lunedì 22 settembre 2025

TURCATO

Giulio Turcato, Composizione, 1963

Fondazione Giuliani è lieta di presentare Turcato, una mostra personale dedicata a uno degli artisti più inventivi del dopoguerra. Riunendo quasi trent’anni di lavoro, l’esposizione indaga il monocromo in Giulio Turcato inteso non come gesto di sottrazione ma come spazio generativo, terreno fertile in cui il colore e la materia diventano strumenti di scoperta. A partire dai primi anni Sessanta, i monocromi di Turcato diventano luoghi di trasformazione, dove pittura e texture ampliano i confini stessi della pratica pittorica.
Il percorso di Turcato si colloca in una traiettoria che intreccia impegno politico radicale e incessante sperimentazione formale. Nel 1947, insieme a Carla Accardi, Ugo Attardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Mino Guerrini, Achille Perilli e Antonio Sanfilippo, fonda FORMA 1, movimento che si oppone alla rigida ortodossia figurativa del comunismo, rivendicando l’autonomia del linguaggio astratto. Le opere del primo dopoguerra restituiscono così una tensione irrequieta tra astrazione e realismo, riflesso della ricerca di un lessico visivo personale in un’epoca di profonda trasformazione culturale.
Lo sguardo di Turcato, tuttavia, non si limita all’Italia. Nel 1962, con il suo primo viaggio a New York, entra in contatto con le innovazioni di Robert Rauschenberg e Jasper Johns, la cui radicale apertura ai materiali non convenzionali e alla vita quotidiana risuona con le sue indagini. Non mancano echi con le esplorazioni monocrome di Robert Ryman, e con le sperimentazioni, in Italia, di Alberto Burri ed Enrico Castellani: ricerche che, pur nelle differenze, interrogano la superficie, il bianco, la materia cromatica e acromatica come luoghi di espansione del linguaggio pittorico.
Per Turcato, il monocromo non è mai un approdo definitivo, bensì un inizio. Laddove altri artisti vi hanno cercato purezza spirituale o sospensione concettuale, egli lo trasforma in un campo pulsante di possibilità. La tela cessa di essere mero supporto e diventa rilievo, corpo vivo: superfici scavate, polveri fosforescenti, pillole, monete, carta carbone. Materiali quotidiani, raccolti dal mondo, che si fanno alfabeto sensibile per decifrare la natura. Dai vegetali ai minerali, dalle rovine ai batteri, la sua opera filtra la vita stessa attraverso la lente dell’invenzione artistica. L’arte, per Turcato, è conoscenza: un sistema capace di esprimere attraverso il colore e la forma le strutture profonde del reale.
L’indagine di Turcato su un colore “oltre lo spettro”, dalle serie Fuori dallo spettro del 1962 a Oltre lo spettro negli anni Settanta, si colloca da un lato in dialogo con i monocromi di Mario Schifano, incentrati unicamente sul colore, e dall’altro si spinge nel territorio di una ricerca metafisica: la tensione verso un “colore che non esiste”. Con la serie dei Cangianti questa intuizione si amplifica: i pigmenti reagiscono alla luce e al movimento, alcuni persino diventando visibili nell’oscurità. Le superfici cessano di essere statiche, trasformandosi in campi mobili di luce e riflesso, mutevoli al variare dello sguardo e dello spostarsi dell’osservatore.
Le Superfici lunari degli anni Sessanta evocano l’ignota consistenza di un paesaggio extraterrestre, quasi a prolungare le sperimentazioni spaziali di Lucio Fontana in una dimensione altra, in cui colore, luce e materia diventano veicoli di nuove percezioni. Nei Cangianti, il colore viene lavorato e stratificato fino a farsi quasi immateriale. E tuttavia l’accento sulla materia non scompare mai: anche nei monocromi più radicali resta una densità, una vibrazione cromatica che lega ogni opera al corpo, allo spazio, all’esperienza vissuta.Attraverso il suo costante confronto con il monocromo, Turcato elabora un pensiero pittorico profondo e meditato. Non ricerca dichiarazioni solenni, ma apre varchi silenziosi alla riflessione, invitando lo spettatore a interrogarsi su come colore e forma possano trasformare la percezione del mondo che ci circonda.

La mostra è a cura di Martina Caruso e Adrienne Drake.


TURCATO
OPENING SABATO 11 OTTOBRE
DALLE 10.00 – ALLE 18.00

12 OTTOBRE 2025 – 31 GENNAIO 2026

FONDAZIONE GIULIANI
Via Gustavo Bianchi, 1
00153 Roma
Italia