KIRKOS KIRKES KIRKE
partitura e corpo di e con Rosaria Iovine
partitura e corpo di e con Rosaria Iovine
con la collaborazione di Lorenzo De Liberato (autore-regista)
e Susanna Sastro
(coreografa-già solista del Bejart Ballet Lausanne)
design locandina Fortunato Angelini
design locandina Fortunato Angelini
Dal 18 al 21 febbraio 2016 | Sala Specchi
Teatro
Studio Uno, Via Carlo
della Rocca, 6 Roma
In scena al Teatro
Studio Uno dal 18 al 21 febbraio “Kirkos Kirkes Kirke” monologo e assolo di danza di e con Rosaria Iovine,
realizzato con la collaborazione di Lorenzo De Liberato, autore e regista, e Susanna Sastro coreografa-già solista del Bejart Ballet Lausanne.
“Kirkos Kirkes Kirke” è una rappresentazione all'orizzonte del mito di Circe, ispirata a Circe/Fango di Margaret Atwood, opera letteraria in cui il mito è narrato da una prospettiva altra,
dove è la “maga” dell'Odissea ad avere la parola, comunicazione profonda, corporale, viscerale.
Ai confini del mondo, ai margini del reale, in uno spazio
circoscritto e circolare vive Kirke,
la cangiante ed enigmatica figlia del sole. Femminile
di kirkos, nome greco di un volteggiante uccello da
preda, Kirke è la femmina più forte di questo
rapace. Trasformatrice, ambigua, diffidente, complessa in quanto eccede i suoi significati, Kirke rappresenta
l'incontro e la sovrapposizione della dea e della donna,
di qualità solari
e lunari, dell'essere attiva e passiva,
della coscienza e dell'inconscio, della razionalità e della sensualità.
Uno sguardo al mito di Circe da una prospettiva critica, femminista
e femminile, “Kirkos Kirkes Kirke” rappresenta un atto di sopravvivenza
e/o di (r)esistenza. Parole, silenzio, suono e corpo si
incontrano e sovrappongono in una storia
inevitabilmente spietata perché già scritta, già raccontata. «Nella storia la nave scompare un giorno all'orizzonte. Scompare e basta. Non si dice cosa succede a quel punto. Sull'isola intendo». Kirke,
consapevole di essere un personaggio
testuale, si spinge oltre la storia, ai limiti della testualità. «È degli animali che ho paura … potrebbero ritrasformarsi di nuovo in uomini». Ed
è in questa trasgressione che svela
tutta la sua fragilità, che paradossalmente anzi
incantevolmente, coincide con la sua forza.
Frammenti di dialogo incarnati
tacitamente, parole dialogate nel vuoto sonoro, silenzio come testimone del
non-detto e il corpo. Visibile, vulnerabile, transitorio e
temporaneo nel suo agire, un corpo che inevitabilmente sconfina oltre il testo.
“Kirkos Kirkes Kirke” dal 18 al 21 febbraio 2016
| Sala Specchi
Teatro Studio Uno, Via Carlo della
Rocca, 6 (Torpignattara)
Giov – Sab ore 21.00, Dom. ore 18.00
PRENOTAZIONI http://j.mp/prenotaTS1
PRENOTAZIONI http://j.mp/prenotaTS1
Per info: 3494356219- 3298027943
Ufficio Stampa:
Eleonora Turco press.teatrostudiouno@gmail.com 329.80.279.43
pubblica:
Massimo Nardi