Antonio Ottomanelli –
Collateral Landscape – Frammenti di paesaggio ai margini della ricostruzione
A cura di Joseph Grima
Prodotta da LUZ e Fondazione La Triennale di Milano
Progetto di allestimento MODOURBANO architettura
Progetto grafico Lucio Ruvidotti
Direzione artistica catalogo Letizia Trulli
Prodotta da LUZ e Fondazione La Triennale di Milano
Progetto di allestimento MODOURBANO architettura
Progetto grafico Lucio Ruvidotti
Direzione artistica catalogo Letizia Trulli
Quando il fotografo Antonio Ottomanelli partì per l'Afghanistan nel 2009 non
fu per verificare un'idea preconcetta della capitale Afghana: era invece per
osservare sul posto una terra trasfigurata da un conflitto senza sosta, ormai
abituata al trauma al punto che esso era diventato parte delle costruzioni
della città. Egli ha rovistato la città in cerca di segni delle macroscopiche
forze in azione sul paesaggio, registrando le sue osservazioni in note scritte
e immagini.
Le lacrime di guerra separano, ma allo stesso tempo legano indissolubilmente
insieme dei luoghi, e questo viaggio a Kabul è diventato il primo
capitolo di una ricerca durata 4 anni e che presto lo ha portato altrove.
Collateral landscape è una cartografia delle forze scatenate che si sono
susseguite agli eventi dell'11 settembre 2011 - eventi che hanno gettato realtà
distanti (Kabul, Baghdad, Sadr City, Herat, Dokan, New York City, Gaza) in uno
“stato di entaglement” non dissimile da quello che nella fisica quantistica
lega insieme elettroni a dispetto della loro reale distanza. Da questi paesaggi
così differenti emerge una nuova geografia noncurante dei confini e delle
frontiere: una singolo luogo immaginario senza soluzione di continuità
visceralmente avvinto dai recenti eventi storici.
Architetto di formazione, Ottomanelli guarda ai paesaggi abitati come
registro delle umane attività sia di distruzione che di ricostruzione. La
rappresentazione del paesaggio è critica ma non giudicatoria - il conflitto non
viene mostrato attraverso buchi di pallottole o crateri generati da bombe
esplose - ma attraverso immagini di nuovissime gated communities e palazzi del
parlamento di recente costruzione. Questi luoghi non sono il teatro in cui la
trama si disvela, come fosse un gruppo di attori, da sè. La posizione delle
immagini non è fissa e cambierà nel periodo della mostra. Alcune fotografie
selezionate saranno accompagnate da descrizioni del paesaggio scritte a mano
dalle guide locali che hanno accompagnato Ottomanelli nelle sue continue
ricognizioni.
La mostra si propone come momento introduttivo di un percorso più ampio e
complesso che interesserà inizialmente il territorio milanese e, attraverso una
rete di collaborazioni internazionali, raggiungerà i paesi oggetto della
ricerca.
Il luogo della mostra sarà la sede di una serie di attività che animeranno
il periodo dell’esposizione e tenderanno alla produzione di nuovi materiali e
contributi di carattere artistico e scientifico. Saranno organizzati incontri
con l'autore e tavole rotonde multidisciplinari con l'obiettivo di presentare i
futuri sviluppi del progetto; proseguire la riflessione sulle strategie e le
necessità della ricostruzione contemporanea e sulle implicite evoluzioni
identitarie, in medio Oriente come in Italia; sull'utilizzo delle pratiche
artistiche come necessario strumento di indagine e intervento a livello
sociale.
Antonio Ottomanelli
Studia Architettura a Milano e Lisbona. Fino al 2011 adjunct professor presso il dipartimento di progettazione architettonica del Politecnico di Milano. Nel 2009 fonda IRA-C (Interaction Research & Architecture in Crisis context) una piattaforma pubblica per la ricerca nel campo delle strategie urbane e sociali. Ha realilzzato reportage in Italia ed all’estero (L’Aquila earthquake 2009, Haiti earthquake 2010, Italy G8 summit 2010). Attualmente è impegnato nello studio e nella documentazione dell’attuale condizione delle città e dei territori in stato di conflitto, con particolare attenzione all’area mediorientale. Negli ultimi tre anni ha lavorato in Afghanistan, Iraq e Palestina. I suoi lavori sono stati pubblicati in varie riviste di Architettura (Area, Abitare, AR, Domus). Nel 2011 entra a far parte di LUZ photo agency. Attualmente sta lavorando al progetto COLLATERAL LANDSCAPE. Il suo lavoro è stato presentato nel 2011 e 2012 durante la II e III edizione di Festarch, Perugia; e nel 2010 all’interno del circuito ARIA - Berlino. Ha ricevuto due Menzioni d’onore (Architettura e Arte) al premio internazionale di fotografia Lucie Foundation. Le sue ricerche su Baghdad sono state recentemente presentate all’interno del Festival Sao Paulo Calling in Brasile. è stato tra gli artisti invitati alla Biennale di Dallas 2012 e alla prima edizione della Biennale del Design di Istanbul 2012. E' stato recentemente pubblicato dalla Endless Delight Publishing, con introduzione di Joseph grima, un volume che raccoglie le opere della serie Big Eye
12 maggio-23 giugno 2013
Triennale di Milano
Studia Architettura a Milano e Lisbona. Fino al 2011 adjunct professor presso il dipartimento di progettazione architettonica del Politecnico di Milano. Nel 2009 fonda IRA-C (Interaction Research & Architecture in Crisis context) una piattaforma pubblica per la ricerca nel campo delle strategie urbane e sociali. Ha realilzzato reportage in Italia ed all’estero (L’Aquila earthquake 2009, Haiti earthquake 2010, Italy G8 summit 2010). Attualmente è impegnato nello studio e nella documentazione dell’attuale condizione delle città e dei territori in stato di conflitto, con particolare attenzione all’area mediorientale. Negli ultimi tre anni ha lavorato in Afghanistan, Iraq e Palestina. I suoi lavori sono stati pubblicati in varie riviste di Architettura (Area, Abitare, AR, Domus). Nel 2011 entra a far parte di LUZ photo agency. Attualmente sta lavorando al progetto COLLATERAL LANDSCAPE. Il suo lavoro è stato presentato nel 2011 e 2012 durante la II e III edizione di Festarch, Perugia; e nel 2010 all’interno del circuito ARIA - Berlino. Ha ricevuto due Menzioni d’onore (Architettura e Arte) al premio internazionale di fotografia Lucie Foundation. Le sue ricerche su Baghdad sono state recentemente presentate all’interno del Festival Sao Paulo Calling in Brasile. è stato tra gli artisti invitati alla Biennale di Dallas 2012 e alla prima edizione della Biennale del Design di Istanbul 2012. E' stato recentemente pubblicato dalla Endless Delight Publishing, con introduzione di Joseph grima, un volume che raccoglie le opere della serie Big Eye
12 maggio-23 giugno 2013
Triennale di Milano
Segnala:
Amalia di Lanno