domenica 16 aprile 2023

OTHERSIDE PINA DELLA ROSSA Rassegna “MATERIE 9” a cura di Valerio Falcone


 

OTHERSIDE

PINA DELLA ROSSA

 

Rassegna “MATERIE 9”

a cura di Valerio Falcone

 

18 marzo  - 18 aprile 2023

Sala delle Esposizioni  Fornace Falcone

Eboli, Salerno

                                                              

Dal 18 marzo al 18 aprile, nella Sala delle Esposizioni Fornace Falcone, ad Eboli (SA), la mostra personale di PINA DELLA ROSSA, per la rassegna MATERIE 9,  a  cura di Valerio Falcone.  L’esposizione, intitolata OTHERSIDE , è costituita da una  grande installazione, site specific, realizzata con le opere più significative dell’artista, L’artista espone una istallazione a parete di opere che iscrivono un percorso ‘intermittente’ di  quadri e segmenti  geometrizzati fotografici,  cunei testurizzati  e cromatici che sviluppano una costellazione di intricate ramificazioni, volti consunti, pelle rugata.  Come un’alterazione re-immaginante, il senso dell’opera si ‘stravolge’ in una tensione di piani immaginali.  L’opera ‘si apre’ al desiderio della sua alterità, in un germinante movimento della propria stabilità.  Pina Della Rossa concepisce la pratica artistica come uno sprofondamento e una risalita del proprio corpo psichico. Le sue visioni sono una soglia mobile di  oscuramenti e illuminazioni, in una  eccedente topografia dell’anima, come un ribaltarsi eterotopico del ‘dentro’ in ‘fuori’,  e viceversa. Spostando in altre possibilità il suo ‘confine’, l’opera di Pina Della Rossa, radicata nella inquietudine originaria dello sguardo, risuona di un ‘inimmaginabile’ che ne interroga l’unità di senso.  Un auto-riflettersi del gesto ‘che vede’ in rifrazioni visive su traiettorie imprevedibili, lungo le quali s’intona un dolente, silente canto da un invisibile pentagramma. L’opera nella sua erranza, tra unità e frammenti, tra presenza e assenze, si fa visibile elegia della lontananza dell’altrove. Segnali, non svelamenti, evocazioni orbitanti di una trasmutante apocalisse del visibile sono ‘in opera’. Nessuna quieta chiarità l’attraversa, bensì  ri-velanti, umbratili filamenti di luce nera e improvvise emersioni di un contrappunto rosso, radici dell’aurorale luce iniziale. La mappa dell’anima ‘segnata’ da  Pina Della Rossa è custodia di un mistero irraggiungibile, neanche immaginabile, solo visibile eco silenzioso in un profondo ‘ascolto’.   

OTHERSIDE

PINA DELLA ROSSA

MATERIE 9,   a cura di Valerio Falcone

SALA DELLE ESPOSIZIONI FORNACE FALCONE per la Cultura

Eboli – Salerno

 

Galleria di riferimento: 
AREA 24 SPACE      Via Ferrara, 4 -80143  Napoli -  Tel. 3396495904     http://www.adrart.it

PINA DELLA ROSSA                                                                                          

E-mail: info@pinadellarossa.it    Sito:  www.pinadellarossa.it

 

Pina della Rossa

OTHERSIDE        Sabato 18 marzo – 18 aprile 2023

Rassegna “MATERIE 9”, a cura di Valerio Falcone

Sala delle Esposizioni Fornace Falcone, Eboli (SA).

Fornace Falcone per la Cultura

Testo di  Assunta Pagliuca, sull’opera di Pina Della Rossa 

 

“Segni del tempo, performati come segni permanenti, diventano via di fuga e strumenti di lotta e di denuncia. Pannelli disposti come in un puzzle disarticolato, con un accostamento che rompe ogni geometria. Radici contorte e superfici rugose spezzate da lamine nere privano gli elementi di uno spazio razionale. Una consonanza di arte  e vita, di arbusti il cui radicamento si perde in segmenti profondamente neri, impercorribili ed incomunicabili.  Rimandi antropologici emergono attraverso l’analogia di un viso raggrinzito con le radici rugose come simulacri della fatica a sostenere i ritmi della vita. Segni del tempo che scolpiscono con la loro presenza il trauma e la sofferenza di vissuti per contenerli e strapparli all’armonia naturale. La sensibilità artistica di Pina Della Rossa, artista napoletana di rilievo internazionale, il suo lavoro di ricerca, iniziato negli anni Ottanta con la contaminazione di pittura e fotografia, fa delle immagini uno strumento di riflessione e di analisi, in una relazione di linguaggi diversi e di tecnologie digitali. Ciò che il fruitore percepisce dalla visione dell’ opera prodotta non è quel che appare nell’oggetto ma ciò che l’artista vuole comunicare, con un lavoro di “deformazione” consapevole che scarnisce la fisicità oggettiva in ragione della sua essenza per estrarne il significato più profondo. Una profondità che emerge dai contrasti tonali, dagli urti cromatici che amplificano emozioni nelle loro profonde stratificazioni. I giochi di piani, nell’accostamento delle immagini, l’ intensità dei particolari realizzano modalità espressive attraverso un’indole istintiva, ma con un’articolazione sintatticamente progettata, in cui il complesso di sentimenti, lo stato d’animo, mai si piegano e si rassegnano alla sofferenza. L’intento è quello di trascendere la superficie fisica dell’opera, di trasfigurare con tracce di lirismo la struttura espressiva conferendole caratteristiche di un Io narrante con il ricorso alla tecnica dell’informale a forte connotazione simbolica. Minaccia, dolore, inquietudine emergono nelle soluzioni cromiche di una metafisica di luci e di colori, nella  rottura di geometrie e nell’articolazione di  gradazioni prospettiche, in cui tracce di vita escono dal loro nascondimento. La disseminazione di immagini e la scomposizione dei piani creano una visione ermeneutica che rigetta ogni condizione preordinata. Il campo visivo si dilata e dirompe in una profondità essenziale senza alcun compiacimento edonistico. Sotto l’effetto della contrizione e della forza implodono frammenti di realtà, come tessere di mosaico, tenute insieme da contrasti di materiale e di immagini, lamine di colore nero si scontrano con fratture rialzi e cedimenti creando deformazione ed instabilità della scena per effetto di una complessità problematica. Con abilità tecnica, l’artista dà vita, con i suoi inserti policromi ed i suoi contrasti chiaroscurali, alla comunicazione delle immagini. Pina Della Rossa non perde mai di vista l’obiettivo: far parlare l’opera, darle respiro, liberarla dalla morsa, da quei cortocircuiti che la soffocano. Tra le pieghe della propria coscienza, tra i segni del tempo si consuma il distacco da ogni vessazione, con un’opera “visionaria” che assume in sé una tensione all’interno della quale rintracciare relazioni ed ancoraggi dell’artista e del genere umano, in un divenire dialettico, di compartecipazione e fusione. L’arte diventa creatrice di stili e di rapporti sociali, nel suo dinamismo e nella sua interattività processuale generando un agire connettivo. L’opera viene restituita al tempo della vita, in uno spazio inglobante in cui lo spettatore entra da protagonista come parte di un processo non prevedibile, che si radica nell’architettura di un quotidiano replicabile. Con operazioni di moltiplicazione, di decentramento e di coinvolgimento, il fruitore dell’opera diventa riconoscibile in uno spazio d’identità con la possibilità di un ancoraggio sociale e psichico. Pina Della Rossa manifesta questa volontà di affidare all’arte anche una funzione di orientamento e di re-indirizzamento con la capacità di “tendere verso” l’esperienza interna del soggetto e rimodulare la polarità tra l’io e il mondo, tra il singolo e la collettività, in una originaria autenticità. Sezioni finite che si propagano in tante disseminazioni con un impianto strutturale che rivela un’architettonica sinottica puntuale, tra frontiere e divisioni. Identità mutevoli, interazioni, oltre ogni tempo e ogni spazio, viaggiano per la demolizione del limite. Segni del tempo che tentano di trattenere lo spirito in segni indelebili sembrano trovare la propria liberazione in una performance che si presenta come un viaggio catartico che restituisce l’Io, ed il Noi, alla vita. L’opera diventa, così, lo strumento ed il canale per avvicinare a sé, lasciandosi penetrare, ogni spettatore che in forma sincrona entra nel rito messianico di questa purificazione.”

 

Pina Della Rossa  vive e lavora a Napoli, artista e docente di Disegno e Storia dell’Arte, è attiva sulla scena artistica nazionale ed internazionale dagli anni ottanta, si occupa di fotografia, video, pittura, design ed installazioni. La sua ricerca introduce una riflessione metaforica sul rapporto di Identità e Corpo, Materia e Memoria. Artista e attivista, di matrice concettuale, si svincola dalla fisicità, emancipandosi dalla scientificità dell’applicazione fotografica,  per accogliere stimoli di natura extra-sensoriale. Nel corso della sua evoluzione artistica Della Rossa testimonia il suo saper unire l’arte all’impegno sociale, elaborando progetti focalizzati su tematiche esistenziali, tensioni urbane e collettive, e lotta alla violenza. In tal senso, si rivela sensibile attivista per la difesa dei diritti umani. Le sue opere divengono linguaggio della contemporaneità, scavo interiore, autobiografico e, nel contempo, momento di rinascita.

La sua opera si estrinseca anche su giochi di piani, su differenti componenti geometriche, quando, trasformandosi in puzzle, si sottrae alle obbligazioni del formale: così, libera da vincoli, essa  esplode, senza confini, abitando in più luoghi. Nei puzzle si evidenzia altresì un vero e proprio viaggio sui sentieri della memoria, una comunione intima con la natura, in cui le intricate ramificazioni sono “nervi scoperti”. In esse  il reale si è eclissato trasformandosi in altre sembianze, divenendo una proiezione corporea ed instaurando una relazione simbiotica tra opera e fruitore.  Traspare così la natura etica delle immagini, che  spostano il senso comune sull’alterità che pervade la visione del reale.

Le sue opere sono inserite in numerose collezioni permanenti, pubbliche e private, tra cui:  MUSEO MADRE – Napoli; CAMUSAC, Museo Arte Contemporanea, Cassino - Frosinone; MUSEO NAZIONALE, Thebes – Grecia; MUSEO ALLOTROPYA, Antikyra – Grecia; MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove – Roma; BONGIANI Art Museum di Salerno – Italia; MUSEO MUSEO CAM Casoria Contemporary Art Museum, Casoria - Napoli; MOBIUS Gallery – Cambridge, Massachusetts – USA; MUSEAVV – Nizza; MUSEO MACS - ARTE CONTEMPORANEA, Santa Maria Capua Vetere – Caserta; Museo di Fotografia Contemporanea “LA VALLE“, Cervinara – Avellino; MARIO COLONNA - ART HOTEL GRAN PARADISO – Sorrento; Galleria GAM “MEDITERRANEUM COLLECTION“ – Catania; Galleria AREA24Space – Napoli; Galleria FRANCO RICCARDO ARTI VISIVE – Napoli; Galleria  3F FIORILLOARTE – Napoli; Galleria DEL CARBONE – Ferrara; Galleria SPAZIO 88 – Roma; Galleria  SPAZIO UTOPIA  Contemporary Art – Salerno; MUSEO D’ARTE,  Comune di Rittana – Cuneo; Galleria TUFANOSTUDIOVENTICINQUE, R. Veronesi – Milano; THE LONDON BIENNALE, D. Medalla – Londra; ARCHIVIO AMAZON Archive of artistic works and projects about the Amazonic World, R. Maggi – Amazzonia; ARCHIVIO Visivo e Libri d’Artista di San Cataldo - Caltanisetta; ARCHIVIO Libri d’Artista “IBRIDIFOGLI” – Salerno.

Nel 2016 è stata inserita nell’ATLANTE dell’ARTE CONTEMPORANEA a Napoli e in Campania, Loredana Troise (a.v.), a cura di Vincenzo Trione – per il progetto di Ricerca e Documentazione del Museo MADRE – Napoli. Ed. Electa.

Ha esposto in numerose mostre presso musei, gallerie nazionali e internazionali, accanto ad artisti, come: Araki, Nagasawa, Oppenheim, Vettor Pisani, Spoerri. Tra le  più importanti ricordiamo: “9 ARTISTI ITALIANI“ - Galleria Area24Space, Napoli; “Per-formare una collezione”, MUSEO MADRE – Napoli; “SEGNI PERMANENTI“, MUSEO MACRO – Roma; ”MATERIE 9” a cura di Valerio Falcone Eboli, Salerno; ”RELAZIONI MARGINALI SOSTENIBILI  / Shozo Shimamoto”, Bongiani Museum - Galleria Sandro Bongiani – Salerno; “TAKE CARE PROJECT”, FONDAZIONE 107 – Torino; “Signum”, BIBLIOTHE’ Gallery – Roma; “NARRATO CON FIGURE”,  FONDAZIONE Filiberto e Bianca MENNA, Salerno; STILL FOTOGRAFIA e WE WORLD Onlus – Milano; “ThinkAboutNaturalAction”, ANDREANUOVOHomeGallery – Napoli; FOCUS Artphilein – Photography, Lugano – Svizzera; “L’AMAZZONIA DEVE VIVERE”, MUSEO DIOTTI, Cremona; PADIGLIONE BIRMANIA, Palazzo Zanardi Landi – LODI;  MACVA -  MUSEO DE ARTE CONTEMPORÁNEO DE VALENCIA, Valencia – Venezuela; ARCHIVIO Visivo e Libri d’Artista – Caltanisetta; “Da una trifora sul cortile dell’attualità #1”, AREA24Space –  Napoli; FIERA di Bologna; “FUORI SALONE” – Milano; “EXPO’ Arte-Cibo” – Milano; MUSEO CAM Casoria Contemporary Art Museum, Casoria - Napoli; ARTELIBRO – Bologna; “NATURE“, FrancoRiccardiArtiVisive, Palazzo Partanna – Napoli;  “DOPO LA BATTAGLIA”, PAN – Palazzo delle Arti Napoli; MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE – Napoli; MUSEO FILANGIERI – Napoli; “Mater Nostra”, PALAZZO FERRARI, Parabita; PARATISSIMA, THE OTHERS ART FAIR – Torino; TILT ESTETICA – TRIENNALE DI ARTI VISIVE” – Roma; Museo MAAAC – Cisternino; SETUP – Bologna; UN CASTELLO ALL’ORIZZONTE – Perugia; PRIMOPIANOLivingGallery – Lecce; DEUTSCHES HIRTENMUSEUM – Hersbruck-Germania; SICOF – Fotografia Internaz. – Milano; “RI-Scatto”, Galleria SPAZIO88 – Roma; “Selected works”, Galleria  AREA24 Space - Napoli, che in particolare ne segue gli sviluppi artistici.

 

Galleria di riferimento: 
AREA 24 SPACE
Via Ferrara, 4 -80143  Napoli -  Tel. 3396495904    
http://www.adrart.it

PINA DELLA ROSSA                                                              

E-mail: info@pinadellarossa.it    Sito:  www.pinadellarossa.it

 

 

Pina della Rossa

OTHERSIDE

Sabato 18 marzo – 18 aprile 2023

Rassegna “MATERIE 9”, a cura di Valerio Falcone

Sala delle Esposizioni Fornace Falcone, Eboli (SA).

Fornace Falcone per la Cultura