martedì 8 luglio 2025

Premio Libro d’Artista a Emilio Isgrò nell’ambito della XXIV edizione del festival Il Libro Possibile

Emilio Isgrò, Arrangment, 2022, tecnica mista su carta, 39,3 x 28,2 cm

La collaborazione tra Il Libro Possibile e la Fondazione Pascali – Museo d’Arte Contemporanea si rinnova anche per l’edizione 2025 del festival, confermando una sinergia culturale avviata con successo nel 2023. A suggellare questa alleanza sarà la cerimonia di premiazione del “Libro d’artista”, che aprirà ufficialmente il festival mercoledì 9 luglio, alle ore 19:30, in Piazza Aldo Moro a Polignano a Mare.

Il riconoscimento sarà conferito a Emilio Isgrò, artista, scrittore e poeta tra le voci più significative dell’arte concettuale contemporanea. Conosciuto in tutto il mondo per le sue celebri “cancellature”, Isgrò ha trasformato il gesto artistico in un linguaggio potente e riconoscibile, capace di mettere in discussione il senso della parola, della memoria e dell’identità culturale.

Il premio arriva in occasione della recente pubblicazione del suo ultimo libro, Io non cancello. La mia vita fraintesa (Solferino, 2024), in cui l’artista si racconta con lucidità e ironia, attraversando oltre sessant’anni di creazione, pensiero e dissenso.

Istituito dalla Fondazione Pascali, il Premio Libro d’artista intende valorizzare il libro come opera d’arte totale, in cui scrittura e immagine, parola e forma, dialogano in un unico atto creativo. La scelta di Emilio Isgrò rappresenta pienamente questa visione, premiando un percorso coerente, libero e radicale.

Alla cerimonia interverranno Giuseppe Teofilo, Direttore Artistico della Fondazione Pascali – Museo d’Arte Contemporanea, Stefano Zorzi, Presidente della Fondazione e Maria Gabriella Caruso, membro del Cda della Fondazione Pascali.

L’iniziativa si inserisce nel programma della XXIV edizione del festival Il Libro Possibile, con cui la Fondazione condivide da anni la volontà di promuovere l’incontro tra linguaggi, discipline e pubblici, nella comune convinzione che la cultura sia spazio di confronto, bellezza e trasformazione.

In occasione del festival la Fondazione Pascali ospiterà inoltre l’incontro dedicato a La contesa su Picasso. Fernanda Wittgens e Palma Bucarelli di Rachele Ferrario (La Nave di Teseo). A dialogare con l’autrice il 10 luglio alle ore 18.30 sarà il giornalista Aldo Cazzullo.

Fondazione Pascali e Festival Il Libro Possibile – Premio Libro d’Artista a Emilio Isgrò
9 luglio, ore 19:30, in Piazza Aldo Moro a Polignano a Mare

venerdì 4 luglio 2025

FRANCESCO, contenitore di pittura

Francesco Rinzivillo - People (polittico), tm su tavola, 2018 29,5x29,5 cm cad


Una mostra di pittura omaggio al lavoro svolto da Francesco Siracusa nel suo spazio espositivo di Agrigento. Una ventina di pittori e pittrici che restituisce uno spaccato dei vari indirizzi dell’arte  italiana contemporanea legata al medium del dipinto. 

Il progetto, di natura itinerante, ambisce a diventare “contenitore di pittura” e piattaforma per guardare a questo linguaggio, discuterne, metterlo alla prova e proiettarsi in avanti per raccogliere il testimone che Francesco ha affidato col suo sguardo. 

Artisti in mostra: Giovanni Blanco, Giuseppe Bombaci, Roberta Cavallari, Pierluca Cetera, Barbara De Vivi, Lorenzo Di Lucido, Simone Geraci, Andrea Mangione, Igor Molin, Michele Parisi, Giorgio Pignotti, Ettore Pinelli, Manuel Portioli, Francesco Rinzivillo, Alessandro Saturno, Thomas Scalco, Luca Sclafani, Federico Severino, Tina Sgrò, Nicholas Stedman, Valerio Valino e Giovanni Viola. 


Direttrici pittoriche e geografiche 
1.0 
da Agrigento ad Ala 

Mi ha sempre affascinato l’idea che esistano direttrici, snodi e punti caratteristici che attraversano invisibilmente i territori, legandoli tra loro e definendoli. Grazie a questi elementi una città o un spazio hanno la possibilità di giocarsi un’altra carta, di uscire dall’anonimato o tentare strade diverse per una propria caratterizzazione culturale. Prima di conoscere Francesco Siracusa e di visitare il suo piccolo ma vitale spazio, Agrigento era per me una città urbanisticamente non eccezionale, schiacciata nelle sue ipotesi per il futuro sotto il peso di un passato archeologico sublime, ammaliante e strabordante. Poche ipotesi per il futuro, pochi segni del contemporaneo. 

L’attività di Francesco Siracusa, come un piccolo elemento di resistenza nell’indifferenza generale, altamente caratterizzato e qualificato, è riuscito negli anni a trattare alcune tra le personalità più interessanti della giovane pittura contemporanea italiana, senza dimenticare uno sguardo sulla fotografia, producendo testi e interviste che diventeranno materiale prezioso per gli storici e i critici (o anche solo gli appassionati) del futuro. 

Grazie a questo snodo contemporaneo siciliano credo si sia creata una nuova direttrice per me, un legame che tiene insieme gli apici estremi dello stivale in confronti continui volti a individuare e discutere le ricerche più giovani, innovative e significative da coinvolgere in nuovi progetti o anche semplicemente da osservare. La pittura, bella e voluttuosa, è sempre al centro ed è nato da tutto ciò una sorta di archivio informale che, anch’esso, aiuta a tirare una linea che unisce immaterialmente luoghi lontani. 

Gabriele Salvaterra

FRANCESCO 
CONTENITORE DI PITTURA 
a cura di Gabriele Salvaterra 

4 - 24 luglio 2025 

Inaugurazione venerdì 4 luglio, ore 18.15 

Roberta Cavallari Studio - Palazzo Gresti 
Via Carrera, 4 - 38061 Ala (TN)

aperture:
venerdì 4 luglio ore 18-22.30
sabato 5 luglio ore 18-24
domenica 6 luglio 18-22.30
dal lunedì al sabato su appuntamento inviando mail a roberta.cavallari@gmail.com


Quant'ARTE Festival. L’arte incontra la scienza quantistica

Il Quant'ARTE Festival è la nuova iniziativa di NQSTI – National Quantum Science and Technology Institute che, in occasione dell’International Year of Quantum Science and Technology (IQY), intende promuovere la conoscenza delle potenzialità e delle implicazioni delle scienze e tecnologie quantistiche presso il grande pubblico attraverso le arti visive. Il Festival invita artisti e creativi a esplorare il mondo affascinante delle scienze quantistiche attraverso il proprio linguaggio visivo, favorendo contaminazioni tra saperi, forme e intuizioni.

|l Quant'ARTE > talents
Tra le diverse attività del Festival, nasce | Quant'ARTE > talents: la sezione dedicata a studenti e studentesse delle Accademie di Belle Arti e degli Istituti di Design riconosciuti dal MUR. Un’opportunità per sperimentare, farsi ispirare e portare la propria visione in una mostra collettiva a Milano. Una call aperta ai giovani artisti in formazione: un percorso che unisce ispirazione scientifica, progettazione artistica e visibilità pubblica. Attraverso incontri online, supporto da parte di ricercatori e una mostra finale, Talents accompagna i partecipanti nella creazione di un'opera originale ispirata all'universo quantistico.

Come funziona

1. Presentazione online
Scopri il progetto in diretta: NQSTI presenterà l’iniziativa in un evento online il 10 luglio 2025 alle ore 12:00. Per partecipare occorre prenotarsi entro il 9 luglio 2025, compilando questo modulo online.

2. Formazione
Due incontri online da 2 ore ciascuno per scoprire il mondo delle tecnologie quantistiche e ricevere tutti gli spunti utili per sviluppare la tua idea creativa. Le date degli incontri saranno comunicate su questo sito entro il 14 luglio 2025.

3. Candidati!
Compila il modulo online e invia il tuo portfolio (5 opere) entro il 25 luglio 2025. Possono partecipare sia singoli artisti che gruppi.

4. Selezione
Le candidature saranno valutate da una commissione composta da esperti NQSTI, docenti delle Accademie e un artista di fama nazionale.

5. Produzione
Le persone selezionate (massimo 20) avranno tempo fino al 30 ottobre 2025 per realizzare la propria opera, con il supporto dei ricercatori NQSTI.

6. Mostra finale a Milano
Le opere saranno esposte in una prestigiosa sede a Milano nei mesi di novembre/dicembre 2025. Sarà inoltre pubblicato un catalogo digitale della mostra.

Contatti
Per informazioni scrivere a quantartefestival@nqsti.it

REGISTRAZIONE all'evento:





domenica 29 giugno 2025

SOPRALUCE di Gianfranco Basso e Elio Castellana

Elio Castellana, Fake Error Landscape


Due artisti salentini, entrambi con solide esperienze artistiche alle spalle e una poetica coerente e stratificata, si incontrano nella mostra SOPRALUCE per dare vita a un dialogo visivo che attraversa la materia del tempo, della memoria e della percezione. Gianfranco Basso e Elio Castellana propongono un’esposizione in cui due linguaggi autonomi si fondono in un gesto condiviso, accomunati da un’idea di stratificazione che si manifesta nei modi più diversi: ottico, emotivo, simbolico.

Il termine 'Sopraluce', mutuato dal lessico dell’architettura, indica un’apertura vetrata posta al di sopra di una porta o parete, atta a permettere il passaggio della luce tra ambienti separati. Metaforicamente, diventa qui la soglia attraverso cui i mondi visivi e simbolici dei due artisti si rifrangono e si compenetrano. Sopraluce è ciò che connette e filtra, ciò che separa ma illumina, una zona di passaggio fragile e luminosa tra oggetto e paesaggio, carta e filo, trauma e rigenerazione.

Gianfranco Basso, con Ricamo su carta, porta avanti una riflessione sul ricamo come gesto simbolico, linguaggio visivo e atto di cura. Le sue opere nascono dall’interazione fra carta e filo: antichi atlanti, pagine di libri, cartamodelli familiari, diventano la base per un processo di ri-significazione. Il filo traccia nuove narrazioni, interrompe il flusso lineare della lettura e genera nuove mappe emotive e politiche. Il lavoro di Basso è un’operazione sul tempo: strappa, cuce, rivela e vela, trasforma l’archivio in sogno e costruisce un lessico visivo intimo e stratificato. Opere come Il mistero delle cose o Peace Piece sono esempi paradigmatici di questa poetica, in cui si uniscono rigore formale, memoria privata e tensione civile.

Elio Castellana, con Fake Error Landscapes, elabora un’indagine raffinata sul tema dell’errore fotografico. A partire da ciò che normalmente verrebbe scartato — sfocature, invasioni di campo, oggetti fuori posto — Castellana costruisce un linguaggio visivo originale e ipnotico. L’errore diventa segno della rottura, della perdita, della morte, ma anche innesco per una nuova costruzione di senso. In questa serie, nata dopo la scomparsa della madre, l’artista mette in atto un processo di rinascita attraverso la collaborazione con il padre e il paesaggio familiare del Salento. Le immagini, potenti nella loro ambiguità visiva, agiscono come epifanie sospese. La teoria dell’errore come strumento critico diventa qui strumento poetico.

SOPRALUCE non è soltanto un titolo, ma un metodo espositivo, una postura poetica: la luce filtrata come metafora di un incontro artistico in cui ogni opera è soglia, ogni immagine è apertura, ogni segno è passaggio. Insieme, Basso e Castellana generano un campo di visione in cui errori, ricami, interruzioni e velature si fondono in una geografia emozionale condivisa e potente. In mostra, queste due poetiche si rispecchiano e si sfidano. Sopraluce è il nome dato a questa intersezione: uno spazio di attraversamento dove immagine e materia, parola e gesto, luce e oggetto, trovano nuove possibilità di coesistenza. Una soglia luminosa tra due mondi che non vogliono fondersi, ma piuttosto restare in tensione creativa, come due stanze separate ma unite da una stessa luce.

SOPRALUCE
Visioni filtrate, memorie ricamate
Doppia personale di Gianfranco Basso e Elio Castellana
2 – 27 luglio 2025

Stills of Peace and Everyday Life – Edizione XII​ ITALIA E COLOMBIA IN DIALOGO SUL ‘GLOBAL FUTURE’


Dal 5 luglio al 7 settembre 2025, ad Atri e a Pescara, la Fondazione ARIA presenta la dodicesima edizione della rassegna internazionale dedicata all'arte e alla cultura contemporanea, in collaborazione con il Comune di Atri e il Comune di Pescara. Attraverso Stills of PEACE, la Fondazione ARIA continua a promuovere il dialogo tra culture attivato dal linguaggio dell’arte contemporanea, che prende forma in mostre, performance, incontri ed eventi culturali. 

Nel 2025, la rassegna si concentra sul tema del GLOBAL FUTURE, con la Colombia come paese ospite. 
Un dialogo che attraversa tre sedi espositive selezionate, ponendo al centro il tema della salvaguardia delle risorse vitali del pianeta come condizione necessaria per garantire un futuro equo e condiviso. In un’epoca segnata da profonde trasformazioni ambientali e sociali, la Colombia – simbolo mondiale della biodiversità – diventa emblema e luogo d’ispirazione per un confronto artistico urgente e necessario. 

L’inaugurazione della rassegna avverrà nel corso della consueta Ma.Co. / Maratona del Contemporaneo, tre giorni di eventi tra Atri e Pescara

Sabato 5 luglio, ore 18.00, presso il Cortile di Palazzo Acquaviva di Atri, interverranno il Presidente della Fondazione Aria Giulio Caso, il Sindaco di Atri, la Direttrice Artistica della Fondazione Giovanna Dello Iacono, il team dei curatori, insieme agli artisti invitati e agli ospiti istituzionali. In questa occasione saranno inaugurate le due mostre presso le Cisterne e Sale di Palazzo Acquaviva: Global Future, a cura di Giovanna Dello Iacono e Maria Letizia Paiato, con le opere di Lorenzo Aceto, Aycoobo, Chiara Calore, Rudy Cremonini, Federica Giulianini, Pietro Moretti, Matteo Montani, Mariangela Levita, Luz Lizarazo, Giovanni Paolo Randazzo Mora, Alejandro Sánchez Suárez, María Alejandra Torres e Generazione dalla luce, a cura di Antonio Zimarino e Marta Michelacci con le opere di Juan Eugenio Ochoa, Mozzarella Light, Paolo Scirpa, Natalia Triviño Lozano. 

Domenica 6 luglio, alle ore 18.00, la Maratona si sposterà a Pescara presso lo spazio s.l.m.00 zerozerosullivellodelmare per l’inaugurazione della mostra Forgotten People, a cura di Paolo Dell’Elce con le fotografie di Luz Elena Castro, seguita dall’inaugurazione della mostra collettiva Stills of Peace for Young a cura di Cecilia Buccioni, Giovanna Dello Iacono e Maria Letizia Paiato, con protagonisti Daniele Di Girolamo, McManu Espinosa, Martina Marini Misterioso e Lalula Vivenzi, presso lo spazio YAG/Garage di Pescara. 

Lunedì 7 luglio, sempre ad Atri, alle ore 18.00 nel Cortile di Palazzo Acquaviva, prenderà il via il primo appuntamento di Stills Story, un ciclo di incontri letterari a cura di Giuliana De Petris; a seguire dalle ore 21 l’inaugurazione della rassegna cinematografica CINE COLOMBIA, a cura di P. Federico Ibargüen Ruiz, con proiezioni in lingua originale sottotitolate in italiano, in collaborazione con l’Ambasciata di Colombia in Italia. 

L’edizione 2025 rappresenta il secondo capitolo del progetto triennale della Fondazione ARIA, dedicato all’approfondimento dell’arte contemporanea latinoamericana (Messico – 2024, Colombia – 2025), con l’obiettivo di valorizzare temi comuni alle società dell’America Latina contemporanea e all’arte che vi nasce. L’edizione passata, dedicata al Messico, ha visto la partecipazione di oltre 10.000 visitatori e la collaborazione di importanti istituzioni italiane e internazionali. Anche per l’edizione 2025, il progetto gode del Patrocinio dell’Ambasciata della Colombia in Italia, dell’alto patrocinio della Regione  Abruzzo, del Consiglio Regionale, dei Comuni di Atri e Pescara, dell’Instituto Cervantes di Roma, del Centro per il Libro e la Lettura (CEPELL), della Società Dante Alighieri e dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. La rassegna intende rafforzare i legami tra Italia e Colombia e trasmettere un messaggio universale: l’arte come strumento di pace, consapevolezza e coesione tra culture e generazioni diverse. 

Vi aspettiamo alla Ma.Co. / Maratona del Contemporaneo:
5 luglio ore 18.00 / Cortile di Palazzo Acquaviva – Atri​

Inaugurazione mostre Global Future e Generazione dalla luce
6 luglio ore 18.00 / s.l.m.00 – zerozerosullivellodelmare, Via dei Marrucini 19 – Pescara​

Inaugurazione mostra fotografica Forgotten People​
a seguire: Galleria YAG/Garage, Via Caravaggio 125 - Pescara ​

Inaugurazione mostra Stills of Peace for Young
7 luglio ore 18.30 / Cortile di Palazzo Acquaviva – Atri​

Inaugurazione ciclo di incontri letterari Stills Story​
ore 21.00 Inaugurazione rassegna cinematografica Cine Colombia

ORARI MOSTRE – ATRI​
10.00 – 12.00 / 16.30 – 19.30 / 21.00 – 23.00 (tutti i giorni)

ORARI MOSTRE – PESCARA​
18.00 – 21.00 (dal martedì al sabato)

Programma completo e dettagli: www.stillsofpeace.com
Press Kit: https://www.stillsofpeace.com/press/
UFFICIO STAMPA: press@delloiaconocomunica.com | delloiaconocomunica.com


 
Luz Lizarazo, Mi cuerpo dice la verdad (My Body Speaks the Truth), 2023, photo credit Niko Jacob
Paolo Scirpa, Espansione e traslazione, 1984, photo credit Archivio Paolo Scirpa

 
Luz Elena Castro, Desalojos en Guayaquil, Medellin, photo credit Luz Elena Castro
Lalula Vivenzi, Woman Power | Maria Lai, 2025, photo credit © Marianne Sin-Pfaltzer, Archivio Ilisso




 

venerdì 27 giugno 2025

Elliott Erwitt | Icons


Dal 28 giugno al 21 settembre 2025, Palazzo Bonaparte accoglie lo sguardo più ironico e disarmante della fotografia del Novecento: Elliott ErwittUn’esposizione che è molto più di una mostra: è un invito a osservare il mondo con leggerezza, empatia e meraviglia.

Un evento imperdibile, che racconta – attraverso oltre 80 scatti iconici – la lunga e brillante carriera di un artista capace di cogliere l’anima del Novecento e di trasformare attimi ordinari in immagini indimenticabili, con uno sguardo profondamente umano ma sempre sorprendente.

In mostra a Roma icone di un’epoca, di un modo di guardare il mondo con leggerezza e intelligenza. “Icons” perché ogni scatto di Erwitt è diventato un simbolo, della sua poetica e della nostra stessa memoria collettiva. Erwitt non è solo un fotografo: è il cantore della commedia umana, l’infallibile testimone delle piccole e grandi assurdità della vita, che sa raccontare con un’ironia disarmante, una poesia sottile e una grazia senza tempo. Le sue immagini – celebri, indimenticabili, spesso folgoranti – riescono a essere al tempo stesso leggere e profonde, intime e universali. Sono scatti che fanno sorridere, riflettere, emozionare. Elliott Erwitt è stato – ed è – un protagonista assoluto della cultura visiva del nostro tempo. Le sue immagini, i suoi libri, i reportage, le illustrazioni e le campagne pubblicitarie hanno attraversato i decenni, apparendo su testate internazionali e influenzando generazioni di fotografi e artisti. Questa mostra è un viaggio attraverso la sua opera e insieme un invito a guardare il mondo con occhi nuovi: con leggerezza, con empatia, con meraviglia. Membro dal 1953 della storica agenzia Magnum – fondata tra gli altri da Henri Cartier-Bresson e Robert Capa – Erwitt ha raccontato con piglio giornalistico gli ultimi sessant’anni di storia e di civiltà contemporanea, cogliendo gli aspetti più drammatici ma anche quelli più divertenti della vita che è passata di fronte al suo obiettivo.

“Nei momenti più tristi e invernali della vita, quando una nube ti avvolge da settimane, improvvisamente la visione di qualcosa di meraviglioso può cambiare l’aspetto delle cose, il tuo stato d’animo. Il tipo di fotografia che piace a me, quella in cui viene colto l’istante, è molto simile a questo squarcio nelle nuvole. In un lampo, una foto meravigliosa sembra uscire fuori dal nulla”.
Con queste parole Erwitt sintetizza lo spirito e la poetica con cui filtra la realtà, la rappresenta con la sua maestria, cogliendone gli aspetti a volte giocosi, a volte irriverenti o quasi surreali, che ne fanno un maestro indiscusso della commedia umana.

Curata da Biba Giacchetti, una delle massime conoscitrici di Erwitt a livello internazionale, con l’assistenza tecnica di Gabriele Accornero, Elliott Erwitt. Icons è uno spaccato della storia e del costume, un percorso sintetico e completo della sua genialità, del suo sguardo sul mondo, dai suoi cani antropomorfi ai potenti della terra, dalle grandi star del cinema, una su tutte Marilyn, ai suoi bambini. Ma è anche un omaggio all’uomo che, con uno sguardo gentile e disincantato, ha saputo raccontare il mondo per quello che è: tragicomico, tenero, assurdo, irripetibile.

Nel percorso espositivo si incontrano i famosi ritratti di Marilyn Monroe, di Che Guevara, di Kerouac, di Marlene Dietrich, Fidel Castro, Sophia Loren, Arnold Schwarzenegger e fotografie che hanno fatto la storia, come il diverbio tra Nixon e Krusciov, il funerale di Kennedy, il grande match tra Frazier e Alì, così come le icone più amate dal pubblico per la loro forza romantica, come il California Kiss, o quelle più intime e private, come lo scatto della sua primogenita neonata, osservata sul letto dalla mamma. Su tutte, Erwitt posa uno sguardo incisivo e al tempo stesso pieno di empatia, dal quale emerge non soltanto l’ironia del vivere quotidiano, ma anche la sua complessità. Con lo stesso atteggiamento, d’altra parte, Erwitt riserva la sua attenzione a qualsiasi altro soggetto, portando all’estremo la qualità democratica che è tipica del suo mezzo. Il suo immaginario è infatti popolato in prevalenza da persone comuni, uomini e donne, colte nel mezzo della normalità delle loro vite. Dai ritratti di personaggi famosi alle immagini più ironiche e talvolta irriverenti, si passa ad alcuni autoritratti dove Erwitt non lascia più niente al caso o all’intuizione, ma costruisce un altro da sé, dove l’eccentricità fine a se stessa è metafora e puro divertimento surreale. Una particolare attenzione poi è destinata ai cani, di cui Erwitt apprezzava l’atteggiamento irriverente, libero e svincolato dalle comuni regole che condizionano gli esseri umani.
Moltissimi sono gli scatti “dal punto di vista dei cani”, lasciando comparire nelle sue composizioni solo le scarpe o una parte delle gambe dei loro padroni. Erwitt voleva che queste fotografie risultassero buffe e per questo metteva in atto ingegnose strategie, come suonare una trombetta o emettere una specie di latrato, per ottenere dagli animali una reazione il più naturale possibile.

L’esposizione – visitabile fino al 21 settembre – segna, dopo il recente grande successo della retrospettiva di Edvard Munch, l’apertura della stagione espositiva estiva di Palazzo Bonaparte, e rende omaggio a uno dei maestri più amati della fotografia mondiale. I visitatori avranno l’occasione di ripercorrere il suo sguardo sul mondo: surreale, romantico, giocoso, sempre capace di cogliere l’essenza delle cose.

La mostra Elliott Erwitt. Icons, è prodotta e organizzata da Arthemisia, in collaborazione con Orion57 e Bridgeconsultingpro. Main partner della mostra la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale con Fondazione Cultura e Arte e Poema.

La mostra vede come special partner Ricola, mobility partner Frecciarossa Treno Ufficiale e sponsor tecnico Ferrari Trento.

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Elliott Erwitt
Icons

Palazzo Bonaparte, Roma
dal 28 giugno al 21 settembre 2025

INFORMAZIONI
Orario apertura
Tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 20.00
(la biglietteria chiude alle ore 19.00)

Aperture straordinarie
Venerdì 15 agosto dalle ore 10.00 alle ore 20.00
(la biglietteria chiude alle ore 19.00)

mercoledì 25 giugno 2025

VERSUS LIMEN soglie, tensioni, attraversamenti di Maria Grazia Carriero

 


Il 27 giugno alle ore 19.00, presso la Galleria 32 di Carovigno (Br), si inaugura “Versus Limen, soglie, tensioni, attraversamenti”, personale dell’artista Maria Grazia Carriero a cura di Giuliana Schiavone. 

L’esposizione riunisce per la prima volta tre nuclei di ricerca – Versus, Limen e Skin – intrecciando video, fotografie, installazioni e pitture su carta in un unico attraversamento che l’artista dedica alle soglie fra corpo, rito e paesaggio. In Versus un corteo femminile, ripreso tra i calanchi lucani, distende lunghi teli neri sulle fenditure della terra, guidato e ispirato dalle lamentazioni funebri e dai canti di tradizione orale raccolti da Ernesto De Martino nel Meridione. Qui il dolore è lutto e riparazione, connette e lascia andare. Limen dispone oggetti votivi e pitture materiche realizzate con terra, tuorlo e aceto, evocando gestualità magico-protettive legate alla dea ctonia Angizia intrecciando gesto performativo e segno pittorico. Skin volge lo sguardo all’epidermide, trasformando teloni agricoli lacerati in alfabeti visivi che inscrivono il territorio nella pelle della materia. Le opere generano un campo di tensioni in cui gesto, suono e sostanza si amplificano vicendevolmente, spostando lo spettatore fra distanza contemplativa e immer­sione sensoriale. 

Versus Limen si presenta come geografia dell’attesa: approdo di terra e di corpi dove il rito torna pratica vigile di cura e intercessione, sprigionando la propria forza trasfor­mativa lungo la faglia che unisce visibile e invisibile. Le fratture restano aperte, pulsano fertili, tengono insieme radice e deriva, rigenerando senza sosta lo spazio dell’opera. Così la mostra, nata fra Basilicata e Puglia e nutrita di tradizioni popolari e studi etnoantropologici condotti sull’area mediterranea, invita a ripensare il rapporto fra memoria e presente, fra archivi del gesto femminile e urgenza contemporanea di nuove forme di relazione con la terra. La mostra sarà visitabile dal 27 giugno sino al 29 agosto, tutti i giorni nei seguenti orari: 11.00/13.00 e 17.00/20.00. 


VERSUS LIMEN 
soglie, tensioni, attraversamenti 
Mostra personale di Maria Grazia Carriero 
a cura di Giuliana Schiavone 
dal 27 giugno al 29 agosto 

Galleria 32 –Carovigno (Br) 
Via Vittorio Veneto 32 
Opening: 27 giugno 2025 ore 19.00