Dal 17 aprile al 1 settembre 2013 la casa editrice d’arte Silvana Editoriale organizza, insieme alla celebre agenzia fotografica Magnum Photos, una ricca retrospettiva dedicata al fotografo della commedia umana Elliott Erwitt, ospitata nella Corte Medievale di Palazzo Madama a Torino. La mostra nasce in collaborazione con il Comune di Torino e la Fondazione Torino Musei.
L’esposizione è l’occasione per far conoscere al pubblico una selezione di 136
fotografie in bianco e nero, scelte fra quelle che hanno consacrato
Elliott Erwitt come uno dei più grandi fotografi di fama mondiale.
Il percorso è composto da tre sezioni, ciascuna delle quali è
incentrata su un tema significativo all’interno del vasto repertorio
iconografico del fotografo, nel quale ricorrono frequentemente immagini
di bambini, animali domestici, personaggi famosi, scatti pubblicitari,
scorci di città, visitatori di musei, ecc.
Elio Romano Erwitt nasce nel 1928 a Parigi da genitori russi di
origine ebraica, trascorre l’infanzia a Milano fino al 1939, quando la
famiglia emigra negli Stati Uniti a causa del fascismo. In America
decide di cambiare il suo nome in Elliott (“Hello Elio” suonava come uno
scioglilingua) e inizia a interessarsi alla fotografia frequentando la
Hollywood High School di Los Angeles, mentre contemporaneamente lavora
in un laboratorio che realizza stampe autografate per i fan delle stelle
del cinema. Membro di Magnum Photos dal 1953 – fu proprio Robert Capa,
socio fondatore dell’agenzia, a invitarlo a farne parte –, da oltre
sessant’anni racconta la vita quotidiana e quella mondana con lucidità e
arguzia.
“Si tratta di reagire a ciò che si vede, senza preconcetti – afferma –
si possono trovare immagini da fotografare ovunque, basta semplicemente
notare le cose e la loro disposizione, interessarsi a ciò che ci
circonda e occuparsi dell’umanità e della commedia umana”.
Erede della tradizione fotografica che rese celebre Henri Cartier-Bresson, basata sull’abilità compositiva e sull’istintiva sensibilità nel “cogliere l’attimo”, Elliott Erwitt è riuscito a emergere con originalità nel panorama della fotografia del Novecento grazie a un piglio molto personale con cui è riuscito a raccontare il genere umano in tutte le sue manifestazioni, con distacco e realismo.
Il suo sguardo sottolinea con delicatezza il carattere comico, insolito o ridicolo di alcuni aspetti della vita, con una predilezione per gli scatti rubati, presi per strada, spesso all’insaputa dei soggetti ripresi. “Una forma di espressione fotografica sempre più difficile”, ha dichiarato Erwitt.
Erede della tradizione fotografica che rese celebre Henri Cartier-Bresson, basata sull’abilità compositiva e sull’istintiva sensibilità nel “cogliere l’attimo”, Elliott Erwitt è riuscito a emergere con originalità nel panorama della fotografia del Novecento grazie a un piglio molto personale con cui è riuscito a raccontare il genere umano in tutte le sue manifestazioni, con distacco e realismo.
Il suo sguardo sottolinea con delicatezza il carattere comico, insolito o ridicolo di alcuni aspetti della vita, con una predilezione per gli scatti rubati, presi per strada, spesso all’insaputa dei soggetti ripresi. “Una forma di espressione fotografica sempre più difficile”, ha dichiarato Erwitt.
Le opere in mostra svelano la sottile ironia con cui ha saputo cogliere le piccole contraddizioni del reale
e lo humour con cui si è divertito a svelare il doppio gioco del caso,
come è evidente nella serie “Museum Watchers” o negli scatti dedicati ai
cani – uno dei suoi soggetti preferiti – indagato in maniera spesso
esilarante.
L’esposizione di Palazzo Madama rappresenta una delle più ricche restrospettive dedicate a Elliott Erwitt degli ultimi anni, e senza dubbio offre una visione della fotografia che ancora oggi ha molto da raccontare.
L’esposizione di Palazzo Madama rappresenta una delle più ricche restrospettive dedicate a Elliott Erwitt degli ultimi anni, e senza dubbio offre una visione della fotografia che ancora oggi ha molto da raccontare.
La mostra è accompagnata da un volume che raccoglie la selezione di
fotografie del percorso espositivo e un contributo della giornalista e
critica fotografica Angela Madesani.
Orari
Da martedì a sabato dalle 10.00 alle 18.00
Ultimo ingresso ore 17.00
Domenica dalle 10.00 alle 19.00
Ultimo ingresso ore 18.00
Chiuso il lunedì
Da martedì a sabato dalle 10.00 alle 18.00
Ultimo ingresso ore 17.00
Domenica dalle 10.00 alle 19.00
Ultimo ingresso ore 18.00
Chiuso il lunedì
Biglietti
Intero: 8 € (nel prezzo del biglietto è compresa ’audioguida).
Ridotto: 5 €, ragazzi tra i 13 e i 18 anni; aziende convenzionate; (nel prezzo del biglietto è compresa l’audioguida).
Omaggio: bambini da 0 a 12 anni; persone con disabilità; dipendenti Fondazione Torino Musei; Abbonamenti Musei Torino Piemonte; Abbonamenti Torino + Piemonte Card (1 adulto + 1 bambino minore di 12 anni); Abbonamenti Torino + Piemonte Card Junior (dai 13 ai 18 anni); guide turistiche con tesserino di abilitazione. è compresa l’audioguida.
Intero: 8 € (nel prezzo del biglietto è compresa ’audioguida).
Ridotto: 5 €, ragazzi tra i 13 e i 18 anni; aziende convenzionate; (nel prezzo del biglietto è compresa l’audioguida).
Omaggio: bambini da 0 a 12 anni; persone con disabilità; dipendenti Fondazione Torino Musei; Abbonamenti Musei Torino Piemonte; Abbonamenti Torino + Piemonte Card (1 adulto + 1 bambino minore di 12 anni); Abbonamenti Torino + Piemonte Card Junior (dai 13 ai 18 anni); guide turistiche con tesserino di abilitazione. è compresa l’audioguida.
Consulta il sito
Informazioni:
PALAZZO MADAMA MUSEO CIVICO D’ARTE ANTICA
Piazza Castello Torino
Tel: 011 4433501
Fax: 011 4429929
PALAZZO MADAMA MUSEO CIVICO D’ARTE ANTICA
Piazza Castello Torino
Tel: 011 4433501
Fax: 011 4429929
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Amalia di Lanno