venerdì 11 luglio 2025

INTRECCI di Ida Tampellini e Hikari Miyata

 



Voluta da Associazione Postumia col patrocinio del Comune di San Benedetto Po e del Consolato Generale del Giappone a Milano, "Intrecci" è la storia d’arte e di fascinazione incrociata di Ida Valentina Tampellini e Hikari Miyata. Il titolo allude a quella reciproca attrattiva per l’altrove: l’Italia per Hikari, il Giappone per Ida, che ha caratterizzato il loro fare artistico, una curiosità che ha saputo trasformarsi in linguaggio, materia, arte condivisa.

Dopo mezzo secolo di quotidiano impegno artistico e culturale (i nostri non posseggono un televisore per cui in qualche modo devono pur passare il tempo) il Comune di San Benedetto Po dedica loro una mostra diffusa che occupa svariati ambienti del complesso monastico benedettino. "Intrecci" ne è l'ultimo atto, una bipersonale allestita dal 19 luglio al 30 agosto 2025 nel Refettorio monastico, all'ombra dell'affresco correggesco, curata da Carlo Micheli, una sorta di beatificazione di questi due artisti evergreen che qui propongono una selezione delle loro opere, specchio di cinquant'anni di vita condivisa e di maturazione artistica. I tondi, le carte, i libri d'artista di Ida fanno da contraltare agli "optical", ai sassi zen, alle opere materiche di Hikari, in un intreccio di visioni e di contenuti che tradisce la comune passione per la sperimentazione. Arte vera, che sfida il tempo e le mode, col plusvalore di una piena condivisione artistica e affettiva.


INTRECCI 
una storia d’arte e fascinazione incrociata
Ida parte da una neofigurazione espressionista, figlia del clima culturale mantovano e dei suoi gusti; Hikari arriva dal mondo grafico nipponico, ordinato e pubblicitario. Ma una volta in Italia, va in estasi: borghi, monumenti, ruderi abitati da fantasmi architettonici e nostalgia. Per lui, abituato a microappartamenti lontani ore-luce dal lavoro, l’Italia è un sogno di spazio e bellezza. E lo disegna. In apnea. L’immersione milanese (leggi: Brera, anni '70, fervore e libertà) li segna entrambi: Hikari riscopre i geometrismi in chiave optical, Ida sperimenta materiali e cromie non convenzionali. Dopo il matrimonio (1975), il primo viaggio in Giappone (1979) è uno spartiacque: Ida si converte alla carta, non più solo supporto ma sostanza, materia del suo fare artistico. Ne nascono opere leggere e complesse, bifacciali, sospese, che ruotano al minimo soffio d’aria, come "mobile" zen. Intanto Hikari disegna tubi e intrecci: visioni meccaniche, mutazioni urbane, vermi artificiali che scavano il sottosuolo. È l’eco degli “Anni di Piombo”, del disagio che serpeggia e non si lascia domare. Ma negli anni ’80 qualcosa cambia: l’angoscia si placa, i nodi si allentano. Gli intrecci si fanno più armonici, i colori più miti. E nascono i suoi celebri sassi, microcosmi galleggianti tra figurazione rarefatta e astrazione materica, sospesi in un non facile equilibrio tra zen e pittura. Negli anni '90 Ida dà forma tridimensionale alla carta: libri d’artista, ciotole profumate, giochi-scultura. Le sue carte si ispessiscono, si arricciano. I pigmenti? Ricavati da bacche, radici, foglie. Spuntano i tondi, istantanee di cielo, terra, o semplici stati d’animo in carta semitrasparente. Hikari continua il doppio binario: intrecci e sassi si alternano a una nuova fascinazione per l’Arte Povera, letta attraverso il filtro giapponese. Ne nascono opere ibride, tra catrame e calligrafia, legno e metallo, come se l’arte occidentale e orientale potessero finalmente parlarsi… in dialetto. Nei primi anni 2000 il Comune di Goito dedica alla coppia due personali nell'antico mulino sul Mincio. Luogo spartano, poetico. Lì Ida abbandona il piccolo formato e si lancia in carte monumentali, gestuali, che finalmente le restituiscono respiro. Lì Hikari capisce che quel sogno di sintesi tra culture – solo un giapponese-italiano poteva realizzarlo. Un po’ come dire: oggi un western può dirigerlo solo un regista Pellerossa. 

Carlo Micheli




Titolo: INTRECCI
Artisti: Ida Tampellini - Hikari Miyata
Tipologia: Bipersonale
Curatela: Carlo Micheli

Organizzazione: Associazione Postumia
Patrocini: Comune di San Benedetto Po – Consolato Generale del Giappone a Milano

Sede: Refettorio Monastico Polironiano - Piazza Matilde di Canossa 2 - San Benedetto Po MN

Date: 19 luglio – 30 agosto 2025
Inaugurazione: sabato 19 luglio ore 18.30

Orari: sabato e domenica: 9.30 - 12.30 / 15.00 - 18.00 - in settimana su prenotazione
Info: info@turismosanbenedettopo.it - +39 0376 623036