giovedì 9 dicembre 2021

IO RESISTO 03 NON SPEGNERE IL MIO CUORE Mostra di arte contemporanea Un progetto di Elisabeth Vermeer

 

Firenze, 7 dicembre 2021 – Alla fine di novembre la Biblioteca Comunale “Giovanni Colonna” di Santeramo con il Patrocinio della Cooperativa sociale SoleLuna  ha dato una nuova prova delle sue linee guide ispirate alla cultura come base della vita. Nel contesto della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, gli ampi spazi della Biblioteca ospitano, fino a metà gennaio 2022, la terza edizione di “Io resisto”, sottotitolo “Non spegnere il mio cuore”. La manifestazione multiculturale non aderisce affatto agli stereotipi del pensiero patriarcale che dipinge le donne come mogli amorevoli e fedeli, madri che si sacrificano per la famiglia, pazienti e propense al perdono dei tradimenti. La storia ufficiale venne già contradetta dalle scrittrici dell’Otto e Novecento italiano che documentano la vita delle donne in maniera diversa, rammentando i loro tentativi coraggiosi al fine di conquistare piccoli spazi di libertà. In questa ottica sette artiste contemporanee, di generazioni e geografie diverse, raccontano le loro battaglie individuali e tristemente collettive, con l’obiettivo di rifiutare drasticamente di cedere alle manipolazioni maschili che producono fenomeni di violenza domestica, psicologica, politica, sociale, professionale ed economica.  
“Chiediamolo a noi stesse ed alle altre donne, quand’è che la donna, ricca o povera, di grado sociale elevato o modesto è stata libera nel tempo, di essere se stessa nel mondo occidentale? Difficile la risposta.” Così inizia un testo della poetessa e psicoterapeuta genovese Laura Supino Ghiron scritto esattamente un anno fa. Poi continua: “Siamo al 25 novembre del 2020. I manicomi non esistono più. Si pu   dire che la violenza verso le donne, se non scomparsa, si sia attutita?  No, certo, e in questi ultimi anni è cresciuta in modo esponenziale ed è profondamente doloroso e preoccupante verificare questo.” Lo ricordiamo insieme negli spazi della Biblioteca dove le opere ingrandiscono la disparità mai scomparsa sotto la lente dell’arte. Poiché la pandemia non ha reso possibile la realizzazione della   
DONNEINQUIETE
 seconda edizione di “Io resisto”  in presenza, essa si è conclusa finalmente poco fa con una grande novità. Nell’intento di costituire la prima collezione d’arte pubblica dedicata alla lotta contro la violenza, Design of the Universe, con la sua fondatrice Elisabeth Vermeer, ha offerto due opere importanti al Comune di Santeramo in donazione: il frammento dell’Action Painting “Momenti di Isabel” dell’artista romana Cinzia Fiaschi e il grande dipinto “La parola negata” della pittrice italoargentina Silvia Bibbo. Come testimoni della terza edizione anche le artiste Enza Lomonaco e Maria Cristina Cincidda aderiscono all’iniziativa con la donazione di due opere.   
Tutto parte da una frase della poetessa tedesca ebrea Else Lasker-Schüler che si contraddistingue per la potenzialità di cui è carica ogni singola parola, nota dell’anima e testimonianza creativa della storia. “Non spegnere il mio cuore” è il leitmotiv concettuale, tradotto dalle artiste della mostra in maniera soggettiva, con aspetti formali, estetici e tecnici differenti. Il denominatore comune è l’installazione “Il Cuore intrappolato” realizzata da Elisabeth Vermeer, mettendo al centro un’opera di Fatima Messana, un cuore in resina avvolto da una rete da pesca. Si sente il suo battito, una melodia in crescendo per liberarsi dalla sua prigione.   
Il percorso della mostra si snoda al pianoterra della Biblioteca nell’ambiente antistante la Sala di Lettura, dove l’architetto e artista sarda Maria Cristina Cincidda ci riporta la memoria delle Sorelle Mirabal, simbolo della Giornata Internazionale contro la Violenza nei confronti delle Donne riconosciuta dall’ONU nel 1999. La sua riflessione è quella del rosso che nasce dagli strati di una pittura materica e unisce la tempera con la densità dei pigmenti. Il dipinto agisce sulla nostra percezione, offrendo una vasta gamma di sfumature e delle rispettive associazioni, espressione dialettica di sentimenti forti nel bene e nel male, sangue e vitalità oppure sangue ferocemente versato. Nella genesi di “Cupido e Distruzione” ogni gesto, ogni pennellata di Maria Cristina Cincidda è riferita alle donne che non ci sono più, che lasciano un vuoto incolmabile tra le pieghe del rosso che grida.   
“Shaking all over”, cinque dipinti di Erzsebet Palasti che scendono dalla ringhiera per fluttuare negli spazi tra le colonne portanti, dominano la Sala di Lettura sia per la loro monumentalità che per l’impetuosità   cromatica. Palasti conta tra le artiste ungheresi che hanno scelto l’estero  per poter esprimere al meglio l’arte in libertà. La sua biografia non è priva di cadute libere dal alto piano dei sogni, di battaglie sessiste e di graffi sull’anima. Si è salvata grazie alla pittura, esternando la sua forza emotiva e trasformandola sulla tela nel linguaggio del colore. Le sue pennellate sembrano urla furiose imbevute dall’ingiustizia incontrata.  
Enza Lomonaco partecipa al progetto in un doppio ruolo, come artista e scrittrice. Nella pittura come nella scrittura rifiuta l’estetica del violento che secondo il suo parere non educa alla pacifica coesistenza. Lomonaco celebra piuttosto una bellezza che dimora in tempi passati quando grandi maestri come Dante e Leonardo, portavano rispetto e venerazione per le donne. I suoi dipinti ad olio accompagnano il libro autobiografico “Una stanza piccola” che narra l’evolversi della sua vita da periodi drammatici ad una risurrezione personale impegnata in nuove missioni civili ed artistiche.   
Morvarid Ghasemi, giovanissima artista di Teheran, non si fa intimidire di fronte ad una situazione politica e sociale in cui alle donne è negato un ruolo alla guida. La video-maker, scrittrice e attivista alza la voce puntando il dito nelle ferite del sistema che è l’equivalente ad una regressione temporale a tradizioni ataviche. Si presenta con quattro brevissimi video che raccontano l’isolamento della donna alla ricerca della sua identità e completezza. Grazie alla sua specializzazione nel campo delle tecnologie all’Avanguardia Ghasemi sviluppa il tema storico  dell’emancipazione femminile in Iran attraverso una narrazione stilizzata ultra contemporanea, accompagnata da sfondi sonori high-tech.    
Il lavoro di Joanne Morgan, designer, creatrice di libri d’artista e attivista inglese con base a Londra, è il frutto di un’indagine nel suo vicinato e nella scena culturale della capitale al fine di raccogliere una serie di racconti che l’artista ha tradotto in immagini coloratissime disegnate su cartone. Ventidue “poesie visive” allestite nella stanza-loft del Caffè Bibliolab, sono lo specchio della vita delle donne accanto di cui, finora, sapevamo poco o niente. Il linguaggio di Morgan che racconta gli episodi in inglese e in italiano, rassomiglia al vocabolario di un cartone animato o di un romanzo a puntate disegnato sulla pagina di un giornale. L’effetto è la percezione di una feroce carica di disumanità nei comportamenti, più diretto di un qualsiasi documentario sui generis. L’intellettuale   
 newyorkese Claire Jeanine Satin, formatasi al Sarah Lawrence College e  al Pratt Institute, New York, come scultrice, è il simbolo di una carriera che annovera tra le collaborazioni John Cage e Merce Cunningham. I suoi celebri libri d’artista che si trovano nelle collezioni dalla Washington Congress Library, al Victoria and Albert Museum, Londra, al Getty Center for the History of Arts and Humanities, L.A., illustrano il mondo nella sua complessità e in tutte le sue faccettature. Il contributo artistico di Satin alla mostra è il video “(my) Women in Movement”, ormai un classico realizzato per Donne Inquiete alcuni anni fa, e due libri d’artista, a Santeramo solo in versione virtuale: il primo dedicato a Ruth Bader Ginsburg, giudice della Suprema Corte degli Stati Uniti dal 1993 e  scomparsa due anni fa. Il secondo è un libro d’artista  sulla violenza dal titolo KCALB BOOK, un anagramma della parola “black”. Le macchie rosse, come i petali di una rosa del male sono il riferimento al sangue innocente versato. Il libro fa parte della collezione della Tuffs University.   
E’ un passaggio dovuto, quello di ricordare l’importanza di ogni singola persona nell’architettura di un progetto poiché fungono da colonne portanti. Per questo il mio sentito ringraziamento va a tutte le artiste Maria Cristina Cincidda;  Morvarid Ghasemi; Enza Lomonaco; Fatima Messana; Joanne Morgan; Erzsebet Palasti; Claire Jeanine Satin. Alla Biblioteca Comunale “Giovanni Colonna” di Santeramo nella figura di Rosa Angela Silletti; allo staff Marilena Barberio, Maria Ciccerone, Mariangela Colacicco, Elvira Fraccalvieri, Annateresa Lassandro, Glenda Lassandro, Ilenia Stano. Al Sindaco del Comune di Santeramo Fabrizio Baldassarre e all’Assessore al Welfare e ai servizi sociali Serena Baldassarre; ad Anna Rita Lorusso e Nadia Pontrandolfo.   
Il progetto “Io resisto 03. Non spegnere il mio cuore” a cura di Elisabeth Vermeer, è coordinato da Design of the Universe e Donne Inquiete,  realizzato e promosso  in collaborazione con la Biblioteca Comunale Giovanni Colonna, con il patrocinio del Comune di Santeramo in Colle con il Patrocinio della Cooperativa sociale SoleLuna  e con il sostegno di BiblioTE-CUM, Fondazione Con il Sud, e Centro per il Libro e la Lettura. Pubbliche Relazioni Calliope Bureau. Hanno partecipato il B&B I Bannisti e Villa Brigida Collection. Il progetto è ulteriormente promosso da Giulia Giornaliste, Roma.  
I contributi artistici, poetici, musicali e le performance di teatro e di danza della seconda edizione 2020, realizzati da Elisabeth Vermeer, resteranno disponibili sui canali dei social media e nei siti di Design of the Universe,  
 Biblioteca Giovanna Colonna e Calliope Bureau. I video “Testimonianze I”, “Testimonianze II”, “Testimonianze III” e “Testimonianze IV” con le videoregistrazioni sono pubblicati nel Canale Youtube di Design of the Universe.   
Riferimenti  
   Biblioteca Comunale Giovanni Colonna     Piazza Di Vagno - 70029 Santeramo in Colle (BA) Telefono: +39.080.3033314      info@bibliotecasanteramo.it www.bibliotecasanteramo.it Facebook – Instagram @bibliospazi_giovannicolonna  
Design of the Universe Contatto info@design-of-the-universe.com    www.design-of-the-universe.com Instagram @designoftheuniverse      Canale Youtube Design of the Universe  
   Donne Inquiete    Contatto  donneinquiete@design-of-the-universe.com Instagram @donneinquiete  
Calliope Bureau P.R.     contact@calliopebureau.eu    calliope.bureau@yahoo.com www.calliopebureau.eu    Instagram  @bureau_calliope    Tumblr https://yes-calliope.tumblr.com    Skype  - calliope.bureau@outlook.fr    Telegram Calliope Bureau  
Le Artiste https://www.facebook.com/palasti.erzsebet * www.cinziafiaschi.com www.epalasti.it * www.satinartworks.com * www.fatimamessana.com www.facebook.com/enza.lomonaco * www.facebook.com/Maria Cristina Cincidda www.polarmermaid.com * @polarmermaid (Instagram)  Morvardi Ghasemi @morvarid.ghasemi (Instagram)  Silvia Bibbo @bibbosi (Instagram)