martedì 14 marzo 2017

Giochidartista – Annamaria Suppa




Giochidartista – Annamaria Suppa
A cura di Antonella Marino
Dal 17 Marzo al 1 Aprile 2017
Inaugurazione 17 Marzo, ore 19:00
Finissage 1 Aprile, ore 18:30

Galleria BLUorG
Via M. Celentano 92 – 70121 – Bari
+39 080.9904379 info@bluorg.it www.bluorg.it
Aperto dal martedì al sabato ore 17.00 – 20.30
Lunedì e festivi solo su appuntamento


Si inaugura il 17 Marzo alle ore 19:00 presso la Galleria BLUorG, “Giochidartista”, mostra personale di Annamaria Suppa, a cura di Antonella Marino.
L’arte come gioco e il gioco come mezzo per conoscere l’arte. Si fonda su questa tautologia incrociata l’ultima, impegnativa, operazione artistica di Annamaria Suppa. L’artista barese, una lunga carriera alle spalle, ha deciso infatti di mettersi letteralmente in gioco, rinunciando in parte all’autorialità singola per aprirsi agli altri, coinvolgendoli in un processo di interazione divertente ma colto, istruttivo e liberatorio insieme.
L’approccio ludico di Annamaria Suppa tiene conto delle valenze conoscitive, su una linea già tracciata da Kant; sviluppata in chiave cognitivo-pedagogica da Piaget; ed estesa a sorgente stessa della cultura da Huizinga, per il quale il gioco andava considerato “il centro di propulsione di tutte le attività umane”, arte compresa. Il ricorso ad essa è dunque utile da un lato a sviluppare le facoltà creative, sollecitando il movimento libero dell’immaginazione. Dall’altra a favorire metodi di apprendimento non gerarchici e coercitivi.
Ma soprattutto offre una via efficace per uscire da recinti elitari e autoreferenziali, ed instaurare un dialogo con lo spettatore che promuova un atteggiamento partecipativo. E’ un’esperienza già sperimentata tra avanguardie storiche e neoavanguardie (Fluxus in particolare). Ma intercetta un’esigenza oggi sempre più sentita, in epoca di interattività tecnologica come risposta al solipsismo del fare virtuale. Suggerendo un’idea di arte come attività capace di promuovere forme più fluide di pensiero e inedite modalità di relazione. Esempio indispensabile anche per la costruzione di nuovi modelli di identità sociale e di convivenza civile.
Antonella Marino