giovedì 29 ottobre 2020

Performative Habitats, il progetto di Egle Oddo

Egle Oddo, Growing a Language

Inaugura il 12 novembre 2020 Performative Habitats, il progetto di Egle Oddo realizzato grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo nell’ambito del programma Italian Council. Primo appuntamento la mostra Cinque Storie Brevi presso la galleria GMK accompagnata da una serie di performances.

In programma una serie di mostre, azioni, eventi, dibattiti e lectures tra Zagabria, Palermo, Roma, Vienna, Tunisi, Mänttä e Helsinki, che culmineranno in una installazione en plein air pensata per il XXV Mänttä Festival di Arte Visiva in Finlandia, a giugno 2021 e che sarà attivata durante l’estate attraverso un calendario di performances.
Il progetto Performative Habitats è a cura di Lori Adragna e si articola in più momenti creativi: il tutto sarà raccontato da una pubblicazione monografica realizzata in collaborazione con postmediabooks.

L’artista creerà sculture viventi e installerà dei giardini evolutivi (così chiamati per indicare la loro continua evoluzione e mutazione), vere e proprie opere d’arte accessibili al pubblico. Per realizzarli Egle Oddo pianta semi di cultivar (varietà coltivate) congiuntamente a semi di specie selvatiche, annullando così la linea di demarcazione che separa il design dei siti per l’agricoltura, dal design dei parchi urbani destinati al tempo libero e dall’apparenza caotica delle lande selvatiche. Sono insoliti assemblaggi di piante, che si distinguono nettamente dall’ambiente circostante grazie alla loro singolare identità biotica. Questi giardini diventano zone protette per la biodiversità, permettendo alle specie più vulnerabili di prosperare. Nel corso del progetto l’artista li attiverà attraverso un programma di performance collettive, osservando il modo in cui diverse forme di vita si relazionano tra loro.

Con Performative Habitats biologia, botanica e scienze naturali incontrano i molteplici linguaggi delle discipline artistiche. In un momento storico come questo che vede il cambiamento climatico tra le emergenze primarie, l’artista, nata in Italia e residente in Finlandia, si prefigge l’obiettivo di riconvertire le pratiche quotidiane e stabilire nuove modalità di produzione che siano sostenibili per l’ambiente.
Prima di concludersi al Mänttä Festival, la serie di azioni performative avrà luogo in Croazia, Austria, Italia, e Tunisia. Il progetto si avvale della collaborazione dei seguenti partners: galleria GMK, galleria Myymälä2, Mänttä Festival, Pixelache Helsinki, Dipartimento STEBICEF e Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Universitá di Palermo, CBBC - Centro di Biotecnologia di Borj Cedria. Nelle sedi specifiche il progetto si avvale della collaborazione con le seguenti curatrici: Lea Vene alla galleria GMK, Croazia; Basak Senova all’Università delle Arti Applicate di Vienna; Anna Ruth al Mänttä Festival, Finlandia.

Supportano il progetto: l’Italian Council (VIII edizione, 2020), programma di promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo; the Arts Promotion Centre Finland; the Finnish Cultural Foundation; l’Istituto Italiano di Cultura di Helsinki; l’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi.

Contatti e informazioni
Ufficio stampa Santa Nastro, snastro@gmail.com, Tel: +39 3201122513
Per interviste in Italiano e Francese: curatrice Lori Adragna, adragnalori@gmail.com, Tel +39 3342880999
Fotografia Antti Ahonen