martedì 3 luglio 2018

My Work Tells My Story. Mi racconto in un'opera #4: Maria Adele Del Vecchio



dirartecontemporanea2.0 Gallery
MY WORK TELLS MY STORY
Mi racconto in un’opera

d2.0-box
Maggio/Ottobre 2018
#4

In questo ultimo incontro del 7 di Luglio alle ore 20:00, prima della pausa estiva per poi riprendere il 15 di Settembre, Enzo Battarra incontra MARIA ADELE DEL VECCHIO per il quarto appuntamentodel progetto My Work Tells My Story. Sarà un piccolo e prezioso lavoro del ciclo o momento degli specchi ( Mirrors ) a fornire gli inputs all’incontro; un lavoro che l’artista così descriveva a Giulia Scuro in un’intervista/articolo su Racna Magazine ( 28 Marzo 2015 ): - “Uno dei miei ultimi lavori è di presentare degli specchi dai quali ho grattato l’argento sul retro per restituire loro la trasparenza. In questo modo guardarsi allo specchio diviene un modo per guardare attraverso lo specchio, oltre di esso. Il mio rapporto con lo specchio, e con la possibilità di affermare o meno ciò che si è, parte dall’assertività apparente di quel tipo di supporto per cui io mi rifletto e posso pensare: Io sono e quel che vedo è vero. In realtà lo specchio è anche misterioso, è la finestra su qualcosa che è comunque ancora arbitrario chiamare realtà e inoltre si tratta di una replica in movimento, una replica dello sparire più che dell’apparire della realtà”.

Breve nota biografica:
Maria Adele Del Vecchio (1976, Caserta), vive e lavora a Roma.
L'opera di Maria Adele Del Vecchio è eterogenea, così come i temi che affronta, dalla politica alla storia, dalla letteratura alla sociologia, ma tutti legati da un principio comune: superare la tendenza all'ipnosi di massa, cancellare quelle automazioni che alterano il comportamento dell'essere umano. Tutta la sua ricerca fa riferimento a un approccio specifico che implica il desiderio di restituire un rinnovato carattere di essenzialità alla contemplazione estetica: l'idea è di lavorare sulle relazioni, le "corrispondenze emozionali" che nascono dalla quotidiana esperienza, dal contatto diretto con oggetti che diventano essi stessi opere, nel tentativo di formulare un nuovo linguaggio che contribuisca alla crescita della consapevolezza di sé e dell'altro nello spazio. Ha frequentato nel 2005/06 la Staedelschule di Francoforte, e nel 2003 la Fondazione Antonio Ratti di Como. Gallerie di riferimento: Tiziana Di Caro, Napoli. Supportico Lopez, Berlino.

Personali:"Whitin rather than above", Gallerie Tiziana Di Caro, Napoli, 2015; "Tonite let's all make love in London", Supportico Lopez, Berlino, 2014; "Qui sembra ancora possibile", a cura di Maria Rosa Sossai, Parco del Pineto, Rome, 2011; "No end is limited", a cura di Stefania Palumbo, Galleria Enrico Fornello, Prato, 2008.

Collettive: "Per_formare una collezione: The Show Must Go_ON", a cura di Andrea Viliani, Museo Madre, Napoli, 2017, "Made in Naples", Collezione Agovino, Banca Widiba, Polo dello Shipping, Napoli, 2017; "Par tibi, Roma, nihil" organizzata dalla Nomas Foundation, Stadio Palatino, Roma, 2016, Pane Per Poveri, Teatro Marinoni, Venezia, 2015; "Journey to the end of the word", curata da Antonello Tolve, Galleria Tiziana Di Caro, Salerno, 2014; "Se il dubbio nello spazio è dello spazio", curata da Maria Adele Del Vecchio e Nemanja Cvijanovic, Museo MACRO, Roma 2014. "Die Dritte Dimension", Frutta Gallery, Roma, 2013; "Door to Door", curata da Maura Picciau, city centre, Salerno, 2012; "Badtime Stories Badtime Stories", Supportico Lopez, Berlino, 2011; "Classroom #1", curata da Salvatore Lacagnina, Museo MADRE, Napoli, 2008; "Sistema Binario", curata da Adriana Rispoli e Eugenio Viola, Stazione di Mergellina, Napoli, 2008; "A long time ago, last night", curata da Francesca Boenzi, Galerjia Kortil, Rijeka, Croazia, 2008. "Falansterio", Supportico Lopez, Napoli, 2006. "Luogo/non-luogo = nuovo luogo", visiting professor Richard Nonas, Fondazione Antonio Ratti, Como, 2003. Par tibi, Roma, nihil organizzata da Nomas Foundation (2016), Museo Mandralisca in Cefalù (2015), Quartiere Intelligente, Naples (2014); MACRO, Rome; Pan, Napoli (2014), Napoli, Parco del Pineto, Roma (2011), Project Room Museo MADRE, (2008)

"My Work Tells My Story", ovvero "Mi racconto in un'opera", è un ciclo di sette incontri con altrettante protagoniste della scena artistica nazionale e internazionale che hanno scelto di vivere nel vulcanico territorio campano. Un sabato, un'artista, un'opera. Il d2.0-box, lo spazio fisico della dirartecontemporanea2.0Gallery di Caserta, ospiterà in sette appuntamenti un'unica opera, una pièce unique, e sarà il critico d'arte Enzo Battarra a incontrare di volta in volta l'artista, in un dialogo che sarà soprattutto il racconto di sé, la propria storia, la favola realizzata di un attraversamento del mondo dell'arte. Le sette artiste sono Marisa Albanese, Chiara Coccorese, Maria Adele Del Vecchio, Raffaela Mariniello, Daniela Morante, Gloria Pastore e Rosy Rox.

Sarà un viaggio all'interno dei linguaggi artistici femminili in sette tappe, in sette stazioni. E il tutto avverrà nella città della Reggia, all'ombra del monumento vanvitelliano, che è un simbolo e un'icona della potenza espressiva napoletana e campana in genere, della fertile creatività meridionale. Le sette donne, dinanzi all'opera che avranno scelto per meglio rappresentare la loro vita artistica, saranno sette regine che narreranno la loro storia personale in un'intervista-confessione al critico Enzo Battarra, spesso loro compagno di strada fin dagli inizi del percorso. Ne nascerà un resoconto sui movimenti artistici, sugli obiettivi raggiunti e sulle aspirazioni della ricerca visiva in Campania, visti e interpretati dalla parte delle donne. Le date e gli orari: Chiara Coccorese il 26 maggio ore 19:30, Daniela Morante il 9 giugno ore 20:00, Gloria Pastore il 23 giugno ore 20:00, Maria Adele Del Vecchio il 7 luglio ore 20:00, Marisa Albanese il 15 settembre ore 20:00, Rosy Rox il 29 settembre ore 19:30 e Raffaela Mariniello il 13 ottobre ore 19:30.

d2.0-box-Via Tommaso Campanella, Caserta-Fraz. San Clemente
333-44 61479 - dirarted20@gmail.com - www.dirartecontemporanea.eu
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