lunedì 8 settembre 2025

FIAMMETTA di Valentina Palazzari

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Courtesy Artista. PH Cosimo Filippini

Nel borgo di Boccaccio, tra corpo e architettura, materia e spazio, omaggio a Fiammetta, musa terrena. 

Al Palazzo Pretorio di Certaldo, materiali industriali come strumenti poetici e visionari nella nuova mostra site-specific di Valentina Palazzari

Dal 27 settembre 2025 al 26 gennaio 2026, il Palazzo Pretorio di Certaldo Alto (FI) ospita Fiammetta, la personale di Valentina Palazzari a cura di Davide Sarchioni con l’organizzazione di Exponent. 

Un titolo denso di rimandi simbolici e letterari, per una mostra che, nel 650° anniversario della morte dell’autore del Decameron, diventa un omaggio alla musa di Giovanni Boccaccio - figura femminile complessa, radicata nel suo tempo, lontana dalla Beatrice di Dante, terrena e passionale, reale e concreta - evocando, col suo stesso nome, una piccola fiamma che arde e resiste, che trasforma e lascia tracce.

Da qui prende forma la mostra di Valentina Palazzari in dialogo con gli spazi del Palazzo Pretorio di Certaldo – già sede dei Vicari fiorentini e scrigno di affreschi trecenteschi e quattrocenteschi – che si snoda in un itinerario di opere site specific frutto degli esiti più recenti della sua indagine. Un percorso installativo che innesca riflessioni che intrecciano corpo e architettura, passato e presente, materia e visione, attraverso una pluralità di lavori nati dal confronto diretto con gli ambienti e che si svelano gradualmente ridefinendo gli spazi come luoghi del pensiero, aprendo nuove possibilità di visione. 

Nota per le grandi installazioni monumentali e prima artista ad aver “interagito” con gli spazi del vestibolo inferiore della Reggia di Caserta – Palazzari prosegue il suo dialogo con il patrimonio italiano attraverso un nuovo progetto artistico che si articola nelle cinque sale del piano nobile di uno dei monumenti più importanti della Toscana.

È qui che l’artista, lavorando con materiali desunti prevalentemente dal mondo industriale – reti elettrosaldate, scatolati in ferro, cavi elettrici, plastiche e tondini metallici – realizza grandi installazioni e manufatti che non solo ne esaltano le proprietà fisiche ed estetico-formali, ma li trasformano in esperienze poetiche che si alimentano del rapporto con lo spazio. Al tempo stesso, tessuti di cotone, teli di plastica o rotoli di carta, segnati dal tempo e dalla ruggine, lasciano bruciature e lacerazioni come tracce liriche e drammatiche di un mutamento in atto, restituendo allo sguardo la fragile potenza della materia e il suo continuo trasformarsi e dando vita a un percorso che racconta e guarda all’attualità con senso critico e analitico.

“Nell’attraversare le sale della mostra – spiega Palazzari - desidererei che il pubblico accogliesse ciò che vede come un pensiero che prende forma, piuttosto di scomporlo in simboli o significati. Desidero sottrarmi a quello che mi viene facile, ascoltare lo spazio esterno a me partendo da dove poggio i piedi per estendermi fino all’infinito che riesco ad immaginare. In fondo basta aggiungere + 1 ad ogni pensiero. Desidero insomma spingere più lontano la mia relazione con lo spazio”.

Il catalogo edito da Silvana Editoriale sarà presentato durante il periodo di esposizione, con testi in italiano e inglese e una ricca documentazione fotografica sulla mostra e sui progetti artistici più recenti realizzati da Palazzari.

Fiammetta è promossa dal Comune di Certaldo nell’ambito della rassegna CertaldoArte25, dedicata al 650° anniversario della morte di Giovanni Boccaccio, con il patrocinio del Consiglio Regionale della Regione Toscana, ed è organizzata da Exponent in collaborazione con la galleria SPROVIERI di Londra e con TerraMedia APS.

Inaugurazione sabato 27 settembre, ore 17.00

INFO
Ingresso: intero 5,00 € - ridotto 4,00 €
Orario
da settembre a ottobre: 10-13 e 14.30-19
da novembre a gennaio: 10-13 e 14.30 -16.30
sabato e domenica: 10-13 e 14.30-17.30
martedì chiuso
Tel. 0571.661219


Ufficio Stampa HF4 – www.hf4.it
Marta Volterra, Head Press Office marta.volterra@hf4.it
Valentina Pettinelli valentina.pettinelli@hf4.it 347.449.91.74

Spazi di Resistenza

Šejla Kamerić
REFUGEES WELCOME (Red), 2020
Neon, metallo
53 x 100 x 6 cm
Courtesy l’artista e Galerie Tanja Wagner, Berlin

Dal 12 settembre al 12 ottobre 2025 il Mattatoio di Roma ospita la mostra Spazi di Resistenza, promossa daAssessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo. Realizzata da Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con Latitudo Art Project.

La mostra a cura di Benedetta Carpi De Resmini si inserisce nel contesto delle commemorazioni per il trentesimo anniversario della fine della guerra in Bosnia-Erzegovina, dell’assedio di Sarajevo (14 dicembre 1995) e del genocidio di Srebrenica (11 luglio 1995).

L’esposizione non si limita a una rilettura storica di quei conflitti, ma si propone come una riflessione ampia e profondamente attuale sul presente post-bellico.

Intrecciando arte e memoria Spazi di Resistenza si configura come un percorso poetico e politico che attraversa il trauma e la guarigione, tramite le pratiche artistiche di sei artiste provenienti da contesti culturali, geografici e generazionali differenti: Simona Barzaghi, Gea Casolaro, Romina De Novellis, Šejla Kamerić, Smirna Kulenović e Mila Panić.

Le opere – tra video, fotografia, installazione e performance – affrontano temi che spaziano dall’analisi geopolitica alla ritualità generativa, mettendo al centro il legame con la Terra come corpo vivo, politico, e spirituale.

Il cammino artistico di Simona Barzaghi si fonda sull’ascolto e sulla relazione nella tensione costante tra corpo e territorio. Attraverso il gesto del camminare lungo il fiume Drina, l’artista attiva un processo capace di trasformare il paesaggio in una narrazione condivisa.

Una pratica opposta e complementare è quella di Romina De Novellis che, inginocchiata a terra con un’azione di pulizia insistente e ripetitiva di una parte dello spazio espositivo, evoca l’impossibilità di cancellare la memoria delle ferite del passato.

Šejla Kamerić, artista bosniaca la cui opera nasce dall’esperienza del conflitto, attiva una riflessione sulla memoria e sulle dinamiche del potere, restituendo al corpo la forza di un’azione politica e sovversiva.

Smirna Kulenović affida invece alla natura un ruolo attivo nei processi di guarigione collettiva grazie all’impiego di elementi organici capaci di custodire e rielaborare le ferite della storia.

Gea Casolaro costruisce, attraverso l’immagine dell’erba, una geografia emotiva di Sarajevo: simbolo di rinascita e fertilità l’erba allude al contempo anche ai campi minati lasciati dalla guerra, evocando così una duplice tensione tra vita e minaccia.

Similmente, Mila Panić ci conduce in un paesaggio intimo e autobiografico, in cui il gesto arcaico di bruciare un campo agricolo – parte della sua futura eredità – diventa una riflessione sulla distruzione e sulla possibilità di trasformazione.

Attraverso le opere di queste artiste Spazi di Resistenza apre alla possibilità di restituire al futuro il suo potenziale generativo, invitandoci a immaginare forme altre di sopravvivenza e riconciliazione, in cui l’arte si fa gesto concreto di cura e di resistenza.

Il catalogo della mostra (Edizioni Kappabit), con testi di Manuela Gandini, di tutte le artiste esposte e della curatrice della mostra Benedetta Carpi De Resmini, offre uno sguardo immersivo sul progetto, con immagini che raccontano storie di resistenza e trasformazione.

Durante il periodo di apertura al pubblico, saranno realizzati incontri e performance. Sarà inoltre proiettato il docufilm I diari di mio padre del regista Ado Hasanović.




Scheda tecnica
Spazi di Resistenza
12 settembre – 12 ottobre 2025
Mattatoio di Roma, Padiglione 9b
Piazza Orazio Giustiniani 4 - 00153 Roma

Ingresso gratuito
L’ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura

Orari
Dal martedì alla domenica, dalle ore 11.00 alle 20.00
Lunedì chiuso

Info
Facebook: @mattatoioroma

Instagram: @mattatoio
#MattatoioRoma

UFFICIO STAMPA _ RP PRESS
Marcella Russo | M. +39 3493999037 E. press@rp-press.it | www.rp-press.it

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Segreteria Dario Santarsiero - T 06 69627 1205 – d.santarsiero@palaexpo.it

POSTUMI di Pierluca Cetera



La Galleria Orizzonti Arte Contemporanea di Ostuni per il secondo anno consecutivo ritorna ad aprire le porte dello Spazio Purgatorio all’arte contemporanea, promuovendo e presentando sabato 20 settembre alle ore 19.00, la personale dell’artista Pierluca Cetera, dal titolo POSTUMI, a cura di Ilaria Caravaglio. 

Il progetto è patrocinato dal Comune di Ostuni, sponsorizzato dalle Officine Tamburrino e ha come partner il Relais La Sommità e Azienda vitivinicola I Pàstini.

Nell’antico Oratorio della Confraternita del Purgatorio nel centro storico della Città Bianca, Pierluca Cetera mette in scena un progetto singolare tra pittura, scultura, suono e performance, in cui lo spettatore è chiamato ad acuire i sensi per comprendere appieno l’intimo significato del percorso espositivo. 

Postumi, scrive la curatrice, è un progetto che interroga il corpo e la coscienza, intrecciando simbolismo cristiano, riflessione esistenziale e sperimentazione sensoriale: la componente post-sbornia, l’abbandono corporeo e la fragilità mentale trovano una visibilità rituale, non indulgente ma terapeutica. 

Diciotto sagome in zinco, dipinte a olio, raffigurano corpi umani di circa un metro, abbandonati in posizioni post sbornia: caduti, piegati, distesi, sospesi in un equilibrio precario. […] Attraverso pose libere e anticonvenzionali, Cetera indaga la relazione tra corpo e consapevolezza, tra perdita e risveglio, lasciando emergere la coerenza che caratterizza tutta la sua ricerca artistica, in cui i corpi, i volti e gli elementi anatomici si confermano protagonisti indiscussi e, in questo progetto, incarnano una drammatica epifania visiva ed emotiva nello spazio sacro.

A rendere l’esperienza ancora più immersiva è l’intervento di Giorgio Cuscito e Alessandro Ciociola che, durante il vernissage, arricchiscono l’allestimento espandendolo ad una dimensione sonora, con una performance che unisce live coding, voce umana e idrofoni immersi in vaschette di vino, generando un paesaggio acustico liquido, meditativo e instabile. I suoni, obliqui e profondi, sembrano dare voce alle figure di Cetera, come se i loro corpi dipinti trovassero un respiro, trasformando la percezione dello spazio in un rito collettivo di ascolto e introspezione.

Nella piccola chiesa della Confraternita del Purgatorio, il sacro e il profano si incontrano, e la fragilità umana diventa immagine, suono, vibrazione. 





Scheda tecnica
Progetto: Mostra personale
Artista: Pierluca Cetera
Titolo: POSTUMI
Curatela: Ilaria Caravaglio
Sede: Confraternita del Purgatorio
c/o Convento delle Monacelle, via Alfonso Giovine, 1 – 72017 Ostuni (Br)


Promotore: Galleria Orizzonti Arte Contemporanea Ostuni – www.orizzontiarte.it

INAUGURAZIONE: sabato 20 settembre ore 19,00

Periodo: dal 20 settembre all’11 ottobre 2024

Orario visite: tutti i giorni dalle 17.00 alle 21.00 - INGRESSO LIBERO

Performance musicale: Giorgio Cuscito e Alessandro Ciociola, musicisti e ricercatori in diversi campi, dal teatro alle arti visive, e con diverse formazioni, hanno già avviato una stimolante e innovativa collaborazione artistica con Pierluca Cetera. Si ricorda “HABITAT”, presentato alla IAGA Contemporary Art a Cluj, nel febbraio 2025.

Patrocinio: Comune di Ostuni
Sponsor: Officine Tamborrino
Partners: Relais La Sommità e Azienda vitivinicola I Pàstini

Ufficio stampa:
Amalia Di Lanno - info@amaliadilanno.com