Alice Schivardi, "Talmente bello", dall'installazione "Coccinelle" (2010-2015) composta da 32 opere; disegni a ricamo su carta da lucido, matita, filo di cotone, cornice in resina fatta a mano, 7x9 cm ciascuno
Maja Arte Contemporanea inaugura mercoledì 19 febbraio 2025, alle ore 18, in via di Monserrato 30 (Roma), la personale di Alice Schivardi.
L'esposizione è la prima di un ciclo di tre mostre — Quando filo, colore, parola s'intrecciano — a cura di Giovanna Dalla Chiesa, che mette a confronto il lavoro di tre artiste: Alice Schivardi, Luciana Pretta e Luisa Lanarca.
In mostra una selezione di opere che riflettono il linguaggio distintivo di Alice Schivardi, il suo interesse per la narrazione intima e la costruzione di legami attraverso il disegno e il ricamo. Il percorso espositivo include Coccinelle (2010-2015), un'installazione composta da 32 ovali ricamati su carta da lucido, incorniciati in resina, che insieme formano un mosaico di memorie ed emozioni nascoste. Dalla serie Amore incondizionato e Black Series, due opere ricamate su carta da lucido, in cui il filo diventa uno strumento per sondare le profondità dell'affettività e delle relazioni umane. In Eco di Luce, un'ape si posa su una bocca, caricando di valenze simboliche e antropologiche la tensione tra silenzio e necessità di parola. Infine, un gruppo di api in volo (disegni a ricamo su carta da lucido, matita, filo di cotone, cornice in metallo): ognuna disegna la propria traiettoria e, nell'attesa di ricevere il nome da chi ne entrerà in possesso, suggerisce un'ulteriore riflessione sul possibile legame tra le due specie, quella umana e quella del regno animale.
Osserva Giovanna Dalla Chiesa:
Con il filo dei suoi "disegni a ricamo", su carta trasparente, Alice Schivardi non ha soltanto raccontato storie che portano in primo piano l'intimità e l'assorta concentrazione del mondo femminile, ma ha gettato un ponte tra gli aspetti della rappresentazione artistica che tradizionalmente si astrae dalla realtà e quelli della vita. Di questa fanno parte, non solo figure eticamente o spiritualmente esemplari come il partigiano Mario Fiorentini o Santa Rita da Cascia - protagonisti di alcune spettacolari performance -, ma l'intero creato, fatto di insetti meravigliosi e sociali come le api, o di altri - cui si deve comunque rispetto, sino a dar loro sepoltura - del regno animale di cani e uccelli, con cui l'artista riesce a fondersi sino a una completa immedesimazione e di quello di tutte le differenze etniche, di genere o genetiche, come nel caso del suo recente lavoro con i non vedenti. Il filo di Alice Schivardi è quindi il filo del pensiero che in modo immateriale, ma persistente, raccontando storie severe o soavi, su superfici trasparenti che lo fanno librare nell'aria, attraversa i confini per porsi ogni volta in relazione, e trasformare all'occorrenza la storia, riunificando ciò che il pregiudizio umano ha separato. Questo filo sapiente, e sapienziale, esteticamente incantevole, si rivolge agli aspetti antropologici come a quelli politici, sociali o religiosi, su cui deve fondarsi la consapevolezza della nostra umanità, e da cui dipendono la possibilità e la necessità di un'armonica convivenza e sopravvivenza.
NOTE BIOGRAFICHE
Alice Schivardi (Erba (CO), 1976) ha frequentato il corso dell'artista Alberto Garutti all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano diplomandosi con una tesi su Louise Bourgeois. La frequentazione con diversi artisti le ha permesso di approfondire il disegno come metodo d'indagine e di sperimentare continuamente materiali e tecniche, accumulando una molteplicità di esperienze sia in ambito lavorativo che umano e sociale.
Ha partecipato a numerosi premi tra cui il Premio Cairo a Palazzo Reale (Milano), il Premio Maretti al Museo PAN (Napoli), e ha vinto nel 2008 il primo premio "Videominuto" al Museo Pecci (Prato).
Tra le mostre personali più recenti: Corvi o colombe? (performance), Nuvola di Fuksas, Roma, 2023; Alice in Chains, Todi, 2023; La vita è una ruota, Una Vetrina, Maxxi_the indipendent, Roma, 2019; A suon di ali, Monumento Naturale Palude di Torre Flavia, Ladispoli, 2019; Ero figlia unica, Fondazione Pescheria - Centro Arti visive, Pesaro, 2015; Wormholes, Museo del Los Sures, in collaborazione con I.S.C.P., New York, 2014.
Ha inoltre partecipato a mostre collettive presso il Museo Pecci di Prato, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la Richard Saltoun Gallery di Londra, l'Auditorium Parco della Musica di Roma, Palazzo Trinci a Foligno e l'American Academy in Rome.
Ha preso parte a manifestazioni internazionali d'arte, tra cui Manifesta 12, Palermo (2018), I Martedì critici a Roma e TEDx women Navigli a Milano (2021).
È presente nelle collezioni permanenti:
– Benetton Collection (2015)
– Museo Sperimentale per l’Arte Contemporanea, Aquila (2011)
Alice Schivardi
a cura di Giovanna Dalla Chiesa
19 Febbraio — 8 Marzo 2025
INAUGURAZIONE
Mercoledì 19 Febbraio 2025, ore 18
Maja Arte Contemporanea
Via di Monserrato, 30 – ROMA
info@majartecontemporanea.com
+39 06 6880 4621