lunedì 19 maggio 2025

“Cortili Aperti all’Arte” Visioni Possibili del Contemporaneo



 “Cortili Aperti all’Arte”

 

Visioni Possibili del Contemporaneo

 

Tanto vale l'arte quanto il concetto della vita che l'ispira. 

Arturo Graf

 

L’immagine cui l’arte da voce celebra da sempre l’enigma della visibilità. Nell’immagine l’artista, l’unico ad aver diritto di guardare tutte le cose senza alcun obbligo di valutarle, ricerca la visibilità attraverso il superamento del paradigma soggetto – oggetto: il soggetto, abdicando a sé e ponendosi nella posizione di chi guarda l’opera, da cui a sua volta è guardato, entra in comunicazione con l’opera stessa. Si produce dunque un chiasmo tra quest’ultima e chi vede. L’opera d’arte cerca di dare forma al mondo sensibile rendendolo manifesto nel visibile della forma artistica. Cosi si propongono come tramite che permette al suo creatore di poter dialogare con esso: le forme mute del mondo parlano attraverso l’artista grazie alla forma che riconosce loro. In quest’ottica il collettivo d’arte visiva, selezionato e accolto nello storico scrigno cittadino di P.zza Cattedrale a Bitonto, sfida la difficoltà di ricercare l’unicità stilistica di ogni autore in collezione e affida alla comunicazione visiva il proprio messaggio di contemporaneità artistica. Ogni singolo lavoro è dunque spazio creativo, da abitare e praticare idealmente, dal quale ricavare informazioni compositive ed estetiche d’interessante suggestione. Quel che rimane della memoria del tempo antropico e del silenzio è dunque la riflessione che apre la mostra facendosi anche pretesto e metafora per interrogare ed esaminare il valore educativo della diversità nell’arte del nostro tempo.

 

Saggiando temi come, la Metafisica del Silenzio di F. Carbone – Filo d’Arianna e guida alla visione del tutto – l’Ambiente e la Sperimentazione concettuale nell’opera di M. Nardi, il realismo esistenziale e onirico nella fotografia di L. Gatti, il paesaggio animista nella pittura di L. Basile e D. Scarongella, la materia e astrazione delle composizioni di A. Laurelli e di P. Guastamecchia, la poetica MADI nella scultura di F. Cortese, il simbolismo di P. Sciancalepore e la valorizzazione di antiche pratiche coloristiche dei lavori di G. De Sario, l’esperienza estetica che le opere inducono a fare è un viaggio percettivo nella dialettica  narrativa della forma e nell’estetica del silenzio. Dalle diverse suggestioni fin qui rintracciate, cominciano a chiarirsi alcuni nuovi orizzonti espressivi – non tradizionali – e si determinano alcuni nuovi livelli di lettura semiotica dell’oggetto artistico proposto dal collettivo. In conseguenza di ciò, vorremmo dire che due sono le visioni possibili entro le quali questa mostra di Bitonto, a mio umile parere, si muove.

Per visionare il catalogo della mostra "CORTILI APERTI ALL'ARTE", cliccare sul seguente link: https://www.flipsnack.com/.../catalogo.../full-view.html

 

La prima visione nuova, davvero seducente, è che il collettivo di cortili aperti all’arte valorizza i linguaggi creativi del nostro tempo mettendoli in dialogo tra loro intrecciando così l’arte alla vita di chi abita lo spazio cittadino, diffondendo così “ il culto della bellezza”. Ricucire e reinventare il connubio arte- pubblico nello spazio urbano contemporaneo è una necessità insopprimibile per chi si impegna nel migliorare la città e la qualità della vita di ognuno di noi.

 

 La seconda è legata all’estetica del silenzio e la dialettica della forma che partendo dallo studio delle opere di Francesco Carbone fil rouge del mio intervento. Questa declinazione interpretativa dei lavori in collezione riguarda l'apprezzamento estroverso e introverso di questi due elementi espressivi, considerando come il silenzio possa essere un'opera d'arte silenziosa, e la forma sia un modo di esprimere emozioni, pensieri, senza parole.

 

 

 Merleau Ponty,  nella sua “fenomenologia della percezione”  sosteneva che nell’azione pittorica e artistica le cose nascono dal silenzio in cui sono poste, conferendo visibilità all’invisibile.

 

Lui ci parla anche dell'esistenza di “fili di silenzio nel tessuto del linguaggio”. Il silenzio compositivo, dunque, valorizza il non verbale e affida ad altri sensi e codici espressivi la percezione delle cose del mondo, il messaggio tra le righe… la parola non detta è rappresentata per mezzo della forma. La vera sfida dell’arte contemporanea è dunque riprodurre il silenzio, eliminando “l’ensemble di caos” e rumori del mondo moderno. Ecco che gli autori in collezione guidano il nostro sguardo verso nuove visioni che avvicinano all’arte contemporanea e al primato della percezione  come di appartenenza a luoghi e  sensazioni. Le loro immagini diventano pausa riflessiva, ritaglio interno di comunicazione con le sue forme e i suoi colori, le sue silenziose simbologie. Molte correnti pittoriche del ‘900 sono immerse nel silenzio: la pittura metafisica di Giorgio De Chirico che sostituisce i corpi con i manichini, le nature morte di Carlo Carrà, il surrealismo di René Magritte. Un silenzio fatto di estraneità dell’artista rispetto alla realtà, non un mezzo per rappresentarla come è avvenuto nel corso dei secoli e nelle varie correnti pittoriche: pensiamo al realismo di Caravaggio e della scuola napoletana, alla pittura del grande colorista,  Bitontino, Carlo Rosa  maestro del 600 e del lirismo realista del pittore Francesco Speranza che predilige la tempera, elaborata alla maniera antica, a cui conferisce la corposità e la brillantezza dell'olio. Ogni suo quadro vibra per quei toni morbidi e caldi, sovente impreziositi da dosatissime velature, che derivano dalla fusione del colore meridionale con l'atmosfera silenziosa e mistica lombarda. Gli artisti di cortili aperti sembrano abbiano interpretato nelle proprie opere proposte il concetto di Silenzio… un argomento profondo e pieno di significati cui spesso è difficile dare una definizione. Premessa la complessità e l’importanza di questo concetto, dall’antichità a oggi esso è stato oggetto d’indagini filosofiche e teologiche. Questo grande interesse testimonia il legame esistente tra il silenzio e il mondo, l’uomo, il linguaggio, l’arte. Anche se sembra strano associare alla creatività artistica un concetto come quello di silenzio, non è così. L’arte vive di silenzi. Il silenzio è presente nella poesia, nei vuoti delle creazioni artistiche, nei momenti di concentrazione. Il silenzio ha per l’uomo una moltitudine di valenze. E’ innanzitutto una dimensione in cui cercar rifugio dalla realtà esterna. Il silenzio aiuta a pensare, a concentrarsi, a ritrovare se stessi e ad ascoltarsi. Il silenzio è l’assenza di rumore, è il cosmo, è il vuoto o il pieno, micro o macro pensiero, il silenzio è arte dell’ascolto e della libera comprensione di ogni espressività creativa. Ogni tavolozza, linea, ogni curva, ogni superficie racconta una storia. La forma è l'anima dell'arte, il suo corpo visibile. In conclusione:

 

 se è vero che nella forma e nel silenzio risieda il concetto stesso dell’opera è anche vero che entrambi gli elementi abbiano la capacità di far emergere quello che Federico Ferrari chiama l’ invisto, capacità che richiede un «impulso critico meditativo e sovversivo ». Per far apparire l’invisto, il critico deve essere «un sovvertitore dei cliché, degli stereotipi fossilizzati della contemporaneità». La sua kritiké téchne dev’essere una cesura e non deve mai diventare «un’ideologia assiologica». Questi suoi pensieri confermano la potenza dialettica del silenzio e della forma artistica che vive d’ispirazione, comunica con la nostra intelligenza emotiva, ricerca nuove espressività e comunica senza parole,; trascende la realtà e offre una dimensione suggestiva della  nostra esperienza del mondo  sensibile attraverso l’arte visiva del nostro tempo.

 

Rosanna Mele

 

Duemila25


 




CORTILI APERTI ALL’ARTE

Torna l'appuntamento con le bellezze storiche di Bitonto Cortili Aperti, due giorni imperdibili per ammirare Bitonto nei suoi luoghi più affascinanti.

L’Associazione SANCTI NICOLAI CONVIVIUM In occasione dell’ XI edizione di “Bitonto Cortili Aperti”- manifestazione sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, voluta e organizzata  a fine maggio dall’Associazione Dimore Storiche Italiane . I cortili delle più’ importanti  dimore storiche di tutta Italia sono aperti e visitabili -

che si svolgerà nei giorni 24 e 25 maggio 2025, organizza la mostra d’arte contemporanea CORTILI APERTI ALLARTE

ALL’ARTE  dal 22 al 29 maggio 2025 presso la sede dell’Associazione SANCTI NICOLAI CONVIVIUM Piazza

Cattedrale, 35 Bitonto (BA).

 

Vernissage:

giovedì 22 maggio 2025 alle ore 18.30

Presenta

ROSANNA MELE Storico dell’Arte

 

Espongono: LUIGI BASILE, FRANCO CARBONE, FRANCO CORTESE, GIUSEPPE DE SARIO , LETIZIA GATTI, PASQUALE GUASTAMACCHIA, ANTONIO LAURELLI, MASSIMO NARDI, DOMENICO SCARONGELLA,PAOLO SCIANCALEPORE.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni dal 22 al 29 maggio 2025 dalle ore 18,00 alle ore 20,30.