Georgina Spengler, Yellow Poison, 2025, olio su lino, 90 x 80 cm
Maja Arte Contemporanea è lieta di presentare, da giovedì 2 ottobre a sabato 8 novembre 2025, Pandaisía, quarta personale in galleria dell'artista Georgina Spengler, con testo critico di Maria Arcidiacono.
Il titolo – dal greco pan (tutto) e daisía (banchetto sacro) – rimanda a un'idea di abbondanza e condivisione, di festa rituale e traboccante generosità.
In mostra, quindici inediti dipinti su tela compongono un universo in cui il sogno diventa forma e la visione desiderio: un'utopia del pieno, un altare laico dell'immaginazione che accoglie lo spettatore nel cuore di una creazione fertile, luminosa e insieme inquieta.
Nelle tele di Spengler l'opulenza vegetale si dispiega con una ricchezza ornamentale che richiama, per costruzione e ritmo, i motivi floreali e intrecciati di William Morris. Tra foreste rigogliose, fitte di girali e fogliami sontuosi, l'artista innesta presenze più silenziose e fragili: specie botaniche e animali minacciati che affiorano come apparizioni preziose. Non è un caso che molti titoli delle opere rimandino a queste forme di vita a rischio, trasformando ogni dipinto in un archivio poetico e insieme scientifico.
"Una pittura che costruisce mondi, nei quali il suggerimento etico e la citazione colta si contrappongono e si mescolano, confluendo in un insieme armonico [...]" - scrive Maria Arcidiacono. "È come se l'artista volesse generosamente nutrirci di grazia, per poi condurci alla constatazione della ineluttabile realtà – talvolta anche mostruosa – che inesorabilmente vi si annida, minacciandola."
Il risultato è un equilibrio sottile tra incanto e allarme: l'eleganza seducente dei motivi ornamentali convive con la consapevolezza di una possibile perdita, mentre lo sguardo dello spettatore oscilla tra fascinazione e consapevolezza critica. È in questo spazio che la pittura di Spengler vibra, trasformando le ombre in tensione vitale.
Pandaisía è dunque celebrazione e monito, festa visiva e meditazione etica: un banchetto pittorico che intreccia denuncia e joie de vivre, invitandoci a desiderare con forza la sopravvivenza di ciò che nutre l'umanità e dà senso al nostro abitare il mondo.
NOTE BIOGRAFICHE
Georgina Spengler nasce ad Atene (Grecia) nel 1959. All'età di otto anni si trasferisce con la famiglia negli Stati Uniti e successivamente in Olanda, dove nasce il suo interesse per la pittura. A Parigi frequenta per un anno l'École des Beaux-Arts. Tornata negli Stati Uniti studia presso la School of Fine Arts della Boston University (Boston, MA) e la Corcoran School of Art di Washington D.C., dove completa la sua formazione accademica. Nel 1982 si trasferisce stabilmente a Roma, città in cui tuttora vive e lavora. Da allora espone con continuità, prendendo parte a mostre personali e collettive in Italia e all'estero.
Ha partecipato a due residenze d'artista: Artist at Work, organizzata da Artbellwald.ch e dal Canton Vallese (Bellwald, Svizzera, 2021), e Atelier, MacroAsilo presso il MACRO – Museo d'Arte Contemporanea di Roma (2019).
Nel 2023 ha ricevuto il Contemporary Art Creation Award, conferito dalla Casa Internazionale delle Donne di Roma.
Del suo lavoro hanno scritto, tra gli altri: Enrico Gallian, Roberto Gramiccia, Irmela Heimbacher, Tiziana Musi, Anna Maria Panzera, Lorenzo Pavolini, Rosa Pierno, Ian Rosenfeld, Edith Schloss, Rachel Spence, Enrica Torelli Landini, Shara Wasserman.
Georgina Spengler
PANDAISÍA
A cura di Daina Maja Titonel
Testo critico di Maria Arcidiacono
2 ottobre — 8 novembre 2025
INAUGURAZIONE
Giovedì 2 ottobre 2025, ore 18