La ricerca di Paolo
Peroni è un passo doppio tra piani e contropiani in cui la
sperimentazione linguistica e l’uso dei materiali sono spesso un
espediente per suggerire una tensione, mettere in connessione ed
esplicare la sperimentazione. Si tratta di un sistema di relazioni in
trazione costante, un gioco di scambi e immersioni in cui ciò che conta
di più sono i rapporti e i conseguenti resoconti tra elementi. Il
confronto si estrinseca quindi tra naturale e artificiale, singolare e
plurale, privato e pubblico,
impossibilità e potere. L’esame di un tipo o di una tipologia conta per
il giovane artista nella misura in cui è possibile sperimentare delle
teorie legate alle leggi dell’economia e della biologia sempre
raccordate da un’impronta umanistica e letteraria che lo staccano
sottilmente dalla filosofia pura per immetterlo in quella corrente
d’arte contemporanea che si nutre di espansione dell’errore, dati
d’imperfezione, traumi da cui si generano delle duttilità possibili e
sempre spinte al limite del parossismo. Paolo Peroni è un artista
parresiasta nel senso di colui che “si assume il rischio della verità”,
che insegue il tout-dire, il pan-rhema, il dire tutto della verità e
dirla senza mascherarla (da Michel Foucault, conferenze del 1983
all'Università californiana di Berkeley).
Nelle sue opere Paolo Peroni organizza una decostruzione, imita e simula attraverso il negativo, danneggia forme organizzate in un universo che diviene universo scenico, spazio classico e luogo di rappresentazione entro il quale tutto può essere violentato mediante curvature, anamorfosi, sgretolamenti, impasti. Le condensazioni, le rimozioni, i dislocamenti lavorano sui materiali sprigionando un’altra energia che rende l’opera irriconoscibile rispetto alla sua matrice. Questo avviene con il metacrilato dei cicli Bios, Genotipo e Fenotipo, come con la gomma al silicone dei Sudari da Caccia. Nella vicinanza tra positivo e negativo di nietzschiana memoria, l’intensità del rappresentato e il fantasma del vocativo si rivelano disordine che è denuncia di un altro ordine e di un’altra natura smascherando tutto ciò che è formale, dichiarato, corretto, stabilito. In quest’universo a clima incostante la difformità crea uno scarto e provoca l’opera che altro non è che un’impertinenza (1), una necessità fisiologica, la più straordinaria delle imperfezioni possibili, è arte e vita insieme.
1. Jean - François Lyotard, DISCORSO, FIGURA, Mimesis Edizioni, 2008.
(di Martina Cavallarin)
Paolo Peroni è nato a Cuggiono (Mi), vive e lavora a Torino.
---
Paolo Peroni
ROTTURA SPONTANEA DI SIMMETRIA
a cura di Martina Cavallarin
dal 23 aprile al 24 maggio 2013
in collaborazione con: Raffaella De Chirico Arte Contemporanea
opening: 23 aprile 2013, ore 18.30
scatolabianca(etc.)
Via Ventimiglia (angolo Via Privata Bobbio)
20144 Milano
info@scatolabianca.com
www.scatolabianca.com
Nelle sue opere Paolo Peroni organizza una decostruzione, imita e simula attraverso il negativo, danneggia forme organizzate in un universo che diviene universo scenico, spazio classico e luogo di rappresentazione entro il quale tutto può essere violentato mediante curvature, anamorfosi, sgretolamenti, impasti. Le condensazioni, le rimozioni, i dislocamenti lavorano sui materiali sprigionando un’altra energia che rende l’opera irriconoscibile rispetto alla sua matrice. Questo avviene con il metacrilato dei cicli Bios, Genotipo e Fenotipo, come con la gomma al silicone dei Sudari da Caccia. Nella vicinanza tra positivo e negativo di nietzschiana memoria, l’intensità del rappresentato e il fantasma del vocativo si rivelano disordine che è denuncia di un altro ordine e di un’altra natura smascherando tutto ciò che è formale, dichiarato, corretto, stabilito. In quest’universo a clima incostante la difformità crea uno scarto e provoca l’opera che altro non è che un’impertinenza (1), una necessità fisiologica, la più straordinaria delle imperfezioni possibili, è arte e vita insieme.
1. Jean - François Lyotard, DISCORSO, FIGURA, Mimesis Edizioni, 2008.
(di Martina Cavallarin)
Paolo Peroni è nato a Cuggiono (Mi), vive e lavora a Torino.
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Paolo Peroni
ROTTURA SPONTANEA DI SIMMETRIA
a cura di Martina Cavallarin
dal 23 aprile al 24 maggio 2013
in collaborazione con: Raffaella De Chirico Arte Contemporanea
opening: 23 aprile 2013, ore 18.30
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Amalia di Lanno