L'ottava edizione del festival torna con grandi nomi dell'arte visiva e del panorama musicale contemporaneo. Fra gli ospiti: Jannis Kounellis, Alfredo Pirri, Alvin Curran e la lectio di Georges Didi-Huberman.
Direzione Artistica di Andrea Cavallari e Luisa Valeria Carpignano
Consulenza artistica Maria Gloria Conti Bicocchi
Firenze Suona Contemporanea, il festival internazionale di arte e musica contemporanea giunto all’ottava edizione, si svolge dal 9 al 22 settembre 2015 con la rassegna “Aprire Venere”. Un titolo – come spiega Andrea Cavallari, direttore artistico insieme a Luisa Valeria Carpignano – che vuole suggerire e indicare il “rapporto emozionale con le immagini e i suoni dell’arte in una fruizione trasversale dei periodi storici”.
Musica e arte continuano a farsi contemporanee nel cuore di Firenze. Dopo i grandi ospiti della scorsa edizione, come William Kentridge e Philip Miller, sono molte le novità che prendono spazio nella programmazione di quest’anno: a partire dai luoghi e dal numero di eventi. Si consolida la collaborazione con il Museo Nazionale del Bargello e si inaugura quella con il Museo Novecento, che apre la strada a un flusso innovativo di progetti rivolti alla sperimentazione componendo un prestigioso calendario di dodici eventi, fra cui: l’installazione di Jannis Kounellis, Passi di Alfredo Pirri e Alvin Curran, la lectio magistralis di Georges Didi-Huberman Ninfe Sfuggenti, il concerto dei Nordic Voices per la prima volta in Italia, la giovane performer Lucia D’Errico, il Die Winterreise del Kammeroper Frankfurt.
Il festival FIRENZE SUONA CONTEMPORANEA è in collaborazione e sostenuto da ESTATE FIORENTINA 2015.
La rassegna “Aprire Venere”
Il festival inaugura mercoledì 9 settembre (ore 18.00) al Salone dei Cinquecento con la Lectio Magistralis “Ninfe Sfuggenti” di Georges Didi-Huberman, in collaborazione con l’Istituto Francese. Il filosofo e storico dell’arte francese, il cui saggio Aprire Venere dà il titolo alla rassegna, parte dall’immaginario turistico locale – la Venere di Botticelli – per condurre una dissertazione analitica dell’immagine e del suo rapporto con altre forme d’arte: il cinema, la fotografia, la letteratura. “Che siano scolpite nel marmo, fissate sotto la vernice del pittore o che sfilino attraverso il proiettore del cinema” racconta l’autore “le immagini fluiscono e rifluiscono: vivono di questo movimento di risacca che le rendono al contempo così vicine (carezzevoli, intime) e così lontane (misteriose, distanti). Così è, come in ogni Nascita di Venere, la loro essenziale qualità «anadiomene».”
Sempre il 9 settembre (ore 21.00), nel cortile del Museo Nazionale del Bargello, inaugura l’installazione di Jannis Kounellis, opera simbolica e allegorica dove l’artista, con il suo linguaggio metaforico e poetico, coniuga il valore storico della libertà a un’estetica senza tempo. Il cortile del Museo del Bargello si trasformerà in un’opera d’arte: il punto dove si trova il pozzo verrà segnato da una simbolica x a indicare “l’ombelico” dello spazio. Sotto la croce, centro originario e cuore simbolico, sgorga l’acqua mentre sopra un cumolo di cappotti ricorda le sagome di figure umane, come corpi svuotati. Accompagnerà l’inaugurazione un concerto di Michele Marasco al flauto e Ciro Longobardi al pianoforte, su musiche di Giacinto Scelsi.
Venerdì 11 settembre (ore 21.00), al Museo Novecento, Alfredo Pirri presenta Passi, installazione audio-visiva realizzata con la partecipazione del musicista e compositore Alvin Curran. L’installazione è realizzata in collaborazione con il MUSEO NOVECENTO. Il ciclo di opere nasce nel 2003 da un lavoro alla Certosa di Padula e, da allora, sono molti i luoghi dove sono state realizzate ma sempre luoghi con una valenza storico-artistica o politica. “Il Museo Novecento di Firenze – come dichiara Pirri – è uno di questi luoghi, dove le caratteristiche storiche si uniscono con specifici tratti rappresentativi del ruolo che ha avuto e continua ad avere Firenze nell’immaginario collettivo mondiale. In un certo senso Firenze è la città di tutti i 900 che hanno attraversato la storia dell’umanità, anche prima dell’avvento di questo secolo”. Passi “è quindi ambientata oltre che dentro un luogo, dentro questo numero magico creando una sintesi di tutti i 900 del passato e di quelli che verranno”. L’installazione è realizzata in collaborazione con galleria Il Ponte e Eduardo Secci Contemporary.
In quest’ottica di dialogo costante fra musica e arte, e fra luoghi e storia, si alternano alle installazioni dei grandi artisti i concerti dei migliori protagonisti e interpreti del panorama contemporaneo nazionale e internazionale.
Al Museo Novecento, sabato 12 settembre (ore 21.00), Michele Marasco e Marta Cencini propongono un prezioso itinerario musicale di alcuni capolavori del ‘900 e di nuovi lavori per flauto e pianoforte. Attraverso l’indagine e la ricerca dei nuovi linguaggi musicali, e con l’evoluzione della tecnica strumentale, il concerto offre una particolare attenzione ad alcune compositrici – Bruckner, Gubaidulina, Rettagliati – e ai protagonisti della scena attuale: Luciano Berio e l’enorme vitalità culturale degli anni ‘50, il Fauno magico e moderno di Sciarrino, la sorprendente attualità dei Ritratti di Cavallari.
Domenica 13 settembre (ore 18,30) il progetto cross-media di Daniele Ghisi e IRCAM “An Experiment With Time” sarà ospite delle Murate, dove l’installazione rimarrà allestita fino al 17 settembre. “An Experiment With Time” è un progetto multi mediale con la creazione di un brano per video e musica elettronica. Si ispira all’omonimo libro di John W. Dunne in cui l’autore racconta gli esperimenti che lo hanno portato a riflettere sulla linearità del tempo come evento collaterale della coscienza, con lo scopo di trovare una risposta a uno dei più grandi misteri: la direzionalità del tempo. Ecco come lo racconta Daniele Ghisi: “Nel video si articolerà una sorta di diario ispirato proprio al libro di Dunne. La musica elettronica sarà la componente principale, in cui tutti gli strumenti saranno organicamente integrati e orchestrati. Sia il video che l’audio verranno scritti e sviluppati parallelamente. Il risultato del processo è quindi un corto con musica elettronica, che verrà riprodotto su pellicola in una versione live”.
Lunedì 14 settembre (ore 19.00) alla Basilica di San Miniato avrà luogo il concerto dei Nordic Voices, eccellenza norvegese nel virtuosismo vocale che arriva per la prima volta in Italia. L’ensemble propone un programma misto antico-contemporaneo con opere da Carlo Gesualdo e Tomàs Luis da Victoria e ai compositori emergenti del Nord Europa. Il concerto ruota intorno a un programma di Lamentazioni e Consolazioni. Testi che hanno in sé un forte senso di attualità: ci commuovono ancora oggi, così come devono aver impressionato i compositori nell’Europa del Cinquecento. L’ensemble, fondato in Norvegia nel 1996, è leader nel proprio genere: i suoi membri si dedicano alla tradizione vocale della loro patria, alla musica rinascimentale e anche contemporanea.
Specializzato nella musica del grande compositore greco Iannis Xenakis il TRIO 7090 si esibisce mercoledì 16 settembre (ore 21.00) al Museo Novecento. Il trio, composto da Bas Wiegers violino, Koen Kaptijn trombone e Nora Mulder pianoforte, di sede ad Amsterdam, cerca ispirazione dalla nuova musica, in progetti aleatori e spettacoli improvvisati e dalla musica moderna. Collabora regolarmente con musicisti, compositori, artisti visivi e sound designer: il compositore/performer Michael Finnissy, il suonatore di strumenti a fiato Michael Moore, i compositori/improvvisatori Cor Fuhler, Eric de Clercq, Michiel Braam, James Fulkerson, Hugo Herrera Tobón, Clare Gallagher e Vincent de Rijk.
Due importanti e diversi appuntamenti vedranno invece protagonista FLAME ENSEMBLE, gruppo di formazione variabile che coinvolge ogni anno giovani talenti italiani ed europei in un progetto nato dalla volontà di Andrea Cavallari, che dal 2008 unisce musicisti, artisti, compositori, performer e intellettuali. Mercoledì 16 settembre (ore 21.00) sono al Museo Novecento con un repertorio musicale che comprende Dallapiccola, Zeno Baldi e Alban Berg e martedì 22 settembre (ore 21.00) li vedremo al Museo del Bargello in un interessante progetto che coinvolge quattro compositrici – Rosalba Quindici, Giulia Lorusso, Alice Berni e Michelle Agnes – in un concerto-performance multimediale commissionato dal festival. Una produzione speciale che ruoterà proprio intorno al tema centrale della rassegna, Aprire Venere, inteso anche nella sua accezione pornografica dove la relazione tra musicista e ascoltatore è un rapporto comunicativo la cui rappresentazione scenica diventa una “pornografia” di questo rapporto.
EMC, l’Ensemble di musica contemporanea del Conservatorio Luigi Cherubini, è in concerto nella Sala del Buonumore del Conservatorio venerdì 18 settembre (ore 21.00). L’Ensemble, che nasce dall’omonimo corso dedicato alla musica del Novecento, riserva una particolare attenzione a quegli autori che in passato hanno operato in ambito fiorentino o all’interno del Cherubini stesso. Luigi Dallapiccola, Pietro Grossi, Clemente Terni e i sei esponenti della Schola Fiorentina (Carlo Prosperi, Sylvano Bussotti, Arrigo Benvenuti, Reginald Smith-Brindle, Bruno Bartolozzi, Alvaro Company) sono gli autori che l’EMC frequenta maggiormente, con l’intento di scoprire, valorizzare e divulgare le partiture che hanno segnato la storia della musica nuova nella Firenze del dopoguerra.
La musica sperimentale della giovane musicista Lucia D’Errico sarà sabato 19 settembre (ore 21.00) al Museo Novecento in un recital di chitarra acustica e di chitarra elettrica. Performer, improvvisatrice e ricercatrice in musica barocca, Lucia D’Errico collabora con diversi gruppi di musica contemporanea, danza, teatro e arte visiva. In questa performance, che nasce dal progetto Shadows from the Missing Centre, propone una nuova figura di interprete musicale e una nuova relazione fra opera e interprete.
Domenica 20 settembre (ore 21.00) al Museo del Bargello, in collaborazione con la Fundación Mateo Vilagrasa e Accademia San Felice, va in scena l’opera “Die Winterreise” (Viaggio d’inverno) del KAMMEROPER FRANKFURT. La raccolta di liriche “Winterreise” è senza dubbio una delle opere più rappresentative del romanticismo tedesco. L’angosciante e intensa sintesi tra la poesia di Wilhelm Müller e la musica di Franz Schubert rappresenta il culmine della visione romantica, dell’amore passionale, della solitudine e dello smarrimento. A quasi due secoli di distanza il regista Rainer Pudenz mette in scena il capolavoro Schubertiano cercando un confronto attuale che realizza inserendo un’opera del pittore spagnolo Mateo Vilagrasa e un recente lavoro ispirato alle stesse tematiche di Andrea Cavallari il quale “materializza” in musica il soggetto femminile, nascosto nei ricordi del personaggio principale del Winterreise. L’opera di Mateo Vilagrasa è costituita da un grande pannello nel quale si intravede un busto femminile. Confronto e dialogo si fondono in un unico complesso spettacolo che trova l’incontro della visione storica con quella moderna.
Firenze Suona Contemporanea è sostenuto da:
Regione Toscana
Comune di Firenze
Estate Fiorentina
Renato Corti
Nextam Partners
Ente Cassa di Risparmio
Eduardo Secci Contemporary
Galleria Il Ponte
ASF Ltd London
In collaborazione con:
Musei Civici Fiorentini, Museo Novecento, Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, Muse, IRCAM, Polo Museale Fiorentino, Istituto Francese, Conservatorio Luigi Cherubini
Prevendite e prenotazioni
FLAME | Florence Art Music Ensemble
via G. D’Annunzio 121 – 50135 Firenze, Tel. +39 055 611299 festival@firenzesuonacontemporanea.it
Ufficio stampa:
Davis & Franceschini Tel.+39 055.2347273 - fax +39 055.2347361 e-mail: davis.franceschini@dada.it
Inaugurazione Mercoledì 9 settembre ore 18.00 Salone dei Cinquecento (Palazzo Vecchio)
Firenze Museo Nazionale del Bargello, Museo Novecento
Firenze Suona Contemporanea
dal 9/9/2015 al 22/9/2015
055 611299 FAX 055 6123516
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