erica Shanta, nella sua installazione sonora racconta la difficile integrazione delle persone di fede islamica nelle comunità italiane. Alberto Sinigaglia evoca la Guerra Fredda, mostrandoci il "muro" che separa la base Nato di Vicenza dal Parco della Pace in costruzione, portando alla luce un nodo della memoria ancora irrisolto. La storia viene utilizzata come lente sul presente da Tommaso Tanini del collettivo Discipula con H. said he loved us, che, raccontando lo stato di costante sospetto e diffidenza prodotto dalla Stasi nella Germania Est, crea un'allegoria dell'autoritarismo e della repressione che va al di là della specifica cornice storica; il secondo intervento di Discipula, How Things Dream, si interroga invece su una forma dicontrollo attuale, i BIG DATA, e come essi creino un rapporto differente tra tecnologia, libero mercato e potere. Infine TheArab Revolt e Tunisi, 8.06.2013, i due progetti di Giorgio Di Noto realizzati durante la Primavera araba, aprono una riflessione sul linguaggio e come questo influenzi la veridicità degli stessi contenuti.
Dummy Photobook a cura di Luca Panaro, presenta invececinquanta libri fotografici, diversi per forme, materiali, colori e dimensioni, alcuni in edizione limitata altri pezzi unici. Tutti hanno come punto in comune la fotografia e tutti sono il risultato di un workshop itinerante condotto dal curatore in varie città d'Italia dal 2014 ad oggi. Il laboratorio da cui hanno avuto origine i libri fotografici è orientato alla trasformazione di un portfolio preesistente in un vero e proprio oggetto d'arte, così come alla materializzazione cartacea di un singolo progetto autonomo.
All'interno del Festival vengono presentati i due interventi personali di Tiziano Doria e Rachele Maistrello, vincitori della residenza LIVEstudio a Modena. Kolorgrad di Tiziano Doria è una riflessione sulla fotografia attraverso la fotografia stessa, nel tentativo di decodificare linguaggi sonori e fotografici. Nell'allestimento si alternano infatti fotografie di archivio ricombinate, oggetti e corpi, proiezioni video, stampe a contatto di negativi di grande formato. Una cartina dell'ex Unione Sovietica, abbinata per ossimoro ad un "errore fotografico" che la NASA produsse durante la missione Apollo, vuole mostrare un immaginario, unʼideale collettivo di perfezione dellʼuomo che venne veicolato durante la fine della Guerra Fredda. Fu in quegli anni infatti che la funzione della macchina venne sovvertita e lo strumento venne a trovarsi quasi in una situazione di sudditanza rispetto alla forma unica e completa dellʼuomo.
Rachele Maistrello presenta il progetto One of Us, iniziato nel 2015 come riflessione sui meccanismi emotivi e psicologici di cinque ragazze con cui l'artista ha condiviso il suo spazio abitativo negli ultimi due anni. L'artista ha costruito delle scenografie in cui ha fotografato le ragazze, che, consce della loro autorappresentazione, hanno "giocato" nel momento dello scatto, mantenendo un tono "familiare". Le immagini si situano così in una zona di confine tra la fotografia di famiglia, il reportage e la fotografia messa in scena, finendo per assumere una forma ibrida in cui il rapporto individuo-spazio, interno-esterno, oggettivo-soggettivo, vero-falso crea dei cortocircuiti di senso.
Le mostre del Festival F4 / un'idea di Fotografia rimarranno aperte fino al 28 agosto 2016.
INFO:
F4
UN'IDEA DI FOTOGRAFIA
Sesta edizione
15 luglio - 28 agosto 2016
vernissage: venerdì 15 luglio, ore 18.00
Villa Brandolini, Pieve di Soligo (TV)
Piazza Libertà, 7
Not only landscape
Progetti del Master IUAV in Photography
a cura di Carlo Sala
In mostra: Stefano Graziani, Armin Linke, Amedeo Martegani, Andrea Pertoldeo, Bas Princen e Filippo Romano.
Agostino M. Artese, Silvia Cappellari, Alessandra Carosi, Alessia Cervini, Giorgio De Vecchi, Felipe Fontecilla, Maria Francesca Frosi, Caterina Gabelli, Jacopo Nocentini, Stefano Non, Giovanna Pesce, Florencia Rodriguez, Flavia Rossi, Alberto Stievanin e Jacopo Valentini.
Invisible Walls
a cura di Carlo Sala
In mostra: Giorgio Di Noto, Discipula, Caterina Erica Shanta, Alberto Sinigaglia e Marco Maria Zanin.
Dummy Photobook
a cura di Luca Panaro
In mostra: Andrea Angelini,Viola Arduini, Oreste Baccolini,Danilo Baraldi,Daniela Bazzani,Annamaria Belloni,Pietro Belotti,Eleonora Bertani,Linda Bertazza,Bertelli Guaitoli, Sanghita Bruno, Andrea Buzzichelli , Emanuele Canino, Linda Caracciolo Borra,Monica Carrozzi, Alberto Castro,Francesco Comello, Dallavalle Guerrieri, Daniela D'Arrigo, Laura Davì, LelloFargione, Paola Fiorini,Marta Galmozzi, Alfio Garozzo,Mariella Guzzoni,Renza Grossi,Mirca Lazzaretti,Viviana Levrino,Simona Luchian,Tigran Margaryan,Fausto Mazzoni,Sara Menegatti,Guido Meschiari,Anna Messere,Pietro Millenotti,Caterina Montesi,Antonella Monzoni, Marco Onofri,Stefano Parrini,Giovanni Presutti,Chiara Proserpio,Emanuela Pugliese,Katia Rigali,Marco Riva, Veronica Roccoli,Giovanni Sellari,Pasquale Siciliano,Luca Stramaccioni,Albertina Vago e Rui Wu.
One of Us
Rachele Maistrello
Kolorgrad
Tiziano Doria
Instagram's residence
Orari di apertura: orari: venerdì e sabato 16.00-19.30; domenica 10.30-12.30 e 16.00-19.30
Ingresso: Intero euro 5,00. Ridotto euro 3,00 dai 12 ai 25 anni; over 65; studenti universitari; aderenti FIAF, soci TRA; gruppi di almeno 15 persone. Gratuito minori di 12; portatori di handicap con accompagnatore; giornalisti con tesserino.
Info mostra e prenotazioni:
tel: 0438.1890928
pubblica: