Fu per un caso se Steve Reich nel 1965 scoprì la potenza musicale del defasaggio di piani ritmici. Gli bastò azionare all’unisono due registratori con incise le parole in loop “it’s gonna rain” per capire che il suono, poco dopo, si disallineava creando riverberi inusuali ed echi vibranti.
Nascevano così le celebri composizioni “Phase Patterns”.
Come per Reich nella musica, nell’arte di Jose Angelino, Stefano Canto, Epvs con il suono di Tobia Dhomen & Sebastian Vimercati e Cecilia Luci si creano dislivelli simbolici ed espressivi. Nella reiterazione di codici estetici appurati, i quattro artisti avvertono il bisogno di una nuova lettura; attuano una minima imperfezione formale e concettuale sull’originale archetipo e realizzano opere differenti nel significato e nella struttura. Il principio è il minimalismo e in particolare la teorizzazione che ne fece il filosofo Richard Wollheim, codificandola "riduzione minimale" nella eliminazione del superfluo, applicata a quegli oggetti indistinguibili dalla realtà quotidiana, resi così portatori esclusivi di un peso concettuale.
Ogni loro opera è il simbolo del mutamento nel tempo, è un processo continuo di segni e forme che celano la vera essenza della materia e delle leggi fisiche. Il gesto diventa scultura, il ricordo va alle sperimentazioni del passato alterando il significato delle icone, degli slogan, dei codici estetici e comportamentali. Con le loro opere abbattono le sovrastrutture, riconnotando le simbologie superficiali entrate ingiustamente nel mito. Stessi segni, microscopiche, macroscopiche differenze, “dipendenza sensibile alle condizioni iniziali”, la teoria del caos, il defasaggio del reale.
Un group-show che si sviluppa in un percorso circolare e netto, composto da quattro visioni personali che alternano a penetrazione di nature vigorose e corpi poliedrici in cemento i gesti reiterati di partiture tessili su tele grezze, i ritratti intimi specchianti e implosi in mille frammenti glitter o un polmone pulsante e luminoso ordinato in fragili bacchette di vetro soffiato. Una melodia di personali visioni capaci di creare minimi sbalzi percettivi, raccolti da un tappeto sonoro di due giovani designer del suono noise, che traducano ed accentuano gli aspetti più peculiari di un defasaggio compositivo.
José Angelino, vive e lavora a Roma.
Ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive. Selezione esposizioni personali “Resistenze” Galleria Nazionale D’Arte Moderna e Contemporanea di Roma (2023), “Resistenze” a cura di Davide Silvioli, Palazzo Collicola Galleria d’Arte Moderna “G.Carandente”, Spoleto (2021), “Sometimes It Leaps Forth” a cura di Melania Rossi, Seen, Antwerpen (2020), “Corteggiamenti” Galleria Alessandra Bonomo, Roma (2019) Selezione esposizioni collettive, “Oblique Magie Del Tempo” Museo Archeologico di Santa Scolastica, Bari (2022), ”segni Elementari” a cura di Francesco Carofiglio, Concettina Ghisu, Lorenzo Madaro e Brizia Minerva, Alberobello (2022), ”L’invenzione della giovinezza” a cura di Sarah Linford , Fondazione Smart, Roma (2022), ”Tomar la casa” a cura di Marta Ramos, Real Academia de España, Roma (2022), “There Is No Place Like Home 2021”a cura di Giuliana Benassi, Roma (2021) ”Vivavuci” a cura di Gaia Bobò e Daniela Maria Geraci, Viaraffineria, Catania (2021), ”Real Utopias” a cura di Melania Rossi e Bianca Cerrina Feroni, Manifesta 13, Marsiglia (2020)
Stefano Canto, vive e lavora a Roma
Ha al suo attivo numerose mosre personali e collettive. Selezione esposizioni personali,”Carie”, Galleria Matèria, Curata da Giuliana Benassi, Roma (2021). “Column”, Galleria L’Ascensore, Curata da Salvatore Davì, Palermo (2019). “Polisidro”, Spazio Gamma, Curata da Vasco Forconi, Milano (2019). “Sotto l’influenza del Fiume. Sedimento”, Galleria Matèria, Roma (2018). “Berenice”, Label201, Curata da Elena Giulia Abbiatici, Roma (2017). “Concrete Archive”, Galleria Matèria, Curata da Carmen Stolfi Roma (2016). “All That Fall” Museo RISO, Curata da Salvatore Davì, Palermo (2014). “Selbstbewegung”, Corpo 6 Gallery, Curata da Fabio Campagna, Berlino (2016). Selezione esposizioni collettive, “Racconti (in)Visibili”, Reial Cercle Artistic, Curata da Micol Di Veroli e Dominique Lora, Barcellona, (2023). ”There Is No Place Like Home”, Curata da Giuliana Benassi, Roma (2021). “Politics of Dissonance”, Manifesta 12, Curata da Mike Watson, Palermo (2018). “Les temoins de l’invisible”, Curata da Valentina Gioia Levy, Dakar Biennale (2016). “Archeologia dell’effimero”, Viafarini, Milano, Italia (2016). “Dislodging the silence: public art intervening in Mussolini’s foro Italico”, American Academy, Curata da Mike Watson, Roma (2015). “Janela. Migrating Forms and Migrating Gods”, Curata da Valentina Gioia Levy, Kochi Muziris Biennale, India (2015). “Recovery”, Triennale Milano, Italia (2013).
EPVS -Elena Panarella Vimercati Sanseverino, Nata in Germania vive e lavora a Roma
Ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive. Selezione esposizioni personali, “Culture Club”arte pubblicacura Michela Becchis Parco di Sara presso Parco Spallette per il Comune di Roma(2022), “The Pool” Cortili Aperti Associazione Dimore Storiche Italiane Palazzo Capizucchi Roma (2021), “Reflect” sound Sebastian Vimercati cura Floriana Spanò PAD Palermo (2020), “The Pool” sound and performance by Sebastian Vimercati cura Gianluca Marziani Macro Asilo Museo d’Arte Contemporanea Roma, “Trough the door” cura Alba Romano Pace Centro per l’Arte Contemporanea Stand Florio Palermo (2019). Selezione esposizioni collettive, “Vuoto”cura Cristallo Odescalchi Palazzo Odescalchi Roma (2023), “Scent of a woman” cura Paola Quaquarelli e Chiara Castria SUArte Gallery Roma (2022), “N gradi di separazione”, arte visuale incontra sound art cura Michela Becchis Spazio Espanso Roma (2021), Chaos/Kosmos cura Paulina Grubiak Galeria Elektor Mazowiecki Instituto di Cultura Varsavia (2020) Artisti per Alina cura Sanda Sudor Oratorio di San Sebastiano Forlì (2020).
Cecilia Luci vive e lavora a Roma
Ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive. Selezione di esposizioni personali: “In potenza sono tutto”, a cura di Benedetta Carpi De Resmini, Casa Internazionale delle Donne, Roma (2019); “Made in Water”, a cura di Marco Tonelli e Fabiola Naldi, Museo Macro, Roma (2014); Gravità, a cura di Gianluca Marziani, Palazzo Collicola Arti Visive, Spoleto (2012). Selezione di esposizioni collettive “AlbumArte. Da Casa. Abitare il tempo sospeso”, a cura di Cristina Cobianchi, mostra virtuale (2020); “IT. Spazi di percezione tra intangibile e tangibile”, a cura dello IED, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma (2014).
Sound designers
Tobia Dohmen é un polinstrumentista italo-tedesco residente a Roma.Inizia a suonare la trombanell’orchestra Santa Cecilia. Le sue specificità da musicista non si limitano ai fiati ma studia altri strumenti come la chitarra, il pianoforte, il basso e la batteria, la voce come cantante lirico e avventurandosi in altri generi.
Sebastian Vimercati è un artista del suono, performer e produttore italo-tedesco. Cresciuto a Roma e trasferitosi a Berlino, è nella capitale tedesca che esplora con approccio avanguardistico il processo compositivo. Tra club e istituzioni artistiche e museali, il suo approccio alla creazione rimane coerente ad una visionenoise, oscura ed introspettiva. Dal 2019 collabora con EPVS creando il sound per le sue installazioni.
Phase Patterns
Group show: Jose Angelino, Stefano Canto, Epvs & Sebastian Vimercati, Cecilia Luci
A cura di Maria Chiara Valacchi
OPENING 10 maggio 2023 - ore 18 /21
Sede Piazza Campitelli 3 , Roma
Phase Patterns group-show di Jose’ Angelino, Stefano Canto, EPVS, Cecilia Luci sound artists Sebastian Vimercati & Tobia Dohmen
Da Mercoledì 10 maggio 2023 fino a venerdì 9 giugno 2023 al piano terra di Piazza Campitelli 3 si terrà una mostra evento a cura di Maria Chiara Valacchi, una collettiva progettata con l’intento di raggruppare il lavoro di quattro artisti mid- career uniti sul tema del defasaggio estetico. L’esposizione sarà visibile fino al 9 giugno 2023, dal martedì al venerdì dalle ore 15.30 alle ore 19.30.
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