venerdì 8 novembre 2024

Nasce a Bologna Foto/Territorio, osservatorio e spazio di sperimentazione


Bologna, 8 novembre 2024_Nasce a Bologna Foto/Territorio: osservatorio e spazio di sperimentazione che promuove la fotografia come strumento di indagine di territori e comunità. Ideato dall’associazione Da.a., il progetto punta a nutrire, attraverso la messa a fuoco dell’obiettivo fotografico, uno sguardo collettivo attento e consapevole dei cambiamenti in atto nella società e nel paesaggio.

Perché la fotografia? Perché, in un’epoca in frenetica trasformazione, lo scatto richiede un pensiero critico, ferma il tempo e, immortalandolo, lo converte in spazio di riflessione comune, di sosta e di approfondimento, con un linguaggio accessibile, capace anche di alimentare preziosi archivi per la memoria condivisa.

A dare il via alle attività di Foto/Territorio è il ciclo di talk “OLTRE/Dialogo tra fotografia, territorio, comunità”, organizzato da Da.a con il contributo del Comune di Bologna | Settore Cultura e Creatività, il 16 e 17 novembre 2024, nella Serra Madre – Le Serre, Giardini Margherita. Una due-giorni gratuita eaperta al pubblico, invitato a confrontarsi con esperti, curatori e artisti. Tra gli ospiti: Giovanna Calvenzi, illustre photo editor, già direttrice dei Rencontres Internationales de la Photographie di Arles, guest curator di Photo Espana a Madrid e responsabile dell’archivio del marito Gabriele Basilico, i fotografi e artisti Martina Caneve, Alessandro Imbriaco, Allegra Martin e Paola de Pietri, la curatrice Elena Di Gioia e Caterina Molteni, curatrice del MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna. I relatori si confronteranno sul rapporto tra fotografia, comunità e territori, sull’importanza degli archivi, sul ruolo delle residenze d’artista, e su alcuni recenti progetti fotografici. Non mancheranno approfondimenti relativi all’editoria di settore, grazie anche alla partecipazione della libreria Leporello photobooks et al.

Con OLTRE/ prende il via il percorso di Foto/Territorio che nei prossimi anni intende svilupparsi in un progetto più ampio. L’obiettivo è quello di esplorare alcune aree della Città metropolitana di Bologna, attraverso lo sguardo di fotografi affermati, autori di lavori site specific e, al tempo stesso, docenti di giovani fotografi invitati, tramite call, a interpretare lo stesso territorio. Public program, talk e laboratori restituiranno il risultato delle residenze alle comunità, coinvolte in un confronto diretto e costante. Gli esiti del progetto confluiranno in una mostra a Bologna, che presenterà le personali di ogni artista insieme ai migliori scatti dei partecipanti ai workshop. Anche i luoghi d’indagine ospiteranno percorsi espositivi: allestimenti in spazi pubblici riporteranno “a casa” gli stessi paesaggi immortalati nelle foto.

Bologna, territorio simbolo. Con i suoi 55 comuni, la città metropolitana di Bologna è un mosaico di contesti morfologici, storici, sociali e culturali estremamente diversificati, nonostante la comune appartenenza amministrativa: aree industriali, zone a vocazione agricola, pianura, colli, Appennino e, al centro, l’influenza urbana del capoluogo emiliano-romagnolo.L’intero territorio riflette, in piccolo, sfide e opportunità condivise a livello nazionale e internazionale.

«Foto/Territorio vuole fare di Bologna un punto di riferimento, a oggi mancante, per la ricerca e la sperimentazione fotografica sul paesaggio e creare un modello replicabile di indagine, di narrazione e di esperienza del territorio»: spiega l’architetto Pierluigi Molteni, presidente dell’associazione Da.a. 

Il progetto nasce da un team multidisciplinare: Pierluigi Molteni, architetto e docente, Luca Capuano, fotografo e docente, Azzurra Immediato, storica dell’arte e curatrice, Piero Orlandi, architetto e curatore, Alessandro Zanini, fotografo, curatore e antropologo, con la collaborazione di NOS Visual Arts Production.

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OLTRE/Dialogo tra fotografia, territorio, comunità
Bologna, Serra Madre - Le Serre, Giardini Margherita, via Castiglione, 134 
16 novembre 2024, ore 15 – 20 | 17 novembre 2024, ore 15 – 19 
Ingresso libero e gratuito 

A cura di: associazione Da.a, Foto/Territorio
Con il contributo di: Comune di Bologna | Settore Cultura e Creatività
Progetto grafico: D+ Studio 
Con il supporto di: Banca di Bologna, Pierluigi Molteni Architetti, D+ Studio, Ultradesign, Frassinago – Gardens and Landscapes, On Luce & Design, Stepping Stone
Thanks to: Lavì! City

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Query L’instabilità del Materiale

 

Virginia Lorenzetti, Mi siedo alla tua ombra


Prosegue QUERY MW nel Lazio. Il programma d’arte contemporanea “Query L’instabilità del Materiale” vincitore di Lazio Contemporaneo 22, si svilupperà a Frascati (Roma) come evento diffuso tra il “MUSA” Museo Archeologico Scuderie Aldobrandini e Il “MEC”, area del Mercato coperto cittadino, dove l’esposizione Query si protrarrà per 28 giorni dall’opening dell’8 novembre. 

Dopo il successo della Project Room toscana al Museo Polveriera Guzman di Orbetello con gli artisti convocati, e la performance di danza contemporanea Colonne Fluttuantinell’area “Prospettiva Cielo”, insieme al partner Hypermaremma, si va sempre più marcando la natura del concept e l'interrogazione “Query” per trattare il tema sempre più attuale di cosa è arte sotto il profilo dell’esperienza contemporanea e degli autori under 36, protagonisti principali di questo dicotomico progetto che rifugge tuttavia dal semplicismo delle antitetiche. Dalla medesima “citazione”. Mostrando la costante fibrillazione dell’osservazione - come Qbit, 0 e 1 contemporaneamente, come fossimo in un punto di osservazione e contestualmente in ogni altro punto di vista - e dell’esperienza.

Query, il termine informatico per domanda di dati, e la sigla acronima di materiale e immateriale MW da “W” rovescio grafico di “M” è una vocazione del tempo di disruptioncui assistiamo - spiega, dunque, Daniela Zannettigiornalista ideatrice del progetto, direttrice artistica, e cultural producer di Artisti in Transito - e che richiede la comprensione di nuovi paradigmi anche nel modo di pensare e produrre l’arte, sempre più fogli di mondo,wormhole. Far arrivare, in un certo qual modo, le cose al loro posto, dagli strati del contemporaneo, dell'agglomerato quantistico, ovvero tutti gli stati nel suo complesso contemporaneamente; focalizzando dall’instabilità, temi come la rigenerazione di spazio e tempo, la bellezza materiale e anche immateriale del paesaggio o del digitale; la necessità di riscoprire negli ambienti una matrice occupante e l’accessibilità, la gestualità, e la cura; la ricerca sulla materia che trasla la percezione stessa della sostanza.

Massimo Belli project manager di Hypermaremma e critico d’arte per Query sottolinea come l’Arte contemporanea sia un termine usurato, nel quale non si compie mai abbastanza l’analisi dei singoli lemmi che lo compongono, - e aggiunge - partendo da questa base, potremmo attenderci due cose ben diverse: ricevere un prodotto, e non il solo riflesso di ciò che siamo allo stato attuale e, soprattutto, non riceverlo in forma di risposta, piuttosto sotto forma di domanda, interrogativo fondante di chi si accinge a produrre qualcosa.

Query, dunque, muove proprio da un interrogativo sullo stato dell’Arte, ponendosi come progetto crossmediale di scambio non paradigmatico di idee e di cultura, connettendo l'ampia gamma di discipline che fanno capo alle arti tenendole al di fuori di una sterile segmentazione e valorizzandone, piuttosto, - conclude Belli - il potere di trasmissione di un know how comune, utile al frastagliato flusso di coscienza che sgorga unico dal canale dell’Arte intesa in ogni sua forma. Incarnata negli artisti under 36 Giulia Barone, Thomas Bentivoglio, Ivan Bossoni, Adele Cammarata, Edvige Cecconi Meloni, Luca Falessi, Livia Giuliani, Virginia Lorenzetti, Marianna Panagiotoudi, e Rossana Abritta, Caterina Ciuffetelli, Giuliana Cobalchini, Katia Pugach, guest and international artists.

Allo stesso modo l’evento non resta immobile - chiosa la curatrice Irene De Sanctis- si frammenta in molteplici aspetti e si distribuisce sul territorio, in modi imprevisti, in luoghi non canonici, aprendosi allo scambio: così il transitare in una installazione, l’uso di un’area di rigenerazione urbana, il visitatore che abita la mostra, da voyeur a possibile protagonista.

La transizione, il trānsiēre, richiede una trasformazione costante, un perenne cambiamento di stato, l’alterazione della materia e del pensiero per divenire altro da sé, un distinguo rispetto alla materia fisica che imprigiona l’essenza altrimenti libera da tutti i vincoli.

Query L’instabilità del materiale è un progetto di Artisti in Transito finanziato dalla Regione Lazio per la promozione di artisti e curatori under 36. Con Lazio Innova. Il patrocinio del Comune di Frascati e del MUSA Museo archeologico Scuderie Aldobrandini. Partner di progetto HYPERMAREMMA.


Il Programma 

8 novembre 2024
Talk Stampa, ore 16:00 Presentazione del progetto “Query L’instabilità del materiale”, Sala degli Specchi di Palazzo Marconi, Piazza Guglielmo Marconi 3 Frascati.

Installazione e Performance Colonne Fluttuanti Ore 17.00 Museo Archeologico Scuderie Aldobrandini - MUSA. Piazza Guglielmo Marconi 6 Frascati

Cerimoniale di apertura della sessione tuscolana al MEC con entrata programmata. La performance già condotta da Rossana Abritta all’interno dell'installazione totemica di Land Art in acciaio cor-ten di Mauro Staccioli in Maremma, si replicherà al cospetto delle teche dell’archeologico del Museo di Frascati con l'installazione originaria “Colonne Fluttuanti” di Giuliana Cobalchini. Una cascata di origami di carta di riso, sinonimo di leggerezza e immaterialità. L’autrice indosserà “l’abito di scena” dell’artista Caterina Ciuffetelli. Le opere resteranno stabilmente esposte sino alla conclusione dell’evento Query.

Opening MEC 18:00 Mercato coperto cittadino di Frascati, Piazza del Mercato 16 Frascati, esposizione collettiva d’arte contemporanea Artisti under 36

6 dicembre 2024
Preview Editoriale “Query” ore 16:00 con Campisano Editore e Autori, Sala degli Specchi di Palazzo Marconi Frascati, Piazza Guglielmo Marconi 3 Frascati, anticipazioni della pubblicazione che storicizza il progetto.

Finissage MEC 17:00 Mercato coperto cittadino di Frascati, Piazza del Mercato 16 Frascati. 

Altre informazioni : query2023.wordpress.com
AINT sitnewsfeel@gmail.com


giovedì 7 novembre 2024

Roma nel Cinema a pennello



Palazzo Merulana, sede della Fondazione Elena e Claudio Cerasi, gestito e valorizzato da Coopculture, è lieto di presentare Roma nel Cinema a pennello. I bozzetti pittorici dei manifesti cinematografici, da “Roma città aperta” a “La voce della luna”, ideata e curata da Stefano Di Tommaso e Paolo Marinozzi.

La mostra, inserita all’interno del palinsesto della Festa del Cinema di Roma, con il contributo di SIAE, con il patrocinio di ANICA, con la partnership di Banco Marchigiano e WebPhoto&Service, racconta Roma con le sue visioni cinematografiche e comprende 50 bozzetti pittorici originali, opera di grandi artisti, realizzati per la stampa tipografica dei manifesti cinematografici. Sono stati realizzati dai più noti e importanti artisti del settore, veri e propri “disegnatori di sogni” come Ballester, Capitani, Martinati, Brini, Nano, Manfredo, De Seta, Manno, Olivetti, Cesselon, Geleng, Ciriello, Symeoni, Nistri, Iaia, Putzu, Casaro, Avelli, Biffignandi, Gasparri, che insieme hanno rappresentato una vera e propria corrente artistica del ‘900 e hanno lavorato per le più grandi major americane come Warner, MGM, Paramount, Columbia e per le italiane Titanus, Lux, Ponti-De Laurentis, Amato, Rizzoli, Cecchi Gori.

Le opere provengono dal museo “Cinema a pennello”, unico al mondo, fondato da Paolo Marinozzi, con sede a Montecosaro(MC) nel palazzo di famiglia. Inaugurato nel 2011 da Claudia Cardinale, è stato visitato tra gli altri da professionisti del settore, tra cui Catherine Spaak, Giancarlo Giannini, Carlo Verdone e molti altri, i quali hanno anche donato alcuni cimeli di alcuni loro film.

L’arte della cartellonistica filmica, nell’evoluzione del cinema come linguaggio e immaginario, ha sempre avuto un ruolo di innegabile rilievo nella promozione e divulgazione della cultura cinematografica.

Da questo punto di vista, la cartellonistica del cinema ha costituito, almeno fino agli anni ’70, una sorta di prolungamento estetico di stile, tematizzazione, merceologia del film. Inoltre, è caratterizzata da un linguaggio munito di una estetica con una sua specifica autonomia rispetto alla stessa iconografia e messa in scena dei film.

La mostra si propone di articolare, quindi, una sorta di racconto per film e attori dal dopoguerra ad oggi, di Roma come set cinematografico. Dall’apparizione sconvolgente del neorealismo con Roma città aperta, Ladri di biciclette, Umberto D al mito del cinema attraverso la Magnani di Bellissima, a quella di Gadda e Germi di Un maledetto imbroglio (tratto da Quer Pasticciaccio brutto de Via Merulana), dalla Roma di Poveri ma belli e de I soliti ignoti, di Accattone e Mamma Roma.

La mostra vuole celebrare anche gli anniversari che cadono quest’anno di quattro grandi del cinema italiano e internazionale: i cinquantenari della morte di Vittorio De Sica e di Pietro Germi, il centenario della nascita di Marcello Mastroianni, e il compleanno importante della più grande diva italiana, Sophia Loren. Gli anniversari sono evocati nel manifesto della mostra che immortala il volto del commissario di Un maledetto imbroglio e la scena iconica dello spogliarello in Ieri, oggi e domaniche, con la regia di Vittorio De Sica, vinse l’Oscar come miglior film straniero.

La mostra prevede poi l’omaggio a due grandi icone del cinema: Federico Fellini, che ha girato i suoi film nel mitico Studio 5 di Cinecittà, e Alberto Sordi, simbolo della Capitale di cui è stato Sindaco per un giorno.


ROMA NEL CINEMA A PENNELLO
I bozzetti pittorici dei manifesti cinematografici, da “Roma città aperta” a “La voce della luna”
Ideazione e Cura Stefano Di Tommaso e Paolo Marinozzi
10 ottobre - 8 dicembre 2024

Palazzo Merulana via Merulana, 121- Roma
info@palazzomerulana.it
+ 39 06 39967800


Ufficio Stampa
Leeloo comunicazione
ufficiostampa.leeloo@gmail.com
331.6176325 - 388.1066358 - 331.6158303

Giorni e orario visite
Da mercoledì a venerdì: 12.00-20.00 (ultimo ingresso ore 19.00)
Sabato e domenica: 10.00-20.00 (ultimo ingresso ore 19.00)





DARK NECESSITY di Mattia Barbalaco

Mattia Barbalaco, Il buco, 2024

Von Buren Contemporary è fiera di presentare DARK NECESSITY, la mostra personale del giovane artista calabrese Mattia Barbalaco.

Atmosfere paludose, dense di tinte brune e dettagli enigmatici: questa è la dimensione in cui vagano le figure rappresentate da Barbalaco. Le pose dei protagonisti delle opere, che passano dalla tensione all'abbandono, dall'espressività alla rassegnazione, fanno pensare a dei burattini che, guidati dalle mani dell'artista, si muovono all'interno di un teatro dalle scenografie oniriche e intricate. 

I rimandi simbolici ed espressionisti del giovane pittore, uniti ad uno stile naturalistico e virtuosistico dal punto di vista formale, creano un cortocircuito che apre un varco tra realtà e inconscio. 

Nelle opere di Barbalaco ricorrono rimandi alla psicanalisi, con costanti accenni al mondo dell'inconscio, che emergono da dettagli sparpagliati e inaspettati. È inoltre presente un interesse per le teorie junghiane, in particolare per il processo di individuazione, che riguarda il complicato passaggio dalla pubertà all'età adulta, un viaggio spirituale ricco di simboli e insidie che ogni essere umano deve compiere per giungere all'individuazione del sé. I riferimenti artistici sono molteplici, dal realismo magico al simbolismo, fino all'importante influenza dell'espressionismo e dell'immaginario di artisti come Otto Dix e Paula Rego, dalle immagini intense e disturbanti. Sono inoltre presenti suggestioni teatrali derivanti dalla passata esperienza di burattinaio dell'artista. 

Mattia Barbalaco nasce a Vibo Valentia nel 1999. Nel 2018 si trasferisce a Roma, dove frequenta l'Accademia di Belle Arti, e consegue il diploma di Pittura con il massimo dei voti. Nel 2022 ha presentato le sue prime due mostre personali, presso la galleria Blu Gallery di Bologna.

Von Buren Contemporary 
DARK NECESSITY

mostra personale di
MATTIA BARBALACO

Testo critico:Anna Gasperini
Curatrice e organizzazione: Michele von Büren

la mostra resterà aperta fino al 21 novembre 2024
orari: 11:00-13:30 e 16:00-19:30; domenica e lunedì su appuntamento

Von Buren Contemporary
Via Giulia 13, 00186 Roma
www.vonburencontemporary.com
info@vonburencontemporary.com|

 
Ufficio stampa
Alessandra Lenzi | alessandralenzi.press@gmail.com
Tel: (+39) 320 5621416