giovedì 22 giugno 2023

MOON BOX

 


MOON BOX

Sergio Laterza Ferrara Art Gallery Castello Orari: 10 – 21.30 San Basilio – Pisticci Info: +39 338 411 0008 22 giugno +39 338 620 2992 10 settembre 2023 info@galleriaferrara.it

 

COMUNICATO STAMPA Giovedì 22 giugno 2023, alle ore 19.00 al Castello San Basilio (Marconia di Pisticci, Contrada San Basilio) sarà inaugurata la mostra di Sergio Laterza MOON BOX promossa da Ferrara Art Gallery. L’evento è stato creato espressamente per l’antico maniero dei marchesi Berlingeri, una famiglia di mecenati e appassionati di arte contemporanea che hanno reso questa antica struttura - costruita come masseria fortificata dalla comunità monastica dei Basiliani nel VII secolo - uno luogo ideale per promuovere l’arte contemporanea internazionale e italiana. Situato tra le antiche città di Metaponto e Matera, lontana dalle mode e dalle distrazioni, il Castello San Basilio a Pisticci è uno spazio surreale e allo stesso tempo un luogo ideale per la ricerca e la sperimentazione artistica. In questo straordinario contesto fatto di storia e di modernità, le opere di Sergio Laterza hanno trovato il loro naturale habitat espositivo dando vita a una scenografia originalissima, unica e irripetibile. Nella corte del castello sono esposte 33 light boxes che coprono l’arco temporale dal 2014 (anno di realizzazione della prima opera “Amore Lucano”) al 2023 (“EVOLVO”). Si tratta pertanto di una mostra antologica mai realizzata prima. Le creazioni di Sergio Laterza sono “scatole luminose”, serigrafate ed illuminate con neon o LED di ultima generazione. L’insegna “LEGGO” dal 2022 fa parte delle collezioni permanenti del MUSMA - Museo della Scultura Contemporanea Matera e, nello stesso anno, è stata esposta a Ivrea “Capitale del Libro”. Questi i titoli dell’intera collezione in mostra al castello: 1. LEGGO da LEGO (azienda leader nelle costruzioni di mattoncini modulari famosi in tutto il mondo). 2. CENZINO da CINZANO (nota azienda produttrice di bevande alcoliche). 3. BURBERI da BURBERRY (casa di moda). 4. Psi-Colabile da Pepsi-Cola (bibita gassata, concorrente della Coca Cola). 5. psicosi da Pepsi-Cola (idem c.s.) 6. IP IP URRA' da IP - Italiana Petroli (compagnia petrolifera italiana) 7. HERPES da HERMES (casa di alta moda e cosmesi francesi) 8. Pago CON CALMA da Pago BANCOMAT (logo bancomat) 9. BATOSTE da LACOSTE (casa di moda francese, nata per l’abbigliamento sportivo) 10. PEPSICOLOGI da Pepsi-Cola (celebre bevanda) 11. w la mamma da logo capovolto di Mc Donald’s (catena di fast food statunitense 12. ARRENDETEVI da UNDERGROUND (metropolitana di Londra) 13. Taci da Baci (celebre logo della Perugina) 14. NontiCredoBank dal logo UniCredit Bank (istituto di credito) 15. Cesso da logo Esso (compagnia petrolifera) 16. COMPARI & SOCI da CAMPARISODA (classico aperitivo italiano) 17. BAGORDI dal logo BACARDI (noto rum) 18. SCRIVIMI da logo della MARTINI (marchio di bevande alcoliche prodotte dalla società Martini & Rossi) 20. PIETRO da ETRO (casa di moda) 21. GALLERY da GOOGLE (motore di ricerca di Internet tra i più diffusi) 22. PIVELLI da PIRELLI (azienda leder in Italia per la produzione di pneumatici) 23. EVOLVO da VOLVO (casa automobilistica svedese) 24. DIFENDITI dalla casa di moda FENDI 25. COMPARI dal logo CAMPARI (uno degli aperitivi più apprezzati nel mondo) 26. Amore Lucano da Amaro Lucano (il logo della storica azienda di Pisticci Scalo, fondata dal Cav. Pasquale Vena) 27. TOTAL-mente SHELL-erati (compagnie petrolifere) 28. Babiere dalla nota bambola Barbie 29. RELAX orologio senza lancette, ispirato al celebre ROLEX (opera realizzata per il Castello San Basilio, luogo senza tempo, perfetto per ogni ispirazione-meditazione e relax, ovviamente…!). Sono esposti, inoltre, quattro concetti della Storia della filosofia, spiegati con l'esempio del gatto nero in una stanza: 1. Filosofia: è come trovarsi in una camera buia e cercare un gatto nero. 2. Metafisica: è come trovarsi in una camera buia e cercare un gatto nero che non c'è. 3. Teologia: è come trovarsi in una camera buia, cercare un gatto nero che non è lì e gridare: “l'ho trovato!” 4. Scienza: è come trovarsi in una camera buia e cercare un gatto nero con una torcia tascabile. Sergio Laterza è un artista di origini lucane (è nato a Montescaglioso, la “Città della Musica”) vive e lavora a Matera. La sua arte è caratterizzata da una forte componente concettuale, supportata da una straordinaria carica comunicativa intrisa di ironia. L’autore utilizza una varietà di medium, tra cui la digital art, la fotografia, i light boxes e oggetti vari e di costume per creare opere d'arte che sono spesso vere e proprie provocazioni contro la società odierna, personificata dai loghi delle grandi aziende del lusso (“RELAX”), ma anche dei produttori di beni di largo consumo e/o popolari (“Cesso”): solo per citarne alcuni. A partire dal 2000 ha realizzato diversi progetti fotografici e scultorei, esplorando le tematiche più disparate attraverso una visione e un'estetica che muovono continuamente il confine fra reale e irreale. Molti suoi progetti e serie fotografiche sono diventati mostre che hanno riscosso grande successo di critica e di pubblico. Dall'incontro con Lidia Berlingieri e Piervittorio Leopardi proprietari del Castello San Basilio è nato il progetto MOON BOX, evento ideato per far conoscere oltre trenta light boxes (scatole luminose) raffiguranti loghi o citazioni famose, modificati in modo ironico: una sorta di gioco delle parole e della immaginazione. L’allestimento è stato pensato, sin dal primo momento, per creare un’atmosfera di grande suggestione, dove il visitatore si trova a “vagare” e a "sostare" all'interno di una vera e propria piazza metafisica piena di attività commerciali: simulacri di negozi chiusi e stranianti. Un progetto che si sostanzia – come abbiamo scritto – di ironia, talento grafico e acume intellettuale. «L'idea - spiega l'autore - è stata quella di escogitare un modo divertente e curioso per trasformare un luogo quasi sacro e senza tempo, ossia la corte del castello di San Basilio in una piazza post era consumistica. Prendendo in prestito la veste grafica di alcuni loghi di brand famosi con accostamenti che inevitabilmente fanno sorridere». Il lavoro di Sergio Laterza esplora in maniera critica e creativa i grandi brand, ispirandosi al détournement - che può essere definito come “volontario smarrimento dell'orientamento”, in riferimento al “vagare senza meta e scopo”. Il senso di questa perdita dell'orientamento, proposta dall’artista, è quello di abituare il pubblico a un'apertura mentale verso nuovi, inattesi e magari anche estranianti aspetti della realtà. Si tratta, quindi, di un training sensoriale, che favorisce nuove percezioni ed inedite esperienze estetiche che favoriscono, nel visitatorefruitore, la formazione di una coscienza critica in una società invasa dalla pubblicità e da una informazione acritica e massificata. Hanno collaborato: Mariadelaide Cuozzo (testo di presentazione), Mauro Bubbico (grafica), Antonello Di Gennaro (campagna fotografica), Michele Saponaro (comunicazione), Lucana Neon (allestimenti) La mostra resterà aperta fino al 10 settembre 2023, con i seguenti orari: dalle 10.00 alle 21.30, tutti i giorni, compresi i festivi. Ingresso libero e gratuito. Si consiglia di contattare preventivamente, chiamando: mobile +39 338 411 0008 / +39 338 620 2992 o invaiando mail a info@galleriaferrara.it Si allega documentazione fotografica. * Sergio Laterza non ha mai usato l'intelligenza artificiale, ha sempre usato la sua! Matera, 20.06.2023 ------------------------------------------- Ufficio Stampa Michele Saponaro mobile +39 338 883 1053 michele.saponaro52@gmail.com

Una piazza in un cortile e un gatto nero in stanza buia. Presentazione della mostra di Sergio Laterza Moon Box. Castello San Basilio, Marconia di Pisticci, 22 giugno 2023. Il dialogo tra il luogo storico e l’arte contemporanea è oggi una modalità espositiva sempre più frequentemente sperimentata. Il Castello San Basilio, grazie all’importante attività di promozione dell’arte italiana e internazionale portata avanti da Lidia Berlingieri e Piervittorio Leopardi, è una realtà in cui questo connubio si è realizzato con esiti rilevanti. L’installazione ambientale Moon Box di Sergio Laterza è uno di questi esiti. Con le sue lightboxes, l’artista ha trasformato magicamente la corte del Castello nella piazza in formato ridotto di una metropoli contemporanea: una piccola Times Square o Piccadilly Circus, dove le insegne pubblicitarie luminose gareggiano nel catturare l’attenzione di passanti e flâneurs, secondo Walter Benjamin, inevitabilmente “distratti”, dunque richiedenti forti stimoli percettivi. Ma in realtà quella che la mostra propone è una parodia di tali luoghi urbani o degli analoghi luoghi virtuali della “società dello spettacolo” e dei messaggi pubblicitari in essi presenti, come ci si rende conto una volta superata la prima impressione visiva data dalle insegne, che richiamano il design dei loghi di marche di consumo talmente note che la nostra mente le associa immediatamente ai prodotti commerciali corrispondenti. Dopo il primo impatto, ci accorgiamo che le scritte luminose altro non sono che una distorsione e spesso un rovesciamento semantico dei brand originali. Questi inganni psico-percettivi non solo causano in noi una sensazione di spiazzamento affine al détournement di matrice situazionista – un riferimento culturale dichiarato dallo stesso Laterza – ma ci muovono anche al riso. Diversi studi, da Baudelaire a Bergson, da Freud ad Eco, ci hanno insegnato che il riso e l’umorismo sono cose assai serie che possono costituire una vera e propria forma di resistenza critica contro i condizionamenti psicologici e culturali esercitati dalla società moderna. Nel caso di Sergio Laterza, l’umorismo si traduce in un’opposizione alle spinte consumistiche e omologanti veicolate a livello globale dall’industria culturale e dai mass-media. Sotto quest’aspetto, sul fronte artistico, l’operazione compiuta da Laterza ha radici più nelle avanguardie del Novecento e nel Concettualismo che nella Pop Art, alla quale a un primo sguardo potrebbe apparire accostabile, poiché a differenza di un artista Pop, Laterza non si limita a registrare oggettivamente i miti della società dei consumi e dell’industria culturale, lasciando sottintesa la critica ad essi, ma intende, invece, demistificarli in modo eclatante con l’arma dello humour, deprivandoli così della loro funzione originaria. In questo senso, Sergio Laterza può essere definito un “anti-Pop”, più vicino, semmai, all’ironia dissacrante del dadaista Duchamp, fondata sulla decontestualizzazione e de-funzionalizzazione dell’elemento quotidiano, così come l’artista lucano si avvicina ai giochi linguistici di Magritte, basati sull’incontro-scontro tra immagine e parola, tra codice visivo e codice verbale, e si approssima pure al riuso alternativo degli spazi pubblicitari urbani messo in atto da Jenny Holzer. Al di là di queste affinità, la ricerca di Laterza è innanzitutto frutto dei suoi studi e delle competenze che ha maturato nel campo del design e della comunicazione visiva. Il suo percorso formativo e la sua esperienza professionale in questi ambiti gli hanno consentito di comprendere dall’interno i meccanismi di marketing dell’industria culturale e dei mass media e dunque gli hanno offerto l’arma critica più tagliente, quella basata sulla conoscenza approfondita del “nemico” da combattere. Ma a conferire un accento particolare e originale alle creazioni di Laterza contribuisce in buona misura pure una cultura di matrice “locale”, dalle inflessioni vernacolari, che si contrappone ai linguaggi visivi globalizzati causando un cortocircuito irresistibile. Così avviene, ad esempio, quando il Cinzano diventa Cenzino – magari un amico con cui prendere un aperitivo al bar –, Peroni diventa Terroni e Campari diventa Compari. Al tempo stesso, il gioco di parole esprime talvolta in modo particolarmente scoperto l’intento satirico di critica della società capitalistica che è sempre presente nelle opere di Laterza e che si può riallacciare alla sua precedente attività da vignettista umoristico; un intento evidente in insegne come Shell-erati, Total-Mente, NonTiCredoBank, Batoste; Pago Con Calma, Nestress, Doic Bank, Di-FENDI-ti. Oppure il gioco trasmette un positivo messaggio culturale, come nel caso di LEGGO; o ancora propone un rovesciamento ironico della funzione dell’oggetto, come quando il Rolex diventa Relax, suggerendo un uso del tempo differente. Infine, non solo il mondo della pubblicità e del consumo, ma addirittura i capisaldi della nostra cultura quali la filosofia, la teologia e la scienza, sono scetticamente dissacrati dall’artista lucano, e anche qui il gioco umoristico apre la strada a una riflessione: “cercare un gatto nero nel buio”, espressione che per Laterza condensa l’essenza dell’anelito umano alla ricerca, non è forse una metafora della nostra vita, della spinta a inseguirne invano il senso sempre sfuggente e della tendenza a cedere al conforto che può darci l’illusione di averlo trovato? Mariadelaide Cuozzo Docente di Storia dell’arte contemporanea, Università degli Studi della Basilicata.

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