martedì 23 giugno 2020

Musei in gioco... tra arte e filosofia


Tra le prime istituzioni culturali ad adoperarsi nel periodo di lockdown, sia sul piano della didattica a distanza che sul piano della proposta di attività extra, l'Accademia di Belle Arti di Catanzaro guidata dal direttore Vittorio Politano, continua, con la sua vivacità, a promuovere numerosi incontri webinar.

Non è caso infatti, che tra le mission fondanti dell'Accademia, ci sia non soltanto quella di formare ed educare le allieve e gli allievi al Patrimonio artistico - culturale, ma anche quella di aggiornare le modalità didattiche, nonché stringere e rinforzare il legame tra le istituzioni, i professionisti e le realtà artistiche di tutto il territorio nazionale.

La proposta “Musei in gioco... tra arte e filosofia”, ideata e curata da Lara Caccia (docente di Storia dell’arte contemporanea 1 e Didattica per i musei), in collaborazione con la prof.ssa e cultrice di materia, Anna de Fazio Siciliano, sta animando la didattica con la partecipazione fattiva degli studenti e di altre istituzioni, università o realtà culturali importanti. 

L’intenzione non è soltanto dare lustro a un'Accademia già molto attiva sul territorio, ma soprattutto aprire alle allieve e agli allievi tutte le possibilità di esplorazione di un mondo in fermento, (quello dell’“educazione informale”) che ha a cuore una reale inclusione sociale e civile.

Il progetto “Musei in gioco… tra arte e filosofia”, della Scuola di didattica dell'arte dell’Accademia, sintesi di un lavoro maturato negli anni, impreziosito e nutrito da numerose e prestigiose collaborazioni, è confluito in questi incontri di aggiornamento, incentrati quindi, non soltanto sulla didattica museale come esperienza educativa a confronto e a dialogo con la filosofia ma anche sul tema della rivoluzione digitale in corso. 

Particolarmente interessante è stato il confronto aperto sulla sperimentazione di progetti didattici, all’interno dei musei di arte antica e contemporanea, basati sull’utilizzo delle metodologie della didattica dell’arte e dell’approccio filosofico, raccontato il 10 giugno, da Ilaria Rodella fondatrice insieme a Francesco Mapelli dell’associazione Coi Ludosofici di Milano. 

Nel giro di pochi anni Rodella e Mapelli hanno progettato percorsi e laboratori per prestigiosi musei e istituzioni culturali non soltanto milanesi o istituzioni come la Triennale di Milano, la Peggy Guggenheim di Venezia, e il Mart di Trento e Rovereto.

Rodella ha raccontato i progetti “A spasso con Sofia” e “Gita al museo con filosofia”, da cui sono emerse le parole chiavedella loro scelta didattica, “complessità” –“imprevedibilità” – “divertente” e anche “ascolto del luogo”. Tutti punti su cui si concentra la costruzione, mai a tavolino, del gioco da mettere in campo con le bimbe e i bimbi che sono sempre alla ricerca di senso e di bellezza. E bellezza è stato l’argomento dell’ 11 giugno, per l’incontro tenuto da Clementina Gily, prof.ssa di estetica e autrice del libro “La didattica della bellezza”, direttrice dell'OSCOM (Osservatorio di Comunicazione Ortoformativa Multimediale) dell’Università Federico II di Napoli. Collaboratrice attiva con la Reggia di Capodimonte, Palazzo Reale di Napoli, MANN, Gily, ha percorso un interessante excursus sulle tracce della conoscenza estetica che ha inevitabilmente molti punti di tangenza con la storia della critica d’arte. Benjamin, Derrida e Panovskj sono tutti nomi noti agli allievi che in questo incontro hanno avuto modo di approfondire concetti estetici cruciali quali “sacro”, “aura” e “visione del mondo”che ritrovano un loro concretizzarsi nei laboratori didattici nelle scuole e nei musei.

Il penultimo incontro, di lunedi 15 giugno, coordinato da Anna de Fazio Siciliano, è stato tenuto da Anna Cipparrone, direttrice del Museo multimediale Consentia Itinera, Consigliera regionale ICOM, e membro della Commissione Nazionale per il Sistema Museale Nazionale. Cipparrone ha “sollevato la polvere” del settore dell’arte, facendo leva sulle numerose opportunità di crescita professionale e umana, ma senza nascondere le carenze, i limiti e le sfideche studentesse e studenti devono affrontare per raggiungere le competenze necessarie per svolgere un mestiere complesso e sempre da costruire come quello dello storico dell’arte, del critico, del dirigente museale, ecc.

È emerso dal suo discorso quanto all’idea consunta di “didattica” vada invece associata quella più complessa di un’“educazione”, che racchiuda concetti come “inclusione”, “cura”, “attenzione per i diritti umani”.

Ultimo appuntamento conclusosi il 22 giugno. In collaborazione con le associazioni Amica Sofiae Filò, vedrà la conduzione di Luca Zanettidell’Università di Bologna. L’ospite è stata Chiara Pastorini, creatrice del progetto “Les petites Lumières”, di Parigi.

Ogni incontro è stato moderato dalle allieve, Erika Di Sole e Alessandra Chiarello.

Ufficio stampa
Artpressagencydi Anna de Fazio Siciliano 
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