martedì 1 maggio 2018

Biennale Disegno Rimini. Visibile e Invisibile Desiderio e passione


Cantiere Disegno.
Cinquanta artisti nelle stanze del contemporaneo

SECONDO PIANO

a cura di Annamaria Bernucci

L'invisibile è la trama interna e segreta del visibile, l'avventura dello sguardo che indaga la vita animata e inanimata. Visibile e invisibile stanno in perfetta antinomia, esattamente come luce e ombra, caos e vuoto, opaco e trasparente, coesione o frammentarietà. Anche disegnare è un atto che esamina la struttura delle apparenze. Se la scienza si muove per una possibile visione dell’ignoto, l’arte si prefigge di cercare almeno in parte l’invisibile e di farlo apparire. Secondo Merleau-Ponty il visibile è tutto intessuto di non visibile, lo sostiene e lo alimenta, “non è cosa, ma possibilità, latenza e carne delle cose”. E qui, nelle stanze di Cantiere, negli spazi luminosi e ancora ruvidamente spogli di un ex padiglione ospedaliero, segno e impronta (realizzati con grafite, inchiostro, pastello, sgorbia e tutti gli altri strumenti messi in campo dagli artisti) si affastellano nell’enigma e nella contraddizione del visibile. Il contingente diviene infinita forma sotto la traccia di un disegno, un prolungamento del reale e di ciò che può diventare possibile. Tutto è intreccio, chiasmo e reversibilità nello sconfinamento della percezione. Attimi del mondo, siano essi reali o solo immaginari. L'arte come visibilità del visibile dà voce e vita sulla carta (e su gli altri supporti) a tracciati e segni, ingombri e latenze, visionarietà e descrizioni di un mondo umano e soprannaturale, vicino al magma informe, al mistero ombroso. Per sua natura l’invisibile mostra una mancata presenza, sottolineando, nella mancanza, una infinità di cose. Dando voce all’indicibile e sguardo al visibile che non c’è.

opere di
Riccardo Angelini /Priscilla Beccari/Elisa Bertaglia/Alvise Bittente/Leonardo Blanco Roberto Catani/Juan Carlos Ceci/Leonardo Cemak/Giulia Dall'Olio/Barbara Giorgis/Incubo alla Balena/Enrico Lombardi/Emilio Nanni/Barbara Nicoli /Barbara Nicoli/Gilda Marconi Sancisi/Toni Pecoraro/Marco Smacchia/Yurii Timoshenko


Biennale Disegno Rimini. Visibile e Invisibile Desiderio e passione
Cantiere disegno – Cinquanta artisti nelle stanze del contemporaneo 
a cura di Annamaria Bernucci, Andrea Losavio, Massimo Pulini
Ala Nuova Museo della Città via Tonini, 1
fino al 15 luglio 2018


-------------------------------------------
Cantiere Disegno.
Cinquanta artisti nelle stanze del contemporaneo a cura di Andrea Losavio, Annamaria Bernucci e Massimo Pulini

Museo della Città, Ala Nuova del Museo via Tonini 1, 28 aprile – 15 luglio 2018

In qualche misura tutti i disegni abitano quel passaggio che sta tra lo stato aereo del pensiero e quello concreto dell’opera, tra la vaghezza delle idee e la solidità delle azioni, tra il regno dell’imponderabile e quello della percezione. La metamorfosi di un segno che sul foglio inizia ad assumere una forma, è sempre un’epifania di senso, al pari di un movimento che si tramuta in viaggio. Il disegno racconta e nasconde, lascia intuire e cancella, è metafora della conoscenza e dell’ignoto. Tra tutti gli strumenti dispiegati dall’orchestra di un artista la matita e la carta sono paragonabili a un pianoforte, per essere luogo della composizione e per il livello di estensione che consentono, dall’evanescenza appuntita e argentea alla più nera e sgranata marcatura; dallo sfumato più espanso al nitore più concentrato.

Soffia il caldo e il freddo dalla medesima bocca, la frase di Erasmo da Rotterdam, desunta da un’espressione di Boccaccio, sembra adattabile all’atto stesso di disegnare. Il disegno è una bocca che canta, parla, mangia, fischia, alita, soffia e bacia.

Attraverso l’alfabeto e la capacità evocativa dei segni, con la traccia di una materia senza peso, si può comporre un volto umano, eppure basta aggiungere o sottrarre uno di quei tratti vergati sul foglio che il reale può svanire d’incanto e al suo posto si incontra il mostruoso o il mistero, basta un segno e dall’aulico si passa al grottesco, dalla forma all’informe, dal chiuso all’aperto, dal visibile all’invisibile. Per queste ragioni il disegno è da sempre il terreno della sperimentazione, il laboratorio delle idee, la palestra dei gesti e degli stili, il cantiere del nuovo.



3# PIANO

VERONICA AZZINARI / FABIO CASTELLANI / AMANDA CHIARUCCI / SEBASTIANO GUERRERA / GIAMPIERO GUERRI / LUCA LAVATORI / CHIARA LECCA / ELISA LEONINI / ALBERTO MINGOTTI / ENRICO MINGUZZI / LUCIA NANNI / STEFANO RONCI / SANDRA SANTOLINI / ALESSANDRO SICIOLDR / BETTY ZANELLI / MARTINA ZENA /

2# PIANO

RICCARDO ANGELINI / PRISCILLA BECCARI / ELISA BER TAGLIA / ALVISE BITTENTE / LEONARDO BLANCO / ROBERTO CATANI / JUAN CARLOS CECI / LEONARDO CEMAK / GIULIA DALL’OLIO / BARBARA GIORGIS / INCUBO ALLA BALENA / ENRICO LOMBARDI / EMILIO NANNI / BARBARA NICOLI / GILDA MARCONI SANCISI / TONI PECORARO / MARCO SMACCHIA / IURII TIMOSHENKO /

1# PIANO

2501 / SILVIA ARGIOLAS / GIOVANNA CAIMMI / LUCA CAIMMI / DEM / GIOVANNI FRANGI / GABRIELLA GIANDELLI / JAMES KALNDA / LE NOSTRE BANDIERE / OCTAVIA MONACO / MARINO NERI / PAPER RESISTANCE / DAVIDE REVIATI / SCARFUL / ALBERTO ZAMBONI / LUCA ZAMOC /