lunedì 28 marzo 2011

CALA IL SIPARIO SU SICILIARTE 2011





Leonardi, Nigro, Cecchini
Piana, Rocca, Piccoli



«VINTA LA SCOMMESSA CHE PORTA LA CULTURA NEL CENTRO COMMERCIALE»



CATANIA - Un viaggio dell’arte nell’arte, che ha tenuto per mano “distratti” visitatori e grandi amatori per effetto di una trasversalità che ha appassionato tutti: nel dare l’arrivederci alla prossima edizione, SiciliArte nella sua ultima giornata ha registrato il suo momento più intenso nella perfomance di Graziano Cecchini: per l’occasione le pareti di Etnaexpo si sono trasformate in grandi schermi per la proiezione del video “Ma-Donna”, che il futurista romano - in collaborazione con Liliana Nigro e Rosalba Leonardi Indaco – ha realizzato in esclusiva per la mostra. Non poteva che essere forte e d’impatto il “Cecchini messaggio”, proprio come le immagini: ad ispirarle sono stati la rockstar Madonna e il suo libro-scandalo “Sex” in cui posò per una serie di foto erotiche rimaste nella storia. Un gioco di parole, di doppi sensi sul filo dell’equivoco: così Cecchini «contro i canoni che stanno fin troppo stretti alla donna, che la condannano ad un’eterna ricerca della parità con l’uomo, quando lei già è di gran lunga uguale se non migliore», fa un audace e provocatorio parallelismo tra Maria – la Madonna – e la rockstar “Madonna” in arte. No alle malattie, no ai facili pregiudizi che abbinano troppo facilmente una donna nuda alla pornografia. Si all’amore puro, universale e protetto. Questa la rivisitazione in chiave moderna voluta da Cecchini. L’ultima giornata di SiciliArte ha proposto altri eventi collaterali di indubbio interesse: in collaborazione con Tribeart è stato presentato il concept book “Mal di bici” di Giovanni Caviezel e Antonino Di Giovanni: un volume appartenente a un genere unico che permette una sorta di interattività tra il testo e chi legge. Le letture sono state di Lia Basile e Carmelo Motta, al piano Giovanni Guglielmino, relatore Nuccio Angelico. Nel pomeriggio è stato presentato il catalogo monografico a cura di Pino Pesce: “Ragonesi è /e fusione”. I visitatori hanno anche avuto modo di ammirare le creazioni del maestro Claudio Arezzo di Trifiletti, grazie a un corner espositivo nella terrazza sopraelevata che ha proposto alcune delle più celebri installazioni in esclusiva per SiciliArte. Una partecipazione suggestiva ed emozionante proprio come lo spirito e l’animo dell’artista. «Abbiamo vinto la scommessa più importante, dimostrando che si può fare cultura all’interno di un centro commerciale: è un bilancio positivo sia dal punto di vista delle contrattazioni, che da quello dei contatti da parte delle gallerie partecipanti. Così il direttore di Etnaexpo Salvatore Piana ha suggellato il finale della mostra d’arte che per cinque giorni – all’interno di Etnapolis – ha offerto la preziosa occasione di usufruire in modo innovativo di uno spazio vissuto con altri occhi, altri sensi, che ha segnato una tappa di qualità nel percorso dell’esposizione artistica in tutta la Sicilia. Gli stessi collezionisti hanno riscontrato solo presenze qualificate, al di sopra di ogni aspettativa. A ribadirlo anche il maestro di fama internazionale Pietro Piccoli, appena atterrato a Catania - reduce da una mostra a San Francisco – presente in esclusiva per la Galleria d’arte “Firme d’autore” di Lucia Rocca. A legarli è un lungo sodalizio artistico: vent’anni di confronti, affetti, esperienze che hanno forgiato il percorso di Piccoli, che per molti dei suoi dipinti ha trovato ispirazione nella luce, nel calore, nell’acqua della costa catanese. «A Lucia Rocca va riconosciuto un contributo fondamentale per l’ottima riuscita della mostra – ha sottolineato Piana – per aver lavorato con professionalità e grande umiltà. È stata il motore dell’evento, senza di lei non sarebbe stato possibile realizzare tutto questo. Avrebbe meritato maggiore visibilità in quanto musa ispiratrice di SiciliArte, ma proprio per la riservatezza che la caratterizza ha preferito rimanere in secondo piano». Accanto a Piccoli, in esposizione tutte firme di prestigio: da Ernesto Gennaro Solferino – che per SiciliArte ha portato “Inferno II”, disegno su pergamena inserito nell’ambito delle celebrazioni per il Congresso Eucaristico nazionale - a Rita Maiana, da Giorgio Scalco a Gianni Gueggia, Antonio Maceri, De Gennaro, Franco Lo Cascio, alla Pow Gallery di Torino, Nicotra Arte di Catania, Galleria Li Art, la Galleria d'Arte Contemporanea Veronica Meschis di Palermo e Galleria Accademia di Reggio Calabria. 28 marzo 2011

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