Pierre-Yves Le Duc, "Crocifissione sul Monte di Venere", 2020, trittico, tecnica mista su tela di cotone e velo di seta
Sabato 27 novembre 2021, ore 12-21, si inaugura alla galleria Maja Arte Contemporanea (via di Monserrato 30, Roma), la mostra personale di Pierre-Yves Le Duc dal titolo Il Tempio, con la dedica dell'artista francese: "A tutte le donne che mi hanno messo al mondo".
Nelle dodici tele esposte, in principio è il corpo, ma non la totale vastità della sua esistenza, bensì quella parte più intima ed erotica quale l'organo sessuale femminile.
L'essenza della caratterizzazione corporea nell'opera di Pierre-Yves Le Duc passa attraverso una dinamica propriamente sessuata. Nulla è nascosto ma tutto è esposto, con scienza dipinto. Il segno è visibile sulla tela e viene accuratamente ripetuto. Ridondante e gestuale, adombrato come le opere calligrafiche orientali, ha qualcosa di estatico, prende spazio, assume una forma di maniera, una potenza propria. Fa riferimento a quella matrice corporea, erotica, ma assume per forma e distinzione una essenza diversa. Parla del fare pittura oggi. Guardiamo evidentemente un organo sessuale femminile ma allo stesso tempo, attraverso il sapiente e lungo lavoro dell'artista, siamo trasportati nella dimensione interrogativa dell'arte. Cosa fare oggi, e come farlo?
Le Duc compie una scelta radicale, quella di parlare di eros, e di perseverare in questo discorso. E nel farlo, ricopre tutto con un velo di colore: il blu, che molto lascia immaginare. Il blu è un colore simbolico: narra di cieli e infiniti, ha una connotazione molto chiara in arte. Il blu attrae lo sguardo e se da una parte cela, di certo dall'altra ci conduce dritti al cuore dello scandalo, una corporeità particolarmente esplicita. Che la plasticità degli elementi – la semantica, appunto – non tragga però in inganno: la maniera di Le Duc cerca la perfezione nella ripetizione, vuole dimostrare quanto quella primigenia corporeità sia tempio, da rispettare e comprendere.
Osserva l'artista a proposito dell'uso del velo: "Con il taglio sulla tela, Lucio Fontana aprì una breccia nella bidimensionalità e introdusse il concetto spaziale. Senza volermi mettere al suo pari, e solo perché Fontana confessò, forse a mo' di battuta, che il taglio era un riferimento al sesso femminile, farò un veloce raffronto con il mio lavoro. Sento un'affinità che proviene dalla percezione dell'oltre data dal taglio in Fontana e la trasfigurazione, o distanza dall'oggetto pittorico, prodotta dall'uso dei veli nei miei lavori. Nella mia ricerca, l'opera è finalizzata alla percezione visiva; più esattamente, punta al modo in cui, oltre a veicolare il senso attraverso i segni, essi stessi vengono veicolati, in modo da aprire la strada a sensazioni percettive inedite, se possibile. Vorrei che tra il messaggio e il suo veicolo ci fosse una perfetta sintonia. Una cognizione sensoriale."
NOTE BIOGRAFICHE
Pierre-Yves Le Duc nasce in Francia nel 1964. Vive e lavora a Napoli.
Mostre personali:
2019: "Erector Vesevo", Spazio Nea, Napoli
2018: "Andare avanti sino al 'via'!", Spazio Nea, Napoli
2017: "Handle with care", Maja Arte Contemporanea, Roma
2012: "Sacred Portal", Bill Lowe Gallery, Atlanta, Georgia (USA)
2011: "Erotoritratti", Palazzo Reale, Portici (Napoli); "Art Hotel", Hotel Mezzatorre, Ischia
2010: "Cleanse yourself, please!", PAN, Napoli
2009: "Motion painting project", Philomarino Contemporary Art Gallery, Napoli
2008: "Soap opera", presentazione del Progetto "Motion Painting", a cura di James Putnam, 41 artecontemporanea, Torino
2004: "Soap opera", Changing Role, Napoli; "GU", a cura di James Putnam – "Meridian Room", Museo Archeologico di Napoli, Napoli
2002: Studio 34, Salerno
1999: Institut Français de Naples "Grenoble", Napoli
1998: "Medium", Sala Lazzaretto, Napoli
1997: ISSP (Istituto di Studi Superiori di Progettazione), Napoli
1996: "I quaranta ladroni", in collaborazione con lo Studio Trisorio, Acquedotto greco-romano, Napoli Sotterranea, Napoli; "Happening", proiezione di uno scheletro su una facciata gigante della Salita Santa Maria Apparente utilizzando un semplice proiettore di diapositive, Napoli
1995: "Le nove muse e i nove poeti", a cura di Massimo Sgroi, Piazza del Plebiscito, Napoli; "Pierre-Yves Le Duc", a cura di Massimo Sgroi, Art Now, Capua; "Le nove muse e i nove poeti", Villa Gallotti, Napoli; "Pierre-Yves Le Duc", Grand Hotel Excelsior, Ischia
1994: "Cenacolo", Piazza San Domenico Maggiore, Napoli
1993: "Pierre-Yves Le Duc", Pick & Paik Club, Napoli; "Pierre-Yves Le Duc", mostra omaggio all'artista Alfredo Bovio di Giovanni, Pick & Paik Club, Napoli
SCHEDA INFORMATIVA
Artista: Pierre-Yves Le Duc
Titolo: Il Tempio
Sede:Maja Arte Contemporanea, Via di Monserrato, 30 – 00186 Roma
Inaugurazione:Sabato 27 novembre 2021, ore 12–21, domenica 28 ottobre 2021, ore 12–18
Per partecipare all’inaugurazione è necessaria la registrazione scrivendo all’indirizzo mail: info@majartecontemporanea.com
Apertura al pubblico: 27 novembre 2021 — 15 gennaio 2022 /Ingresso gratuito
ORARI MOSTRA:martedì – venerdì, ore 15.30 - 19.30 / sabato, ore 11 - 13 e 15 - 19
lunedì chiuso / altri orari su appuntamento
Info:+39 06 6880 4621 / +39 338 5005 483 / mail: info@majartecontemporanea.com