giovedì 26 febbraio 2015

Gary Hill. Depth Charge

Hill incentra la sua ricerca sulle relazioni tra codice verbale e immagini elettroniche e digitali. Il suo lavoro indaga le modalita’ di percezione, la diversita’ dei linguaggi (parlato, scritto e gestuale) e le dinamiche scaturite dalla combinazione di elementi visivi e sonori.
La Galleria Lia Rumma è lieta di annunciare la terza personale italiana di Gary Hill, dal titolo Depth Charge, che inaugurerà giovedì 26 febbraio 2015. Dopo le personali del 1996 e del 1999, presentate rispettivamente a Napoli e a Milano, nella prima sede di Via Solferino, l’artista californiano esporrà sui tre piani della galleria due lavori recenti: Klein Bottle, Pacifier e quattro lavori storici: Depth Charge, Isolation Tank, Learning Curve and Sine Wave.
Noto per l’utilizzo del video “come la forma di espressione più vicina al pensiero”, Gary Hill (Santa Monica, California, 1951), incentra la sua ricerca sulle relazioni tra codice verbale e immagini elettroniche e digitali. Il suo lavoro indaga infatti le modalità di percezione, la diversità dei linguaggi (parlato, scritto e gestuale) e le dinamiche scaturite dalla combinazione di elementi visivi e sonori generati elettronicamente.
Dalla metà degli Anni ’70 realizza video e video-installazioni, complesse e spesso scenografiche, in grado di coinvolgere attivamente lo spettatore. I sei lavori, intorno ai quali Hill ha costruito la sua terza personale da Lia Rumma, sono chiaramente esplicativi della sua rigorosa ricerca artistica e della varietà dei processi di elaborazione. In Depth Charge (2009-2012), che dà anche il titolo alla mostra, Gary Hill combina due precedenti opere: la proiezione è infatti un riferimento a Varèse 360, in cui la composizione, Un Grand Sommeil Noir (1906) di Edgard Varèse, è interpretata dal musicista/compositore Bill Frisell alla chitarra elettrica, mentre i cinque monitor a terra ripropongono l’opera The Psychedelic Gedankenexperiment, nella quale l’artista indaga le alterazioni psichiche dovute all’assunzione di dietilamide dell’acido lisergico (LSD).
La presenza stessa dell’artista e della sua voce, frequente nel suo lavoro, crea uno stato di sospensione e invita il visitatore a un ascolto e a una visione attenta dell’opera, come accade in Sine Wave (2011) e in Isolation Tank (2010-2011), dove un video interamente creato dal computer e il suono generato da un sintetizzatore danno vita a un’opera di forte impatto. Learning Curve (1993) è invece un omaggio al surf e alla relazione conoscitiva tra prassi e teoria. In quest’opera lo spettatore, seduto su una sedia da scuola all’estremità di un lungo tavolo di 5 metri leggermente inclinato e costruito prospetticamente proprio per enfatizzarne la distanza, è invitato a fissare un monitor di 5 pollici che mostra un’onda perfetta, inseguita dai surfisti per tutta la vita.
Gary Hill (1951, Santa Monica, CA). I suoi lavori sono stati presentati in musei e istituzioni di tutto il mondo, alla Foundation Cartier pour l’art contemporain, Paris; San Francisco Museum of Modern Art; Centre Georges Pompidou, Paris; Guggenheim Museum SoHo, New York; Museum für Gegenwartskunst, Basel; Museu d’Art Contemporani, Barcelona; Kunstmuseum Wolfsburg e altre ancora. I progetti su commissione comprendono opere per il Science Museum di Londra e la Seattle Central Public Library di Seattle, Washington, ed una installazione e una performance rispettivamente al Colosseo e al Tempio di Venere a Roma. Hill ha inoltre ricevuto borse di studio dal National Endowment for the Arts e dalle Fondazioni Rockefeller e Guggenheim, oltre a numerosi premi ed onorificenze, come il Leone d’Oro per la Scultura alla Biennale di Venezia (1995), il John D. and Catherine T. MacArthur Foundation Fellowship Award (1998), il Kurt-Schwitters-Preis (2000), ed un dottorato ad honorem dall’Academy of Fine Arts di Poznan, in Polonia (2005) , e dal Cornish College of the Arts di Seattle, WA (2011).
—– english
Galleria Lia Rumma is pleased to announce Depth Charge, the third solo exhibition in Italy of works by Gary Hill, opening on Thursday, 26 February 2015. After the exhibitions of 1996 in Naples and of 1999 in the former premises in Via Solferino in Milan, the Californian artist is back with two recent works: Klein Bottle and Pacifier, and four historic creations: Depth Charge, Isolation Tank, Learning Curve and Sine Wave.
Known for his use of video “as the form of expression closest to thought”, Gary Hill (Santa Monica, California, 1951) focuses his artistic research on the relationship between verbal codes and electronic and digital images. In his work, he investigates the processes of perception, the diversity of spoken, written and gestural languages, and the dynamics brought into play by combining visual elements and electronically generated sounds. Since the mid-1970s he has been creating complex and often spectacular videos and video installations, which involve the viewer on a personal, active level.
The six works around which Hill has constructed his third solo exhibition at Lia Rumma’s clearly reveal his meticulous artistic research and the variety of processes it involves. In Depth Charge (2009-2012), the work that gives the exhibition its title, Gary Hill combines two previous works, for the screening is actually a reference to Varèse 360, in which the composition – Un Grand Sommeil Noir (1906) by Edgard Varèse – is interpreted by the musician/composer Bill Frisell on the electric guitar, while five monitors on the ground play The Psychedelic Gedankenexperiment, in which the artist investigates the psychic alterations brought about by lysergic acid diethylamide, or LSD.
The very presence of the artist and his voice, which is often a part of his works, creates a state of quiescence, inviting the viewer to watch and to listen to the work with great care. This can also be seen in Sine Wave (2011) and Isolation Tank (2010-2011), in which an entirely computer-generated video with synthesised sound creates a work of huge impact. Learning Curve (1993), on the other hand, is a tribute to surfing and to the cognitive relationship between theory and practice. In this work, the viewer is seated on a school chair at the end of a slightly tilted five-metre-long table made in perspective in order to emphasise its length, and asked to focus on a 5-inch monitor that shows a perfect wave, followed endlessly by surfers.
Gary Hill (b. 1951, Santa Monica, CA) Exhibitions of his work have been presented at museums and institutions worldwide, including solo exhibitions at the Fondation Cartier pour l’art contemporain, Paris; San Francisco Museum of Modern Art; Centre Georges Pompidou, Paris; Guggenheim Museum SoHo, New York; Museum für Gegenwartskunst, Basel; Museu d’Art Contemporani, Barcelona; and Kunstmuseum Wolfsburg, among others. Commissioned projects include works for the Science Museum in London and the Seattle Central Public Library in Seattle, Washington, and an installation and performance work for the Coliseum and Temple of Venus and Rome in Italy. Hill has received fellowships from the National Endowment for the Arts and the Rockefeller and Guggenheim Foundations, and has been the recipient of numerous awards and honors, most notably the Leone d’Oro Prize for Sculpture at the Venice Biennale (1995), a John D. and Catherine T. MacArthur Foundation Fellowship Award (1998), the Kurt-Schwitters-Preis (2000), and honorary doctorates from The Academy of Fine Arts Poznan, Poland (2005) and Cornish College of the Arts, Seattle, WA (2011).
Inaugurazione 26 Febbraio 2015 ore 19

Galleria Lia Rumma
via Stilicone, 19 Milano
martedì-sabato 11.00-14.00 / 15.00-19.00
ingresso libero
GARY HILL
dal 26/2/2015 al 30/4/2015
mar-sab 11-14 e 15-19
www.liarumma.it

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amalia di Lanno