martedì 28 novembre 2023

Teorèma Celèste di Ilaria Abbiento

Ilaria Abbiento_Teorèma Celèste, 2020


Ilaria Abbiento ha concepito Teorèma Celèste non solo come un'installazione artistica, ma come la conclusione significativa di un percorso di memoria. L'opera si fonde in modo organico con la Sala Circolare di Palazzo Fondi, un luogo che, per diversi anni, ha custodito silenziosamente l'onere di una storia significativa, ora dimenticata. Originariamente destinata a commemorare le vittime civili della prima guerra mondiale, la sala ha subito, come tutto il palazzo, gli affanni dell'abbandono. La memoria dei caduti, incisa nei marmi delle pareti, è stata privata di “voce”. I loro nomi, una volta saldamente presenti, sono scomparsi, lasciando solo “buchi” di ricordi.

In questo contesto, il progetto Sala Circolare si è manifestato in un ciclo di dieci capitoli - di cui Teorèma Celèste è l'ultimo – ciascuno contribuendo in modo unico a restituire la memoria a questa sala dimenticata. Attraverso 10 visioni artistiche differenti il progetto ha ri-creato la memoria di una caratteristica intrinseca al territorio napoletano, trasformando la sala senza intervenire materialmente su di essa. 

Teorèma Celèste emerge come l'unico capitolo dedicato in modo esplicito alla memoria di una persona speciale per l’artista: Oscar, suo padre. In questo lavoro, l'artista ha intessuto una narrazione visiva che va oltre i confini dell'arte immateriale, onorando la memoria del genitore in modo tangibile. L'installazione si fonde con la storia della Sala Circolare, completando il cerchio della memoria e riportando in vita ciò che era stato perduto. 

La mostra completa un itinerario tra due luoghi della città, che sono stati reinterpretati in modo temporaneo da un'istallazione di Ilaria Abbiento: Incanto nel tratto dell'Acquedotto Augusteo gestito dall'Associazione VeginiSanità (visibile nei week-end, fino al 7 gennaio) e Teorèma Celèste a Palazzo Fondi. Mentre all'Acquedotto lo sguardo dell'artista di rivolge in basso, verso la terra, ricreando un paesaggio marino immerso nelle profondità della città; a Palazzo Fondi lo sguardo di Ilaria Abbiento si rivolge in alto, verso il cielo, facendo del paesaggio marino il simbolo dell'inizio di un viaggio... verso l'infinito. 

Si ripropone qui a seguire il testo lirico scritto da Ilaria Abbiento a complemento della ricerca da cui è scaturito Teorèma Celèste. 

sono una conchiglia 

Nel perimetro della mia camera mi chiedo quale sia la misura di una distanza. 

Aldilà dei vetri la Terra, assorbita dal silenzio, si prende cura della mia malinconia. 

L’unico suono di cui ho nostalgia è quello delle sirene delle navi che si allontanano dal porto. Il tempo, ora, si cristallizza per dar luce alla memoria. 

Ricordo quando da piccola salivo con te sul tetto della casa in campagna a guardare le costellazioni. Ogni estate ti facevo sempre la stessa domanda. 

Poi diventeremo stelle? 

E tu, sorridendo: sì, ed è lì che un giorno ci incontreremo ancora. 

Ora ti cerco tra le meccaniche celesti, nelle mappe stellari, 

nel formulario azzurro in cui riscrivo un’equazione per risolvere la teoria della distanza. 

Nei sali marini di una carta del cielo immaginaria. 

Provo a orientarmi tra i meridiani e l’equatore, nelle coordinate di una terra irrigata dagli astri. E ti conservo, nella fotografia di te bambino che, come un piccolo marinaio, 

naviga nel suo mare d’argento. 

***** 

Ilaria Abbiento_Teorèma Celèste, 2020_frame dall'opera video

Ilaria Abbiento è un’artista partenopea. La sua ricerca artistica, incentrata da molti anni sul mare, parte da un’immersione introspettiva volta a costruire una narrazione poetica che, costellata da immagini, materia, testi poetici e letterari, percorre itinerari cartografici immaginari e indaga il suo oceano interiore. La sua pratica spazia dalla fotografia, alle installazioni site-specific, al video. Allieva dell’artista Antonio Biasiucci nel 2012, orienta il suo percorso verso una ricerca artistica autoriale. Le sue opere sono state esposte in molte gallerie d’arte e musei prestigiosi sia in Italia che all’estero tra cui Fondazione Pino Pascali, Polignano a Mare (2022), PAC-Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano (2022), Acquario Civico, Milano (2022), Pac/Porto d’Arte Contemporanea, Salerno (2021), Institut Culturel Italien, Parigi, Francia (2021), Fondazione Francesco Fabbri, Treviso (2021), Fondaco Arte Contemporanea, Bra (2021), Museo di Villa Pignatelli, Napoli (2019), Art Pur Gallery, Riyad, Arabia Saudita (2019), Hafez Gallery, Jeddah, Arabia Saudita (2019), Le Quadrilatère Galerie, Beauvais, Francia (2018), Castel Dell’Ovo, Napoli (2017). Alcune opere sono presenti in Collezioni d’Arte pubbliche e private tra cui il Museo Pino Pascali, Imago Mundi Art, e la Biblioteca Vallicelliana di Roma. Ha partecipato a varie residenze d’artista tra cui Residenze Mediterranee, Corsica (2021), Plaza Art Residency, isola di Capraia (2020), The Photosolstice, isola dell’Asinara, Sardegna (2019), BoCs Art, Cosenza (2015). Ha esposto in Festival di fotografia internazionali tra cui Recontres PhotoGaspésie, Canada (2023), Photolux Festival, Lucca (2022), Photaumnales, Francia (2018). Ha vinto diversi premi e ha avuto molti riconoscimenti, tra cui un’opera finalista alla decima edizione del Premio Francesco Fabbri per le arti contemporanee (2021).

Ilaria Abbiento | Teorèma Celèste 
A cura di Marco Izzolino
Sala Circolare, Palazzo Fondi
via Medina 24, 80133, Napoli 
Aperta tutti i giorni dalle 10 alle 16 

Opening venerdì 1 dicembre 2023 ore 18