Fin dagli anni Ottanta il lavoro dell’artista partenopeo è caratterizzato da un percorso che l’ha portato a confrontarsi con tecniche e materiali eterogenei quali l’emulsione fotografica, la grafite, la pittura a olio, i colori e le colle vegetali, fino ad elaborare un proprio linguaggio inconfondibile.
Nelle opere più recenti l’artista sperimenta nuove soluzioni formali per realizzare i suoi archivi della memoria, continua a stratificare i suoi disegni e li colloca nello spessore del telaio creando poi tagli multiformi, sagome di erme classiche, profili di volti, attraverso i quali riemergono le carte con infinite narrazioni. Come nei suoi primi lavori il corpo resta la sua cifra stilistica riconoscibile e diventa unità di misura dello spazio e del tempo.
L’artista scruta oltre la superficie, alla ricerca di molteplici significati, di un ordine nuovo che indaga anche lo spazio delle architetture classiche, dei monumenti del passato più lontano, come la Piscina Mirabilis o gli anfiteatri romani, evocati nelle sue ultime opere.
La mostra si potrà visitare fino al 7 aprile 2018.
Biografia
Umberto Manzo ha esposto in gallerie private e spazi pubblici in Italia e all'estero. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni private internazionali. Alcuni suoi lavori di grandi dimensioni sono installati in permanenza nella Stazione Cilea della Metropolitana di Napoli e nei prossimi mesi due sue opere verranno acquisite nelle collezioni del Museo di Capodimonte e del Museo Madre di Napoli.
ENGLISH
Since the Eighties, the work of the Neapolitan artist has been marked by a path which has led him to measure himself against heterogeneous materials such as photographic emulsion, graphite, oil painting, vegetable colours and glue until he developed his own, unmistakable language.
In his most recent works, the artist has experimented with new formal solutions in order to realize his archives of memory. He continues to stratify his drawings and arranges them in the thickness/depth of the canvas subsequently creating manifold cuts, outlines of classical sculptures, profiles, through which layers of paper re-emerge to reveal an infinity of narratives. As in his early works, the human body remains his most recognizable stylistic feature and becomes a unit of measure of space and time.
This artist scrutinizes beyond the surface, in search of multiple significances, of a new order which also explores the space of classical architecture, of monuments from the remote past, such as the Piscina Mirabilis or the Roman amphitheatres evoked in his latest works.
The exhibit will remain open to the public until 7 April, 2018.
Biography
Umberto Manzo has exhibited in primate galleries and public venues in Italy and abroad. His works are parts of important private International collections. Some of his large-scale works have been permanently installed in the Cilea Station of the Naples Metro and in the near future, both the Capodimonte Museum and the Madre Museum in Naples plan to place two of his works in their collections.
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