giovedì 13 agosto 2015

Shoja Azari, Shirin Neshat, Mohsen Namjoo per Misteri e Fuochi




Shoja Azari, Shirin Neshat, Mohsen Namjoo per Misteri e Fuochi

Save the Date: a Bari, Teatro Margherita

una performance “site specific” dal 25 al 27 settembre



Da venerdì 25 a domenica 27 settembre, gli artisti visivi e filmmaker Shoja Azari e Shirin Neshat insieme al compositore, musicista e cantante iraniano Mohsen Namjoo danno vita a Bari, nello spazio del Teatro Margherita di Bari, ad una performance in cui video, musica e canto si intrecciano indissolubilmente. Shirin Neshat, artista visiva e film-maker, nata in Iran e vive a New York. Il Museo Pino Pascali collabora nella promozione dell’iniziativa del Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito delle azioni affidate dalla Regione Puglia.


Nota in tutto il mondo per le sue profonde esplorazioni dell’Islam e del rapporto tra i sessi, negli ultimi due decenni la Neshat ha creato opere provocatorie basate sulla sua esperienza di esiliata e sulla lacerante frattura ideologica e politica tra Occidente e Medio Oriente. Nata a Qazvin, una delle città sacre dell’Iran, Shirin Neshat è tra le più celebri artiste contemporanee del suo paese. Dal 2004 al 2008 lavora alla serie Women Without Men – Donne senza uomini. Da queste cinque video-opere elabora il suo primo lungometraggio con Shoja Azari che è stato premiato con il Leone d’Argento alla 66a Mostra internazionale del Cinema di Venezia nel 2009. Shoja Azari, filmaker) lavora da tempo con Shirin Neshat con cui sviluppa una serie di collaborazioni, che includono video-installazioni, cortometraggi e una pièce di teatro multimediale. Mohsen Namjoo, invece, uno dei più alti riferimenti di musica folk iraniana, il corrispondente iraniano del The New York Times in Iran parla di lui come il “Bob Dylan of Iran".




Dopo aver visitato la città di Bari emblematicamente proiettata già da secoli come ponte ideale tra la cultura europea e quella orientale, i tre artisti hanno coinvolto un gruppo di donne della città vecchia, ultime testimoni dei riti di lamentazione. Dal titolo dell’opera si evince la forte valenza evocativa della performance stessa. Echi della cultura e della religione islamica si intersecano con elementi della cultura e della religione cristiana in una esperienza di autentico crossover artistico e creativo, controcampo reale alla eco di vicende drammatiche di violenza e intolleranza che insanguinano i nostri giorni.

Il progetto è nell’ambito di Misteri e Fuochi, un progetto promosso dal Teatro Pubblico Pugliese dal 24 al 27 settembre che raccoglierà installazioni artistiche e performance di grandi maestri di teatro, danza e visual art internazionale in 4 location che appartengono alla via Francigena pugliese: Lucera, Bari, Taranto e Brindisi. Lo spunto tematico è il pellegrinaggio, il cammino spirituale e catartico che attraversa i territori e si interseca con visioni sulla passione e sulla sofferenza contemporanea: chi sono i pellegrini e come vengono vissuti dalla nostra società.

La Puglia è terra di fuochi, misteri, processioni e Santi. Il tacco d’Italia ospita una delle tre vie del pellegrinaggio che porta alla Terra Santa ed è da sempre considerata Porta d’Oriente. Qui in Puglia la via del ritrovo è anche via della passione, lo ricorda la miriade di processioni e riti santi legati alla via Crucis; un luogo dove tradizioni spirituali antichissime possono incontrare riflessioni sulla condizione dell’uomo contemporaneo, un luogo di passaggio in cui lasciare il segno. Qui quattro artisti internazionali sono chiamati a creare opere inedite, site specific, ispirate alle tradizioni e alle suggestioni dei luoghi. Misteri e fuochi è un progetto FSC (P.O. FESR Puglia 2007-13 - Fondo per lo sviluppo e coesione 2007-2013 - Accordo di programma quadro rafforzato “Beni ed Attività Culturali” - La filiera del Teatro e della Danza) che laRegione Puglia ha affidato al Teatro Pubblico Pugliese - attraverso il quale si mira alla contaminazione tra tradizioni popolari e riti religiosi mediante nuove creazioni di teatro e danza che “raccontino” i territori e dialoghino con la contemporaneità, rafforzando il senso di identità culturale e di continuità delle comunità locali.

In collaborazione con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Lecce, Brindisi e Taranto, Pugliapromozione, Comune di Bari, Comune di Brindisi, Comune di Lucera, Comune di Taranto, Fondazione Nuovo Teatro Verdi, Museo Pino Pascali, Associazione Europea delle Vie Francigene.

Misteri e fuochi sulle vie Francigene di Puglia gode del partenariato di ANCT, Associazione Nazionale dei critici di teatro e di Rai Radio3.







Info:

per Fondazione Pino Pascali

Santa Nastro – Responsabile della Comunicazione


Via Parco del Lauro 119 - Polignano a Mare (BA)







per Teatro Pubblico Pugliese

Ileana Sapone
Ufficio Stampa

Responsabile Servizio e Ufficio Stampa Progetti FESR Teatro e Danza

sede legale Via Imbriani, 67 - 70121 BARI
sede operativa Via Cardassi 26 - 70121 BARI



Programma:

MISTERI E FUOCHI
Pellegrinaggi d’arte
sulle Vie Francigene di Puglia
24 - 27 settembre 2015


“Io amo gli uomini che cadono, se non altro perché sono quelli che attraversano”
F. Nietzsche

"I dolori sono insegnamenti". "La saggezza si conquista attraverso la sofferenza"
(Eschilo, Agamennone).



Dio disse ad Adamo: ”La terra sarà maledetta per colpa tua. Essa ti produrrà spine e triboli . Col

sudore di tua fronte mangerai il pane , finche tornerai alla terra da cui sei tratto, perché tu sei polvere e polvere tornerai”.


Misteri e Fuochi è una rassegna che il Teatro Pubblico Pugliese organizzerà dal 24 al 27 settembre che raccoglierà installazioni artistiche e performance di grandi maestri di teatro, danza e visual art internazionale in 4 location che appartengono alla via Francigena pugliese: Lucera, Bari, Taranto e Brindisi. Lo spunto tematico è il pellegrinaggio, il cammino spirituale e catartico che attraversa i territori e si interseca con visioni sulla passione e sulla sofferenza contemporanea: chi sono i pellegrini e come vengono vissuti dalla nostra società.

La Puglia è terra di fuochi, misteri, processioni e Santi. Il tacco d’Italia ospita una delle tre vie del pellegrinaggio che porta alla Terra Santa ed è da sempre considerata Porta d’Oriente. Qui in Puglia la via del ritrovo è anche via della passione, lo ricorda la miriade di processioni e riti santi legati alla via Crucis; un luogo dove tradizioni spirituali antichissime possono incontrare riflessioni sulla condizione dell’uomo contemporaneo, un luogo di passaggio in cui lasciare il segno. Qui quattro artisti internazionali sono chiamati a creare opere inedite, site specific, ispirate alle tradizioni e alle suggestioni dei luoghi. Misteri e fuochi è un progetto FSC (P.O. FESR Puglia 2007-13 - Fondo per lo sviluppo e coesione 2007-2013 - Accordo di programma quadro rafforzato “Beni ed Attività Culturali” - La filiera del Teatro e della Danza) che la Regione Puglia ha affidato al Teatro Pubblico Pugliese - attraverso il quale si mira alla contaminazione tra tradizioni popolari e riti religiosi mediante nuove creazioni di teatro e danza che “raccontino” i territori e dialoghino con la contemporaneità, rafforzando il senso di identità culturale e di continuità delle comunità locali.



La catalana Angèlica Liddell, gli iraniani Shoja Azari-Mohsen Namjoo-Shirin Neshat, l’uruguaiana Tamara Cubas, e Armando Punzo incontrano quattro città simbolo del territorio pugliese per creare opere in relazione al tema della passione e del dolore; il dolore che colpisce, il dolore che educa, il dolore che tradisce. Una riflessione artistica, contemporanea, sulla sofferenza intesa come percorso verso la consapevolezza della condizione umana. Gli artisti hanno lavorato alle produzioni in Puglia nel mese di luglio, al casting, scegliendo i luoghi dove operare e ispirarsi, alle prove e all’allestimento, ai costumi e trucchi, fino alla regia vera e propria. Una permanenza che è stata seguita, fotografata e filmati, in modo da conservare agli archivi tutto il backstage di un progetto che avvicina e unisce varie forme d’arte.



TARANTO-QUARTIERE TAMBURI

Aprirà quella che potremmo definire opera unica in quattro quadri: Armando Punzo, attore, regista e drammaturgo fondatore di un nuovo modo di fare teatro. Nel 1988 inizia a lavorare con i detenuti del Carcere di Volterra: nasce così la Compagnia della Fortezza, alla fine degli anni ottanta unico progetto di teatro in carcere. Il 24 settembre sarà a Taranto/quartiere Tamburi con “Voi non sapete la sofferenza dei Santi”, un’installazione-performance sulle tematiche del dolore, dei sacrifici e del martirio. Nel grande vuoto a cielo aperto di una piazza, con la consueta magnificenza di linguaggio che mescola arti visive, musica e parola, il regista ricostruisce allora con i cittadini di Taranto il ciclo di una vita, sotto forma di festa, di paradiso artificiale e sgargiante in cui una umanità vestita a festa abita una collina di croci, una orchestra filarmonica si aggira sulle macerie invisibili della nostra cultura, e tra banchetti di scuola, sotto spoglie di una necessaria educazione, si ri-perpetra nei bambini la memoria di un errore e l'inganno di una promessa tradita. Per culminare in una processione che allontana lentamente tutti verso il loro destino di uomini, mentre portano sulle proprie spalle, santificandoli, i feticci della loro esistenza. IL LUOGO PRECISO in cui andrà in scena VERRA’ COMUNICATO IN CONF STAMPA.



BARI/TEATRO MARGHERITA

Da venerdì 25 a domenica 27 settembre a Bari, Teatro Margherita, il bel teatro del capoluogo pugliese costruito sull’acqua ad un isolato da Petruzzelli: Shoja Azari| Mohsen Namjoo| Shirin Neshat con Passage through the word, (Passando da questo mondo), immagini, video e spazio scenico di Shoja Azari e Shirin Neshat. Creazione musicale, canto ed esecuzione strumentale di Mohsen Namjoo, con la partecipazione delle donne lamentatrici della Città Vecchia di Bari. Un progetto speciale commissionato dal TPP Teatro Pubblico Pugliese, produzione di Change Performing Arts.



Nello spazio del Teatro Margherita di Bari gli artisti visivi e filmmaker Shoja Azari e Shirin Neshat insieme al compositore, musicista e cantante iraniano Mohsen Namjoo danno vita ad una performance in cui video, musica e canto si intrecciano indissolubilmente. Shirin Neshat, di artista visiva e film-maker, nata in Iran e vive a New York.

Nota in tutto il mondo per le sue stupende esplorazioni dell’Islam e del rapporto tra i sessi, negli ultimi due decenni la Neshat ha creato opere provocatorie basate sulla sua esperienza di esiliata e sulla lacerante frattura ideologica e politica tra Occidente e Medio Oriente. Nata a Qazvin, una delle città sacre dell’Iran, Shirin Neshat è tra le più celebri artiste contemporanee del suo paese. Dal 2004 al 2008 lavora alla serie Women Without Men – Donne senza uomini. Da queste cinque video-opere elabora il suo primo lungometraggio con Shoja Azari che è stato premiato con il Leone d’Argento alla 66a Mostra internazionale del Cinema di Venezia nel 2009. Shoja Aza, filmaker) lavora da tempo con Shirin Neshat con cui sviluppa una serie di collaborazioni, che includono video-installazioni, cortometraggi e una pièce di teatro multimediale. Mohsen Namjoo, invece, uno dei più alti riferimenti di musica folk iraniana, il corrispondente iraniano del The New York Times in Iran parla di lui come il “Bob Dylan of Iran".

Dopo aver visitato la città di Bari emblematicamente proiettata già da secoli come ponte ideale tra la cultura europea e quella orientale, i tre artisti hanno coinvolto un gruppo di donne della vecchia città, ultime testimoni dei riti di lamentazione. Dal titolo dell’opera si evince la forte valenza evocativa della performance stessa. Echi della cultura e della religione islamica si intersecano con elementi della cultura e della religione cristiana in una esperienza di autentico crossover artistico e creativo, controcampo reale alla eco di vicende drammatiche di violenza e intolleranza che insanguinano i nostri giorni.



LUCERA/ANFITEATRO ROMANO

Sabato 26 settembre è la volta di Tamara Cubas, artista indipendente uruguaiana. All’Anfiteatro romano di Lucera ecco “Multitud” l’esito di un lavoro che Tamara condurrà sul luogo con immigrati, danzatori e cittadini nella settimana precedente. Impossibile fin da ora immaginare come sarà questo lavoro originale adattato in questo spazio aperto, eccezionale monumento nel quadro dell'architettura degli edifici per gli spettacoli di età romana. Fatto è che Tamara Cubas ha ideato un format teatrale unico, sperimentato ad esempio nel teatro de la Ciudad de Mexico, uno dei più belli edifici del Centro Storico di Città del Messico. Nel dossier con il quale Tamara presenta il lavoro, si parla di collettivo che non va confuso con il termine massa, e di forma sociale dell’uomo moderno, relazione e dissenso, spazio pubblico. L’idea è di far vivere e convivere le genti in un momento performativo sul tema del dolore l’individuo moderno. Work in progress per il suo lavoro qui in Puglia; avrà il suo momento di allestimento in terra dauna dal 20 settembre prossimo.



BRINDISI/ CASTELLO ALFONSINO (a mare)

Domenica 27 settembre l’opera unica Misteri e fuochi si chiude con la riflessione performativa di Angélica Liddell, l’artista catalana porta in scena una creazione sulla quale con tutto lo staff ha operato a Brindisi per più di una settimana a metà luglio. Scrive Angelica “Dov’è andato a finire il sentimento del Sacro? Il Sacro è un modo di restituire all’essere umano la coscienza dello spirito e del sovvertimento, strappandolo dall’obbligo materialista contemporaneo, dalla esigenza materialista, dal totalitarismo materialista”. Allestito nel Castello Alfonsino, Las Puertas De La Carne, Le porte della carne, questo il titolo scelto per il suo lavoro che Angelica presenta innanzitutto affidandosi alla poetessa statunitense Emily Dickinsons: "What if I burst the fleshly Gate. And pass, escaped, to thee?" (E se mi lanciassi oltre la carnale Barriera - E traversandola scappassi - verso te!). Una settimana di lavoro intensa, in cui è stato curioso carpire tutti gli elementi di una regia innovativa e creativa. La produzione ha lavorato sul luogo, dal casting opererà in scena con dodici bambine, cinque bambini, trenta adulti (maschi), quaranta anziani. Finora, all’interno del Castello, la Corte d’acqua, la Piazza delle Armi, la chiesetta e il grande salone del primo piano sono i luoghi prescelti.



Misteri e fuochi sarà programmato nella stessa settimana di Puglia Showcase - una vetrina che proporrà spettacoli della scena teatrale e coreutica pugliese alla quale sono invitati operatori teatrali internazionali e direttori di festival, circuiti, organizzazioni - e di stArt up teatro, festival nazionale di teatro contemporaneo organizzato dalla rete di residenze teatrali Una.Net, sette compagnie diffuse sul territorio pugliese (Armamaxa teatro, Ceglie Messapica; Crest, Taranto; Bottega degli Apocrifi; Manfredonia; Teatro delle Forche, Massafra; ResExtensa, Bari; Thalassia, Mesagne; La luna nel letto, Ruvo di Puglia).

In collaborazione con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Lecce, Brindisi e Taranto, Pugliapromozione, Comune di Bari, Comune di Brindisi, Comune di Lucera, Comune di Taranto, Fondazione Nuovo Teatro Verdi, Museo Pino Pascali, Associazione Europea delle Vie Francigene.

Misteri e fuochi sulle vie Francigene di Puglia gode del partenariato di ANCT, Associazione Nazionale dei critici di teatro e di Rai Radio3.


Ufficio Stampa Teatro Pubblico Pugliese
sede legale Via Imbriani, 67 - 70121 BARI
sede operativa Via Cardassi 26 - 70121 BARI

+39 0805580195



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