giovedì 10 aprile 2025

PALOSCIA La pittura negli occhi

 


PALOSCIA 

La pittura negli occhi

Dal 12 al 30 Aprile 2025

Centro d'arte Michelangiolo di Trani

Galleria d'arte via Giovanni Bovio 186, Trani, 76125 (BT)

Michele Paloscia è pittore della luce, maestro innamorato della natura, che osserva con uno  sguardo attento alle emozioni più che alla pura resa realistica.

Questa mostra offre un’immersione totale nei paesaggi, nei cieli e nei mari: un viaggio sensoriale in quel legame profondo tra terra e cielo da cui l’essere umano non può sottrarsi. In questo contesto, il colore non è soltanto strumento descrittivo, ma si fa veicolo di emozioni, linguaggio dell’anima.

La serie dedicata al mare e al cielo racconta una fusione cromatica intensamente emotiva, che non rinuncia mai a una solida struttura compositiva. La visione di Paloscia è semplice e armoniosa, spesso essenziale, ma sempre rigorosa.

Questa rara capacità di sintesi, sostenuta da una profonda padronanza tecnica, porta l’artista a rappresentare non la natura, ma la sua verità più intima, colta attraverso l’osservazione diretta della realtà e un’instancabile ricerca della luce e della sua vibrazione nei colori.

È proprio attraverso queste scelte che Paloscia riesce a evocare la trascendenza, la sacralità del rapporto tra l’uomo e la natura, e al contempo la fragilità dell’esistenza umana. I suoi paesaggi diventano allora paesaggi dell’anima, luoghi sospesi dove l’uomo si perde — e si ritrova — nel tempo stesso.

Antonio Ladogana 

 

Inaugurazione: 12 aprile  ore 18,30
La mostra si terrà dal 12 al 26 Aprile  in forma totalmente gratuita.

Di seguito i nostri contatti:
tel: +39 340 154 1925
c.d.artemichelangiolo@gmail.com
https://galleriamichelangiolo.it/
https://www.facebook.com/CentrodArteMichelangiolo


martedì 8 aprile 2025

“EXTRACELESTE” Il Monumento al Robot tra Tecnologia, Scienza, Arte, Designer

 


Milano Design Week – FuoriSalone25 - Interni "Cre-Action"

Cortile d’Onore Università degli Studi di Milano - 7-17 aprile 2025

orari 10/24 tutti i giorni

 

INAUGURA

 

“EXTRACELESTE”

Il Monumento al Robot tra Tecnologia, Scienza, Arte, Designer

Un progetto di 

MARCO NEREO ROTELLI

con

RICCARDO VALENTINI, scienziato Nature 4.0

  

Con il Patrocinio di "Fondazione A.P.G. Amadeo Peter Giannini Impresa Sociale ETS”. La fondazione supporta interventi di sostenibilità ambientale, di valorizzazione del patrimonio culturale, l’istruzione e la ricerca scientifica.

 

Nell’ambito della imminente manifestazione Milano Design Week al FuoriSalone25 Interni "Cre-Action" spiccherà l’imponente installazione “EXTRACELESTE” che segnerà un momento iconico per l’arte, il design, la tecnologia, la scienza. Dal 7 al 17 aprile 2025 il Cortile d’Onore dell’Università degli Studi di Milano (Via Festa del Perdono, 7 – Milano) ospiterà quest’opera inedita alta quasi 4 mt che, che inaugura grazie alla fusione di più discipline che affascinerà il visitatore grazie alle connessioni emotive di dialogo “virtuale-spirituale” affiancate all’ A.I. In un mondo sempre più connesso e interdipendente, si fa portavoce di un messaggio universale: la tecnologia è il progresso ma anche veicolo di arte e bellezza.

EXTRACELESTE, definito “monumento al robot”, è un progetto ideato dall’artista, architetto e maestro della luce Marco Nereo Rotelli, con la collaborazione dello scienziato e Premio Nobel per la Pace Riccardo Valentini (Nature 4.0). L’opera nasce dalla sinergia tra arte e scienza, incarnando il desiderio di celebrare l’intelligenza artificiale e il suo ruolo emergente nel nostro tempo.

L’iniziativa è prodotta da Ever in Art® e Elital Space and Defence, due aziende che integrano innovazione e sostenibilità nel panorama industriale e culturale. Si avvale del collaborazione di Valerio Coppola (fisico Nature 4.0), Luca Andrea Marazzini (kreativo digitale), Gala Rotelli (designer), e Antonio Alfano (visual designer), con il coordinamento dell’architetto Elena Lombardi a cura di Maurizio Gregorini. L’iniziativa gode del patrocinio della Fondazione A.P.G. Amadeo Peter Giannini Impresa Sociale ETS, che promuove progetti di sostenibilità ambientale, valorizzazione del patrimonio culturale e innovazione scientifica.

Extraceleste è il riconoscimento di un nuovo mondo, un mondo dove l’artificiale è nel naturale come un cuore pensante. Un’opera spaziale, concettuale e pop, un robot-Angelus, che annuncia agli umani la necessità dell’amore. Scriveva il poeta Alexander Pope che gli uomini saranno “angeli meccanici”. Questo progetto ci porta nel futuro: rappresenta una figura ipnotizzante, una figura attiva, un femminile che è forza, energia e mutamento.

 

Costruita nell’azienda Elital impiegando il sistema di movimentazione e inseguimento di satelliti di un’antenna utilizzata proprio per connessioni spaziali. Lo Spazio è un ambito di ricerca e scientifica e industriale ed è un luogo dove astronauti americani, europei, arabi, cinesi e russi collaborano a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Aziende e agenzie spaziali sono popolate da personale proveniente da ogni dove. Il campo spaziale è stato il primo al mondo a superare le barriere culturali date da differenze somatiche e religiose. Le prime missioni spaziali furono compiute grazie ai calcoli di una matematica afroamericana Katherine Johnson che tutti ricordano per il libro e film “Il diritto di contare”. Richiama il messaggio interplanetario inviato dalla sonda Voyager, in cui il presidente Jimmy Carter auspicava una “civiltà galattica” fondata sulla pace e sull’unità tra i popoli. Il monumento al robot è tributo un tutto questo.

 

L’opera sarà in contatto con i visitatori che vorranno attivare il sistema di arterie luminose che la intarsia. Toccando l’Extraceleste con la propria mano,  la statua rileverà  il battito cardiaco della persona regolando l’intensità delle arterie luminose che avvolgono la struttura.

 

Si tratta di un sistema di sensori brevettati da Nature 4.0, la newco dello scienziato e Premio Nobel per la Pace il prof Riccardo Valentini. 

Ed è attraverso questo contatto tra due mondi, grazie alla tecnologia, che emerge il tema cruciale del progetto per il FuoriSalone25: la creazione di nuove connessioni, componendo linguaggi differenti. Creare, in greco antico κραίνω (kraino), significa fare, compiere, realizzare, l’impensabile.

 

Al centro di quello che per gli umani è il petto vi sarà un cuore con un video dedicato alle stelle realizzato da Antonio Alfano, giovane visual designer. Quest’elemento simbolico richiama la dimensione cosmica del progetto e rafforza il dialogo tra arte, scienza e spiritualità.

 

Il design incontra la parola. Oltre all’elemento visivo e interattivo, EXTRACELESTE si distingue per un affascinante connubio tra tecnologia e poesia. Attraverso un iPad o un QR code, i visitatori potranno ricevere poesie generate dall’intelligenza artificiale grazie alla collaborazione del creativo digitale Luca Andrea Marazzini.

Come un “poeta spaziale”, il robot terrà inoltre tra le mani dei delicati “fiori poetici” in vetro, ideati dalla designer Gala Rotelli. Questi fiori simbolici, realizzati in materiale fragile e prezioso, rappresentano un omaggio poetico alla fragilità umana e al valore della creatività.

Un’esperienza che invita a riflettere sulle potenzialità della tecnologia e sull’importanza di esaltare il contatto umano in ogni innovazione futura.

 

Nell’ambito della manifestazione ven 11/04 ci sarà anche un convegno sulle stesse tematiche aperto al pubblico (vedi allegato) alle ore 17 poiché nasce il Progetto «ICT, AI & Robotics” dove interverranno personalità di spicco del mondo della sostenibilità, delle nuove tecnologie.

 

 

Prodotto da

ELITAL e EVER IN ART®

(www.everinart.com), società benefit che si occupa di integrare le tematiche ESG nelle strategie aziendali e che sostiene l’Arte quale eco potente per valorizzare le azioni virtuose promosse da imprese, istituzioni pubbliche, associazioni e privati, con la quale il maestro Rotelli collabora da anni creando progetti artistici vocati all’innovazione ed alla sostenibilità, e ELITAL Space and Defence (www.elital.com), azienda che si occupa di design e fabbricazione di sistemi e satelliti per le piccole missioni Spaziale.

 

 

PROFILI:

Marco Nereo Rotelli è un artista di fama internazionale nato a Venezia, dove si è laureato in architettura per poi formarsi seguendo all’Accademia di Belle Arti, seguendo i corsi di Emilio Vedova. A metà degli anni ‘80 si è trasferito a Milano, iniziando una ricerca sulla luce e sulla dimensione poetica che lo ha portato ad esporre nelle capitali del mondo. Il suo lavoro da sempre mira ad un’opera totale, con performance immersive, dove le sue installazioni luminose coinvolgono artigiani, filosofi, musicisti, poeti, fotografi, registi, ma principalmente il suo rapporto è con la poesia che, con il tempo, è divenuta un riferimento costante per il suo lavoro. Nel 2000 ha fondato il gruppo Art Project, oggi diretto da Elena Lombardi e composto da giovani artisti ed architetti, con il quale realizza numerosi interventi e progetti di installazione urbana. Questo suo impegno gli è valso la partecipazione a nove edizioni della Biennale di Venezia, oltre a numerose mostre personali e collettive. È stato invitato dalla Northwestern University (Chicago) come artist-in residence (inverno 2013, è stato 22 volte sull’Isola di Pasqua per opere scultore e pittoriche. E poi in Giappone, Cina, USA. Spagna, Francia…). Le sue opere, presenti in musei internazionali e collezioni private, hanno sempre di più assunto una dimensione etica rivolta a una riflessione sui temi ambientali e sociali. Di lui hanno scritto alcuni tra i più importanti critici d’arte.

Riccardo Valentini | Laureato all'Università di Roma "La Sapienza" in Fisica con specializzazione in Biofisica. Dopo un periodo di ricerca svolto presso l’Università di Stanford e il Joint Research Center della Commissione Europea ad Ispra, diventa professore ordinario dell’Università della Tuscia, dove oggi insegna il corso di Biologia ed Ecologia Forestale e Digital Technologies for Climate Smart Forestry per la laurea magistrale internazionale. È stato uno dei pionieri della ricerca sul ruolo delle foreste nell’assorbimento della anidride carbonica svolgendo spedizioni scientifiche in diversi ecosistemi del Pianeta dalle foreste boreali in Canada e Siberia a quelle tropicali dell’Amazzonia e del bacino del Congo passando per Europa, Australia, Cina, e Giappone. È stato membro del comitato scientifico del Global Carbon Project e Presidente del programma delle Nazioni Unite GTOS (Global Terrestrial Observation System). È stato autore principale e coordinatore del terzo e quinto rapporto dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) sugli impatti climatici e l'adattamento ed autore del rapporto speciale IPCC “Land and Climate”.  I recenti riconoscimenti includono: Premio internazionale Norbert Gerbier-Mumm 2004 Zayed International Prize for the Environment, Laurea Honoris Causa Facultè Universitaire des Sciences Agronomiques de Gembloux, Belgio, Premio Nobel per la Pace 2007 come membro del consiglio dell'IPCC, Premio Thomson Reuters che riconosce l'1% degli scienziati più citati al mondo, Premio Ernst Heckel della Federazione delle Società Ecologiche Europee, Laurea Honoris Causa Russian State Agricultural University - Timiryazev Academy, Mosca, Russia. Vincitore National Geographic Explorer Award. Presidente della Società Italiana delle Scienze del Clima 2021-22. Membro della European Academy of Sciences e Medaglia della Accademia delle Scienze dei “XL” per la Fisica e le Scienze Naturali. Il Prof. Valentini ha pubblicato 261 articoli su riviste internazionali peer-review, con 36142 citazioni e un H index di 75. Ha creato e brevettato un nuovo sensore per il monitoraggio della salute degli alberi (TreeTalker) che è usato ora in più di 4000 alberi in diverse località del mondo (Italia, Spagna, Russia, Canada, Germania, Francia, Svizzera, Regno Unito, Corea del Sud, Cina).

 

Ever in Art è una società benefit nata con l’obiettivo di utilizzare l’arte come mezzo concreto per nobilitare e valorizzare le azioni virtuose promosse da privati, aziende e associazioni, con un forte impatto sociale o di salvaguardia ambientale, sensibilizzando il pubblico sul rispetto dei principi etici e civili. Le aziende sono sempre più impegnate socialmente. Ever in Art riunisce professionisti ed esperti di sostenibilità, marketing e comunicazione per rivoluzionare la fruizione e il ruolo dell’Arte grazie a nuovi strumenti di marketing concepiti per potenziare la comunicazione ed incrementare la brand reputation.

Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma 

 

Bi-personale di Clara Garesio e Giuseppe Pirozzi GARESIO PIROZZI Rendez-vous

 



COMUNICATO STAMPA

Alla galleria Spazio Arte Petrecca di Isernia

la bi-personale di Clara Garesio e Giuseppe Pirozzi

GARESIO PIROZZI Rendez-vous

12 aprile - 31 maggio 2025

La bi-personale di Clara Garesio e Giuseppe Pirozzi dal titolo Rendez-vous, a cura di Carmen D’Antonino e Francesca Pirozzi, in programma a Isernia, alla galleria Spazio Arte Petreccadiretta artisticamente da Gennaro Petrecca, dal 12 aprile al 31 maggio 2025, propone al pubblico un duplice itinerario attraverso l’ampia e variegata produzione espressa dai due maestri nel lunghissimo percorso della loro attività artistica. Come scrive Francesca Pirozzi: «il progetto della mostra prende spunto da un dato storico: l’incontro, nel 1958, all’Istituto Statale d’Arte G. Manuppella di Isernia, dei due giovani docenti artisti e, di lì a poco, l’inizio del loro progetto di vita insieme a partire da un’affinità umana, intellettuale e artistica, alimentata dai vivaci rapporti di amicizia e collaborazione creativa all’interno dell’Istituto, diretto in questi anni da Giorgio Saturni. A partire da questo momento i due artisti avviano un cammino personale condiviso al quale intrecciano i rispettivi percorsi artistici in una condizione di autonomia ma anche di complicità, contaminazione, compartecipazione. Entrambe queste traiettorie, quella familiare-sentimentale e quella artistica, perdurano oggi e la circostanza di una loro mostra bi-personale a Isernia rappresenta un’occasione per ripercorrere a grandi linee l’evoluzione pluridecennale dei loro linguaggi e allo stesso tempo per risvegliare l’attenzione su un contesto interessante eppure poco indagato dalla storia dell’arte contemporanea nel nostro Paese, quello determinatosi in seguito al convergere a Isernia nel secondo dopoguerra di una serie di giovani e promettenti artisti, provenienti da più parti d’Italia, accomunati dall’entusiasmo per la ricerca e dalla comune volontà di confronto reciproco».

La mostra, che s’inaugura sabato 12 aprile 2025, alle ore 18.00, ha il Patrocinio del Comune di Isernia. Al vernissage interverranno gli artisti, le curatrici e il direttore artistico dello Spazio Petrecca.

Clara Garesio espone una summa della propria ricerca artistica che, a partire dalla consapevolezza del patrimonio culturale e tecnico della grande tradizione ceramica italiana, l’ha condotta negli anni a sperimentare, con inesaurito slancio creativo, sempre nuove possibilità espressive dell’arte del fuoco. Il repertorio delle sue opere spazia dalla metà del secolo scorso ad oggi, includendo, accanto a varie tipologie ceramiche, disegni ed edicole che ospitano assemblaggi creativi di objet trouvéGiuseppe Pirozzi presenta un corpus di sculture di media e piccola dimensione, a tutto tondo e ad

altorilievo, in terracotta ingobbiata e in bronzo fuso a cera persa, e una piccola selezione di gioielliscultura in argento e di disegni: tutti pezzi unici risalenti a diversi periodi del suo lungo percorso artistico. Per lo scultore la pratica del fare arte rappresenta una sorta di traduzione dell’esperienza emotiva del vissuto in linguaggio espressivo e uno strumento di comunicazione con l’altro. Come scrive Carmen D’Antonino: «Giuseppe Pirozzi e Clara Garesio hanno segnato in modo significativo l’evoluzione della scultura e della ceramica del Novecento, ampliando i confini della tradizione e portando queste forme d’arte a un livello di riflessione e sperimentazione che continua a influenzare gli artisti contemporanei. Con la loro opera, entrambi sono riusciti a dare nuova vita a materiali considerati tradizionali, dimostrando come la scultura e la ceramica possano essere linguaggi vitali e in continua evoluzione nel panorama dell’arte contemporanea.

La loro esposizione ad Isernia rappresenta una sorta di ritorno alle origini. Un tema, quest’ultimo, significativo nel percorso artistico dei due maestri, che in diverse fasi delle loro carriere hanno scelto di tornare a radici più profonde, riconnettendosi alla tradizione e alla terra.

Isernia, città storicamente legata alla cultura preromana e con una tradizione artigianale radicata, è stata per entrambi una fonte di ispirazione non solo per la ricerca formale, ma anche per un dialogo profondo con la memoria e con la storia. Questo legame con le origini si manifesta sovente nelle loro opere, che, nel ricorso a forme archetipiche che rimandano a significati esistenziali profondi, riflettono una dimensione primordiale e ancestrale, creando un ponte tra il passato e il presente».

Note biografiche

Clara Garesio nasce a Torino nel 1938 e qui frequenta la Civica Scuola d’Arte Ceramica. Prosegue

gli studi a Faenza, diplomandosi presso l’Istituto d’Arte per la Ceramica G. Ballardini. Da allora è

docente di discipline artistiche nella scuola pubblica e poi per la Società Umanitaria, mentre conduce

una personale e continua ricerca nel campo ceramico, pur praticando anche altri mezzi espressivi,

tra cui disegno, pittura e assemblage.

Dal 2021 è membro dell’IAC (International Academy of Ceramics). Tra gli altri riconoscimenti, nel

1956 vince il 1° Premio Faenza (sez. studenti), nel 2005 il 1° Premio Terra di Piemonte (sez. Arte

Ceramica), nel 2006 il Premio alla Carriera Viaggio attraverso la Ceramica, nel 2017 la Menzione

d’Onore al Concorso della Ceramica di Gualdo Tadino e la copertina del n. 296 della rivista La

Ceramica Moderna & Antica, nel 2019 la Cittadinanza Onoraria per meriti artistici del Comune di

Atrani, nel 2020 e 2022 è artista omaggiata alla biennale di scultura ceramica Keramikos.

Espone le sue opere in rassegne e mostre personali e realizza interventi per spazi pubblici e

collezioni museali in Italia e all’estero, tra l’altro: Palazzo dell’ONU di Ginevra, sede SEAE dell’UE a

Bruxelles, MIC di Faenza, MIAAO di Torino, Museo della Ceramica di Vietri sul Mare, Museu da

Marioneta di Lisbona e Museo M. Cargaleiro di Castelo Branco (Portogallo), Museo Duca di Martina

di Napoli, Museo della Ceramica di Castellamonte, Museo della Ceramica di Deruta, Museo d’Arte

Ceramica di Ascoli Piceno, Museo delle Arti Applicate di Villa de’ Ruggiero di Nocera Inferiore,

Museo della Ceramica di Grottaglie, Raccolta Internazionale d’Arte Ceramica Contemporanea di

Castelli, Museo Città Creativa di Ogliara Salerno, Museo della Ceramica di Cerreto Sannita, Comune

di Atrani, Museo Campano di Capua.

Di lei scrivono, tra gli altri, E. Alamaro, F. Bertoni, E. Biffi Gentili, M. Cargaleiro, G. Cefariello Grosso,

A. Cilento, L. Fiorucci, L. Hockemeyer, A. Morone, Muky, A. Pansera, F. Pirozzi, V. Sgarbi.

Giuseppe Pirozzi nasce nel 1934 a Casalnuovo di Napoli. Nel 1954, con la frequenza del corso di

Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli ha inizio la sua attività artistico-espositiva con opere

di scultura e grafica. Dal 1964 al 2001 è docente della stessa Accademia. Dal 2000 è Accademico

Scultore dell’Accademia Nazionale di San Luca.

Partecipa a numerosissime mostre, ottenendo prestigiosi premi e riconoscimenti della critica, tra le

altre: Premio Spoleto, Quadriennale d’Arte di Roma, 10 Nuovi Scultori Italiani a Lissone, Mostra

Internazionale di Scultura di Carrara, 6 Scultori Napoletani alla Due Mondi di Roma, Concorso

Internazionale del Bronzetto di Padova, Scultura del Mezzogiorno a Napoli, Alternative Attuali a

L’Aquila, Mostra Internazionale di Scultura a Legnano, Biennale del Fiorino di Firenze, Biennale

Nazionale d’Arte di Verona, Naples and its region a Boston, Naples Contemporaine a Salon de

Provence, Apologie del Logos a Firenze, Biennale Internaz. del Bronzetto Dantesco a Ravenna,

Napoli 50-59 a Ferrara, Made in borgo a Tokio e New York, Biennale di Venezia, Keramikos 2018,

2020 e 2022 a Viterbo, Napoli e Sutri, E la mia patria è dove l’erba trema, GNAM, Roma. Dal 1964

tiene moltissime personali, tra cui: Sala del Fiorino a Firenze, Galleria 2000 a Bologna, Il Girasole a

Roma, Galleria R.G. a Curaçao, Le Ore a Milano, Art Line a Los Angeles, Lo Spazio a Brescia, Ist.

Italiano di Cultura a Bruxelles, La Bussola a Torino, Agorà a Marsiglia, Spazio Linati a Milano,

FineArtStudio a Bruxelles, Castel Nuovo a Napoli, Villa Rufolo a Ravello, MANN a Napoli, Galleria

del Carbone a Ferrara, Castel Sant’Elmo-Museo Novecento a Napoli, Museo Campano a Capua,

Museo di Capodimonte a Napoli.

Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero e, quale vincitore di concorsi

nazionali realizza numerose opere per spazi pubblici. Di lui hanno scritto tra gli altri: G. Appella, E.

Crispolti, L. Caramel, L. Carluccio, R. Causa, V. Corbi, G. Di Genova, F. Menna, V. Sgarbi, L.

Vergine.

SCHEDA INFO

Titolo mostra Garesio Pirozzi Rendez-vous

Luogo Spazio Arte Petrecca

Corso Marcelli 177, Isernia

Apertura al pubblico 12 aprile - 31 maggio 2025

Inaugurazione sabato 12 aprile, ore 18.00

Orari apertura martedì, giovedì e venerdì, ore 17.00-20.00

altri orari su appuntamento

A cura di Carmen D’Antonino, Francesca Pirozzi

Info mostra +39 345 5068036 info@artepetrecca.com