lunedì 29 febbraio 2016

Massimiliano Manieri in HUMAN BOX



Massimiliano Manieri
in HUMAN BOX (installazione)
con la partecipazione di Michaela Stifani
infiltrazioni sonore a cura di Giorgio Distante
(engineering a cura di Emanuele Mariano)

nell’ambito dell’evento:
ISIDE E LA WUNDERKAMMER DELLA FERTILITA’
Progetto di arti visive, sonore e performative contemporanee
a cura di Dores Sacquegna
palazzo Vernazza, vico Vernazza 8, LECCE
OPENING 2 MARZO ORE 19.00


CONCEPT
Ad alcuni lavori ci giungi per processo evolutivo, altri vengono bevuti a ridosso di una commissione da sbrigare più per esigenza giuridica che di pancia, ad altri fortunatamente credo si arrivi per bisogno quasi fisico.
Human Box è stato questo per me, un bisogno fisico di mostrare il livello odierno di immobilismo confezionato a cui uomo e donna nei rispettivi modi di essere sono alacremente e docilmente sottoposti.
Human Box non è un semplice contenitore di corpi, è la mia idea di simulacro/vetrina dell’oscenità umana oggi ed in contemporanea, la cruda esibizione della nostra capacità di pensare liberamente.
E’ il totem ultimo della nostra reale voglia di fuga nell’impero del tutto precotto, tutto pronto, cuoci in padella in tre minuti tre.
Non è soltanto una trappola per canarini, ma una gogna multistrato cosciente di impossibilità di evasione, illuminata sufficientemente da essere ottimamente visualizzabile anche agli occhi ciechi.
E’ l’Alcatraz luminescente edificato nelle nostre stanze, tra chiavette, password e ram di memoria disponibile.
Il futuro non è chiaramente disponibile.
Uomo e donna sono sfacciatamente esibiti in una nudità resa cruda dall’asetticità desiderata intorno.
Human Box non è dove voi verrete in realtà a visitarlo, Human Box è in ogni casa, sotto i vostri occhi ormai appannati.
E, fortunatamente, per qualcuno, nella paura di ritrovarvisi rinchiuso.
Non è un palco per nudità esibite, ma una comodissima scatola da trasporto per una coppia di corpi,
ancora vivi...?

MASSIMILIANO MANIERI
Massimiliano Manieri (1968) è scrittore e performer.
Il luogo poetico è per lui, volta dopo volta, un coacervo capace di miracolo ove realizzare ipotesi poetiche che traslano dalla scrittura, alla video-art, all'installazione, all'esperienza del visitatore in primis...
dove il visitatore ora è parte integrante ed inalienabile della performance.
La necessità di creare un linguaggio che traducesse il racconto del “male di vivere” che lui nell’intorno leggeva è stato il primo ostacolo, ma lui ispirandosi al Teatro Del Dolore di Artaud, ha mutato l’atto performativo in “Atto Capitale” nel quale il racconto delle nefandezze umane, delle derive tecno/illogiche, delle socio/patologie che queste innescano, si fa luogo fisico, una Wunderkammer ove l’oscenità viene rivelata in tutto il suo “splendore controverso”.
Una forma d’arte che vuole essere anche tentativo di risveglio dell’IO, per una speranza d’umanità mai completamente dismessa.
Massimiliano catalizza volta per volta una sorta di puntellamento verso i secchi rami del vivere, dove le mutazioni antropomorfe prendono il posto della quieta routine.
Facendosi domande sempre più tese all’origine del noi ed al senso insito in questo.

MICHAELA STIFANI
Nasce a Lecce il 23 marzo 1980. Si avvicina al mondo del teatro e della fotografia, attraverso corsi di formazione e workshop. Recita con la compagnia Artò Teatro, e dopo quest' esperienza affianca Massimiliano Manieri nelle performance/installazioni "L' Italica", "Bluff Point" e "Human Box", partecipa a varie collettive di fotografia esponendo a Lecce, Berlino e Roma.

GIORGIO DISTANTE
Nasce il 2 marzo 1980 a Cisternino. All’età di 5 anni inizia a suonare il clarinetto e il pianoforte. A 10 anni gli si propone di studiare la tromba e da quel momento non ha più smesso. Si diploma nel 1998 al Conservatorio di Monopoli, ma suona professionalmente già dal 1997. Inizia a viaggiare e ad acquisire lezioni da numerosi musicisti e didatti. Nel 2000 vince una borsa di studio per il Berklee College of Music e vola a Boston dove frequenta, dal 2001 al 2004, classi di improvvisazione, arrangiamento e composizione e lavora con musicisti della zona. Un po’ annoiato dallo “stile” americano rientra in Italia con trombe, un multieffetto ed un distorsore e decide di “riprendere” a studiare. Viene così a contatto con il suono, che scopre e ricopre. Nel 2009 si laurea con il massimo dei voti in Musica Elettronica presso il Conservatorio di Perugia. Scrive i propri software per trattare in modo diverso il suono della tromba, esplorando le possibilità di nuove tecnologie audio e video applicate a strumenti acustici. Il 2012 segna l’uscita del suo primo lavoro discografico da solista dal titolo R.A.V. Vive in campagna, in un piccolo trullo circondato da gatti.



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