mercoledì 17 marzo 2021

LUIGI VOLLARO Il fuoco e la sua ombra

 


Comunicato stampa

Domenica 21 marzo, alle ore 18:00 sulla pagina Facebook dell’Edicola RARA sarà presentato l’intervento dello scultore LUIGI VOLLARO Il fuoco e la sua ombra.
L’intervento si iscrive nel progetto “infinito spazio di una cella” promosso da RA contemporaryArt, con la collaborazione del Museo-FRaC Baronissi. Un progetto al quale danno unfondamentale contributo e sostegno il Sito dell’Arte, Liceo Artistico Corato; CaravanSerraglio, ricevimenti; il Vicolo, ristorante; il Cibo degli Dei, pasticceria; EcceHomo, panificio; Augustus, b&b; LineaGrafica, tipolitografia; Aeroplani di Carta, comunicazione; Unipol Sai assicurazioni, di G.Grieco.
L’ “infinito spazio di una cella” è il titolo che il curatore, Massimo Bignardi (già professore di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Siena), ha dato al programma partito nel 2017, condividendo la traccia della proposta di operare ‘in loco’ che, da anni, Paolo De Santoli ha disegnato nel calendario degli appuntamenti con l’arte contemporanea in Puglia e che nel tempo ha fatto registrare a Terlizzi la presenza di numerosi artisti.
«Nello spazio di una cella confinante con il mondo attraverso un vetro – avverte Bignardi nella breve nota introduttiva –, i linguaggi degli artisti invitati a realizzare un intervento site specific, cadenzeranno la narrazione di giorni che, uno nell’altro, racconteranno le emozioni, i sorrisi, le contrarietà: tutto ci aiuterà, perché tutto filtrerà dal vetro e andrà a riporsi nell’infinito spazio della cella.
Con l’installazione il fuoco e la sua ombra Luigi Vollaro propone all’interno della trecentesca edicola, il cui arco gotico si sporge sullo stretto vicolo nel cuore della Terlizzi sveva, conserva integra la lingua che è propria della scultura, con la passione che accende da oltre cinquant’anni l’esperienza dell’artista. Conserva, cioè, la forza delle mani che piegano, con artificio, il metallo, svuota l’interno della forma per dar senso al sottile ‘foglio’ di rame ora leggero corpo di un “tempo autentico”, che è della coscienza.[…] Una lingua di fuoco, affiora dal pietrame del calpestio e allunga la sua forma sulla parete dell’edicola, spandendo, al suo interno, riflessi rossi color del rame. Il fuoco divampa dal piano e come le passioni invade lo spazio della memoria, dell’artista e nostra, scandendo un tempo interiore, che è proprio dell’anima».
L’edicola resterà visibile fino al 20 giugno.