mercoledì 12 aprile 2017

Miriam Wuttke. Summit Fever


a cura di Barbara Fragogna
22.4 – 20.5.2017

La Fusion Art Gallery presenta SUMMIT FEVER, mostra personale di Miriam Wuttke in occasione della quale l’artista multidisciplinare berlinese presenterà un gruppo di lavori performativi, fotografici e installativi. Le opere in mostra sono il risultato della ricerca dell’artista sui temi della perdita: la solitudine, l'ansia, il silenzio, il superamento dei confini; l'abbraccio del decadimento fisico e dell'esperienza di pre-morte che si rivelano e svelano in alta quota. La mostra fa parte di COLLA la nuova piattaforma delle gallerie torinesi e rientra nel circuito di NEsxT Independent Art Network.


Push, go, rest. Return. / Spingi, vai, fermati. Torna.
di Barbara Fragogna


“The emotional anxiety of everyday life is confusing, ambiguous and diffuse, and you don’t know the source of it. In the mountains, the emotion is fear, and the source is clear: if I fall, I die.” – Mattew Barlow


Summit Fever è il desiderio compulsivo di raggiungere la vetta della montagna ad ogni costo e, per estensione, l’ossessione del perseguimento di un fine.


PUSH.
Miriam Wuttke spinge in avanti forzando teoria, desiderio, necessità e stimolo in azione praticando il trekking in alta montagna: ciclicamente, ferocemente, avidamente, sensualmente, disperatamente. La spinta è reazione, carica, bomba. Il gesto del suo corpo performativo perfora il momento statico del pensiero tormentato fine-a-se-stesso che si forma-contorce-avviluppa nella mediocrità della routinequotidiana per prorompere, solidificandosi, in una monomania mitica, rocciosa e immobile: la vetta. La spinta è slancio ascendente, fuga necessaria per trovare la solitudine del pensiero originale, aspirazione. La spinta è già risoluzione.


GO.
L’artista va avanti, compie, consegue uno stato ascetico/materico/ferino che le permette di cercare, sondare, scandagliare il pensiero violento delle sue ansie e paure più intime, subconsce e vivide contrapponendole alla paura più tangibile e banale del “crepaccio/morte”. Per mezzo di espedienti counterfobici* stana le bestie minacciose dei suoi reconditi disagi per portarle alla luce e quindi affrontarle. L’isolamento, la rarefazione, la solitudine, la mancanza, il vuoto aspiratore delle valli, degli anfratti, dei crepacci, il vortice di neve secca, di nuvole basse, di sole bruciante, gli incontri fortuiti con elementi autoctoni, edifici deturpati, oggetti semi-estinti, tracce di altre identità di passaggio, il bosco irto-alto, onnisciente cattedrale di natura umana/specchio mirabile, alterazione e alter ego. Avanti per il contingente metafisico buio di sé, il pieno/vuoto sensoriale da tenere in equilibrio grazie alla forza di volontà, alla resistenza. Resistenza. L’esperienza dell’andare avanti in Miriam Wuttke è ostinazione, scelta consapevole, non è MAI inerzia. La sua forza è un borderline estremamente bilanciato. La tensione paradossale della sua pratica, essenzialmente performativa anche nell’utilizzo degli oggetti installati, nella fotografia e in qualsiasi mezzo decida di utilizzare all’occorrenza, trionfa in un climax culminante in un fiato di sospensione statica. Un passaggio. Il momento, quel momento in cui si arriva al punto. La linea del bordo.


REST.
Arriva, fermati, riposati, sparisci, guarda. La cima, la meta, il fine perseguito. Ecco il momento in cui il pensiero interiore ruminato si confonde con la crudele bellezza del circostante. In cui il self si riscopre chimico. Dopo che i limiti del corpo hanno costretto i limiti della psiche a scendere a patti col dissolvimento, con la scomparsa nell’immanente, con la trasparenza dell’ego. Miriam Wuttkecombacia la performance atletica alla performance artistica costruendo passo dopo passo un’esperienza creativa, l’opera. Le fotografie, le impressioni, le forme rubate al paesaggio (o al simulacro del paesaggio). Gli stimoli marinano e si addensano in ciò che, in fase successiva, diverrà documento e rielaborazione. Sparire in cima. Coazione ottimizzata. Risoluzione.


RETURN.
Torna. E adesso? Sei un eroe, glorioso apice, successo infallibile. E dopo? Se l’andata ha nutrito e digerito un viluppo di pensieri autoanalitici, se la vetta è stata lo stallo, la sospensione risolutiva, un’effimera pace congelata, se il ritorno fosse la morte? Se il tornare rimanesse vuoto, vano, patetico, se nel ritorno al quotidiano ogni atto compiuto fosse riformattato, perso, disprezzato? Se non fossi tornato? Se fossi scomparso? Se fossi morto? Il ritorno di Miriam Wuttke è la sua unica e personale sintesi creativa, una dichiarazione d’intenti, il miglioramento dell’esperienza, l’installazione organica e la rielaborazione dell’atto pragmatico in azione simbolica, la condivisione con l’altro, la narrazione. Nel ritorno, morphing nell’esposizione, l’artista risponde alle domande specifiche della febbre post-epifanica con una produzione di opere che hanno lo scopo di ri-materializzane il ricordo. Rievocando un gesto di cui il pubblico ha solo una concezione letteraria e romantica, l’artista traduce l’intricato percorso svolto negli ultimi tre anni in un linguaggio condivisibile e usufruibile. L’intento è nel dialogo e nel confronto. Dal conseguimento di un risultato personale inseguito, stanato, ghermito grazie alla solitudine più totale, Miriam Wuttke non può fare a meno di tornare per raccontarcelo.

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*Counterfobia: una coazione a cercare le cause della paura o ansia invece di evitarli.


La mostra sarà inaugurata il 22 aprile. L’artista sarà presente.

Miriam Wuttke, artista multidisciplinare e art therapist.
Vive e lavora a Berlino.
E’ nata a Forchheim, in Germania.
Dal 1996-2001 ha vissuto a New York City dove, oltre a sviluppare varie collaborazioni con artisti e istituzioni, ha frequentato l’Art Students League con Larry Poons, dal 2001-2006 ha frequentato la Fachhochschule Ottersberg col Prof Hermanus Westendorp dove ha conseguito il BA, diploma in Art Sciences. Vive a Berlino dal 2006. Le sue performances, i suoi lavori e i suoi progetti sono stati esibiti a New York, Berlino, Londra, Monaco di Baviera, Amburgo, Salisburgo, Miami, Poznan, Torino, Padova, Venezia e dOCUMENTA (13) di Kassel.

Con il supporto di Edizioni Inaudite.


Mostra
Titolo: SUMMIT FEVER
Artisti: Miriam Wuttke
Date: 22 aprile – 20 maggio 2016
Luogo: Piazza Peyron, 9g, 10143 Torino
A cura di: Barbara Fragogna
Inaugurazione: sabato 22 aprile 2017
Ingresso libero
Orari di apertura: dal giovedì al sabato, dalle 16 alle 19.30 e su appuntamento


Bizhan Bassiri. Corpo Celeste


La Fondazione VOLUME!, con il patrocinio del Comune di Todi, di E.T.A.B La Consolazione e dell’Associazione Todi per l’Arte, presenta Corpo Celeste, mostra di Bizhan Bassiri a cura di Bruno Corà, presso il Tempio di San Martino a Petroro, Todi (Pg). Altra tappa che segna l’avvicinamento alla prossima Biennale di Venezia dove l’artista rappresenterà il suo Paese, l’Iran.
Per anticipare questo grande evento, l’artista ha ideato un percorso simbolico alla scoperta della sua opera.
Il percorso parte da due siti riconosciuti patrimonio dell’Unesco, location per la Meteorite collocata nell’ottobre 2016 davanti alla Cattedrale di Palermo e del progetto inaugurato l’8 marzo 2017 a Chogha Zanbil, nella provincia del Kuzhestan, dove c’è una delle ziqqurat più antiche esistenti al di fuori della Mesopotamia, scenario per la conferenza Noor in contemporary thought. L’itinerario persiano si sposta poi ad Abadan, città dell’Iran sud occidentale, che fa da cornice all’installazione di Temple of Destiny, inaugurando il nuovo museo di arte contemporanea, costruito più di 20 anni fa, ma mai aperto fino ad oggi.
Tornando in territorio italiano, la mostra Girone della Sorte, inaugurata il 17 marzo presso il Museo Nazionale Etrusco di Chiusi, riflette attraverso uno stretto dialogo tra le opere esposte, sull’azione della sorte intesa dall’artista come “esatta coincidenza della casualità”.
La mostra che inaugurerà il prossimo 22 aprile alle ore 17.00 presso il Tempio di San Martino a Petroro di Todi riprende i temi del sacro, portando quasi a chiusura questo viaggio simbolico.
Il bianco della pietra del Tempio romanico accoglie l’opera Corpo celeste, segno di una assenza più forte della materia, un buco nero dove il buio diventa presenza metafisica. Unici riverberi di luce che rivelano il corpo dell’opera sono dati dai candelieri, Specchi solari che come quinte sceniche la completano.
In dialogo con i resti dell’affresco raffigurante San Martino di Tours una serpe in bronzo, icona ancestrale, prosecuzione del paesaggio sacro.

Info:
Bizhan Bassiri, Corpo Celeste
a cura di Bruno Corà
Opening
22 aprile 2017, h 17:00
Tempio di San Martino a Petroro, Todi (Pg)

martedì 11 aprile 2017

Stati generali della fotografia


Stati generali della fotografia

Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, ha decretato la costituzione di una Cabina di regia per la fotografia, al fine di tutelare, valorizzare e diffondere la fotografia in Italia come patrimonio storico e linguaggio contemporaneo, strumento di memoria, di espressione e comprensione del reale, utile all’inclusione e all’accrescimento di una sensibilità critica autonoma da parte dei cittadini.

Con l’obiettivo di definire un piano di sviluppo volto ad adattare l’intervento pubblico alle mutazioni tecniche ed economiche del settore e a determinare nuove opportunità per la fotografia italiana a livello nazionale e internazionale, il Ministero ha indetto gli Stati generali della fotografia: due giornate di convegno sul tema con operatori, addetti ai lavori e ospiti internazionali.

La prima giornata si svolgerà a Roma il 6 aprile 2017 presso l’Istituto Centrale per la Grafica, con il seguente programma:

Inizio ore 10.00 con i saluti istituzionali del Ministro e del Segretario Generale del MiBACT

Sessione della mattina:
Conservazione e valorizzazione del patrimonio: Memoria, Identità, Futuro
modera Carlo Arturo Quintavalle

Sessioni pomeridiane:
Nuovi orizzonti per la fotogra a professionale modera Roberto Koch
Strategie di governance per la fotogra a modera Guido Guerzoni



Conclusioni


Ministero
dei beni e delle attività culturali e del turismo

Gliattidellagiornatadel6aprilesarannopresentati il 5 maggio a Reggio Emilia, in occasione della rassegna Fotogra a Europea, presso il Teatro Cavallerizza, con il seguente programma:

Inizio ore 11.00 con i saluti istituzionali del Ministro, la presentazione degli atti della giornata del 6 aprile e delle politiche ministeriali per la fotogra a

Sessione della mattina:
Rivoluzione digitale e social media: fotogra a, informazione, post verità
modera Mario Calabresi

Sessione pomeridiana:
Immagine virtuale, potere reale: la cultura delle immagini
modera Vittorio Gallese

Gli Stati generali 2017, con le giornate di Roma e Reggio Emilia, saranno la prima tappa di un percorso di dibattito e di confronto che la Cabina di regia intende avviare con gli operatori del settore, per stimolare una ri essione comune sul tema dell’immagine al ne di intraprendere azioni concrete.

Per entrambi gli appuntamenti è necessario prenotare, speci cando le sessioni cui si vuole assistere, scrivendo a: fotogra a@beniculturali.it

Roma, 6 aprile 2017
Istituto Centrale per la Gra ca – Palazzo Poli, Via Poli 54

Reggio Emilia, 5 maggio 2017
Teatro Cavallerizza – Viale Antonio Allegri 8/a


Imago Mundi Doni - Authors from Campania



Dal 12 aprile all’ 8 maggio 2017 il museo Madre ospita Doni – Authors from Campania, un’esplorazione della produzione artistica attuale in Campania attraverso le opere di 143 artisti, nell’ambito di Imago Mundi, il progetto non profit di arte contemporanea promosso da Luciano Benetton in cui artisti di tutto il mondo, affermati ed emergenti, si misurano con lo stesso supporto, una tela di 10×12 centimetri.

Per la prima volta, il progetto in progress Imago Mundi dedica questo suo capitolo (a cura di Chiara Pirozzi) esclusivamente ad una singola regione, la Campania, in cui si sono avvicendati per millenni popoli e culture diversi, dai Greci agli Etruschi e ai Romani, dai Bizantini ai Longobardi e ai Normanni, fino a Francesi e Spagnoli, e oltre. La Campania oggi è il crogiolo vivace, stupefacente e affascinante di queste articolate radici storiche, culturali, artistiche a cui Imago Mundi rende omaggio con la presentazione al Madre di Doni – Authors from Campania, in cui le contaminazioni e i richiami, le intersezioni e i nomadismi di un’esperienza culturale antichissima e unica rivivono nell’attualità della ricerca artistica proposta della scena campana contemporanea.

Pittura, scultura, performance, video, installazione, fotografia: le molteplici forme espressive dell’arte contemporanea sono presenti e analizzate in questa collezione, che idealmente ruota attorno al concetto di “dono”: al dono delle singole opere da parte degli artisti fa da contraltare il dono dell’accoglienza nel caleidoscopio globale e democratico di Imago Mundi, in cui le opere si nutrono della loro bellezza e unicità e al contempo godono del riverbero del mosaico colorato, autentico e appassionato di cui fanno parte, nel rispetto dello spirito ideale del progetto complessivo.

La serata di presentazione del progetto sarà preceduta, giovedì 12 aprile (ore 11.30, Aula Magna), da un incontro di studio dal titolo “L’Arte del Dono” che si terrà presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. L’approfondimento trae spunto dal tema proposto dalla raccolta campana declinando, attraverso differenti approfondimenti disciplinari, le logiche sottese all’atto del “donare” che intreccia teorie e pratiche, profilo storico e dinamiche contemporanee, traducendosi in punti possibili sulla comprensione di quale valore abbia oggi, in un’epoca di migrazioni e transiti, l’etica della reciprocità e dello scambio, un vivere civile che proceda di pari passo a temi come l’accoglienza e il rispetto.
All’incontro partecipano il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli Giuseppe Gaeta, il direttore del museo Madre Andrea Viliani, il docente ordinario di Sociologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II Gianfranco Pecchinenda, la docente di Estetica all’Università degli Studi di Napoli L’Orientale Elena Tavani, e il duo artistico napoletano Afterall. Modera Chiara Pirozzi, curatrice, nell’ambito del progetto Imago Mundi, di Doni – Authors from Campania.

Imago Mundi è il progetto non profit di arte contemporanea promosso da Luciano Benetton: artisti di tutto il mondo, affermati ed emergenti, si stanno confrontando con lo stesso supporto, una tela di 10×12 cm; fino ad ora sono stati coinvolti 20.000 artisti da 120 Paesi, regioni e popoli, che diventeranno 26.000 entro la fine del 2017. La ricerca degli artisti di Imago Mundi è promossa attraverso i cataloghi, la piattaforma imagomundiart.com e la partecipazione a presentazioni organizzate in collaborazione con istituti privati e pubblici, in tutto il mondo: da Venezia (Biennale di Venezia e Fondazione Cini, 2013 e 2015) al NOMA Museum di New Orleans (2014-2015), dal Belvedere di Vienna (2015) al Pratt Institue di New York (2016), dalla Cina, dove Imago Mundi è impegnato fino alla fine del 2019 in un tour itinerante, a Palermo, dove la presentazione dedicata alle 21 collezioni dei Paesi del Mediterraneo ha inaugurato il percorso espositivo del 2017.


Imago Mundi
Doni - Authors from Campania
a cura di Chiara Pirozzi

dal 12 aprile all' 8 maggio 2017
Sala delle colonne (primo piano)
opening:
mercoledì 12 aprile, ore 18.00

L'Arte del Dono
incontro di studio
mercoledì 12 aprile, ore 11.30
Accademia di Belle Arti di Napoli (Aula Magna)


Museo MADRE
Via Settembrini 79, 80139 Napoli
+39.081.193.13.016

domenica 9 aprile 2017

Dinamiche di Movimento Immobile - Maurizio Gabbana solo show



 
 
Con le sue opere della serie “Dinamiche di Movimento Immobile” il fotografo Maurizio Gabbana è al suo primo appuntamento con gli spazi di CSA Farm Gallery. Un fascinoso omaggio alla città di Torino da parte di un “lombardo verace” che vede la nostra metropoli con occhio attento e poetico e che vuole suggerirci un modo “diverso” per guardare ciò che circonda la nostra quotidianità. L’autore ci accompagna, partendo da alcuni scorci e luoghi tra i più conosciuti e frequentati dal turismo e dalla cittadinanza torinese, in uno spazio affascinante ed in perenne movimento. I monumenti, le piazze, le strutture architettoniche prendono vita come in una danza. Negli scatti fotografici in mostra la figura umana è presente, ma non è la protagonista dell’immagine. L’uomo è ammiratore e spettatore inconsapevole della bellezza che egli stesso ha creato con il proprio estro e la propria genialità. Nell’ossimoro del titolo l’essenza degli scatti fotografici qui presentati. Inaugurazione: Giovedì 20 aprile 2017 dalle ore 16.30 alle ore 21.30 Termine evento: Sabato 13 maggio 2017 alle 19.30 Orari galleria: dal Martedì al Sabato - 16.00/19.30 Chiuso Lunedì e festivi. Per altri orari solo su appuntamento. A cura di: Marcello Corazzini. Grafica: Nicozarzi graphic © Info: info@csafarmgallery.it
ph: +39 3397796065 Indirizzo Web di Facebook: www.facebook.com/cosmoshopart
 
 

Tiziano Bellomi. SOLO EXHIBITION

CentrA - Centro Studi e Documentazione Arte Moderna e Contemporanea

presenta

Tiziano Bellomi
SOLO EXHIBITION

a cura di Tommaso Decarli

dal 11 aprile al 6 maggio 2017
Inaugurazione venerdì 14 aprile ore 18.00

Via II° Androna 3 - TRENTO

È un elogio dell’imperfezione il lavoro di Tiziano Bellomi, della fragilità o del suo opposto? In questa personale a Trento dell’artista veronese, opere fotografiche dialogano con sculture che sovvertono l’idea di equilibrio e di convenzione formale: l’opera è fermata nel momento di massima tensione, di massima forza e di massima fragilità. Uova nella morsa dell’acciaio che pongono il quesito intorno alla resistenza. Pietre trattenute da fragili spaghi che interrogano sui capricci delle forze. Bottiglie compresse dal cemento in attesa del collasso. Un collasso che mai avverrà perché le opere di Bellomi sono fissate dalla fotografia nell’attimo prima del collasso, nell’attimo dopo lo stato di quiete e nell’istante esatto nel quale si manifesta per un attimo, l’equilibrio precario, la tensione massima, la natura della materia che l’artista coglie in una inedita Struttura Instabile.

In una sorta di ossimoro del reale Bellomi rende evidente i conflitti, le tensioni le distonie, le fragilità e lo fa a volte negando persino la scultura tridimensionale, oramai distrutta dal carico delle tensioni per testimoniarla infine attraverso una “istantanea” fotografica. Il lavoro che si presenta a Trento presso il CentrA - Centro Studi e Documentazione Arte Moderna e Contemporanea, propone sculture, sculture deperibili e, insieme a queste, le immagini di sculture già distrutte perché, nate da una sorta di post-produzione dei materiali forniti dall’industria e riutilizzati secondo nuove convenzioni.

Il curatore della mostra Tommaso Decarli dice dell’opera esposta: “In una sorta di dialogo serrato fra opposti (fragile-resistente, malleabile-rigido), in cui mai viene cercato l’equilibrio, la recente produzione di Tiziano Bellomi ha l’aura grave, senza scampo, di un epitaffio. L’artista crea una dimensione post duchampiana, post concettuale, solo apparentemente “tardo poverista”, che, in ultima istanza, implode, arriva al collasso, poiché l’artista, volontariamente, le nega l’esistenza stessa, nega il valore del prodotto finale, l’oggetto che dovrebbe essere veicolo della sua poetica: nulla deve restare, durare, permanere, se non uno scatto fotografico, quasi una ripresa post mortem, prima dell’inevitabile disfacimento; un’immagine di precarietà che amplifica la forte distonia presente all’interno dell’opera”.

Tiziano Bellomi – Solo Exhibition
a cura di Tommaso Decarli
dal 11 aprile al 6 maggio 2017
CentrA - Centro Studi e Documentazione Arte Moderna e Contemporanea
Via II° Androna 3 - 38122 Trento Italy
centra@hotmail.it

sabato 8 aprile 2017

Matteo Nuti. ON DEMAND

Casa d’Arte San Lorenzo in collaborazione con C.R.A. Centro Raccolta Arte
presenta:

ON DEMAND
Personale di Matteo Nuti
a cura di Ivan Quaroni
Chiesa del SS. Crocifisso dei Bianchi - Lucca
21/4/2017 - 8/5/2017


ON DEMAND è una serie di 15 quadri dipinti tra il 2015 ed il 2016, suddivisi in gruppi di 3 opere che indagano come è cambiata la percezione del tempo e dello spazio nell'era della modernità liquida e della post-verità. I dipinti, realizzati con il mix dei media più recenti, riflettono sull'intensità sintetica della cultura contemporanea navigando nella nostra storia recente.

"Il termine On Demand indica un sistema d’accesso ai programmi televisivi che permette allo spettatore di scegliere un programma in un menù e di vederlo immediatamente. Il Video On Demand è quindi un contenuto audiovisivo che è disponibile in qualsiasi momento su richiesta dell’utente.
Matteo Nuti ha applicato tale terminologia a questa serie di opere pittoriche per diversi motivi. Il più semplice è che le vicende di David Kelly, scienziato britannico esperto di genetica e biotecnologia e ispettore dell’ONU in Iraq, sono ripercorse da Matteo Nuti, a distanza di quasi quindici anni dalla sua misteriosa morte, come una forma di ricapitolazione che possa gettare nuova luce su una questione fondamentalmente irrisolta."
(dal testo in catalogo di Ivan Quaroni)

catalogo edito per i tipi di Bandecchi e Vivaldi - Pontedera

Ingresso libero

inaugurazione
venerdì 21 aprile 2017
ore 17’00

orari mostra
sabato e domenica
11’00 – 13’00
17’00 – 20’00
altri giorni su appuntamento

info
galleria@arte-sanlorenzo.it
0571-43595

Con il Patrocinio del Comune di Lucca
in concomitanza con la II edizione di Lucca Art Fair
in collaborazione con LUCCA CREA
all'interno delle manifestazioni 'Lucca Incontri sul Bello’ e 'Lucca IN/OFF'

Organizzazione:
Casa d'Arte San Lorenzo con CRA Centro Raccolta Arte


Bio
Matteo Nuti nasce a Bientina (Pi) nel 1979, nel 2005 si trasferisce a Milano e nel 2012 a Roma. Dal 2016 dipinge e lavora la terra nella campagna toscana.

Mostre e Collaborazioni

2016 FreshPaint Magazine n°12
2015 Fragile – Cappella Belgiojoso, Catania
2013 Un homme juste est quand même un homme mort – Palais De Tokyo, Paris
2012 These Peanuts are Bullets – Family Business Gallery , Chelsea, New York
2011 Maurizio Has Left the Building – (Matteo Nuti/Pierpaolo Ferrari) Le Dictateur, Milano
2010 WE Are Not Ready – Le Dictateur, Milano
2009 Biennal of Young Artist from Europe and Mediterranean BJCEM – Museum of Contemporary Art Skopjie, Republic of Macedonia
2008 Morfologie (Matteo Nuti and Marco Mazzone) a cura di Ivan Quaroni – K Gallery, Legnano, Milano
2006 Celeste Prize – Museo Marino Marini, Firenze

Il suo lavoro è stato pubblicato e promosso da LE DICTATEUR, TOILET PAPER MAGAZINE, GUGGENHEIM MUSEM NY, BOOOOOOOM.COM, THE LUCKY JOTTER, ABITARE, FLASH ART Italia, ROLLING STONE Italia.