WELCOME BACK
Progetto di arte pubblica
A cura di
Carmelo Cipriani e Alexander Larrarte
Artisti
Dario Agrimi,
Ak2deru, Mariantonietta Bagliato, Gianfranco Basso, Guillermina De Gennaro,
Iginio Iurilli, Angela Lazazzera, Oronzo Liuzzi, Paolo Lunanova, Paola
Mancinelli, Mario Nalli, Paszca, Jasmine Pignatelli, Mariateresa Quercia,
Raffaele Quida, Fabrizio Riccardi, Massimo Ruiu, Gregorio Sgarra, Leandro
Summo, Tarshito
6-13 dicembre 2021
Corato
Corso Giuseppe Mazzini – Piazza Battisti
Lunedì 6 dicembre, dopo “The Cure”,
progetto di arte pubblica ideato da Alexander Larrarte, svoltosi a marzo, e in
continuità con il primo intervento con lenzuoli organizzato da CoArt Gallery nel 2011, nel centro di
Corato, tra Corso Giuseppe Mazzini e Piazza Cesare Battisti, è partito il nuovo
progetto di arte pubblica “Welcome Back”, curato da Carmelo Cipriani e Alexander
Larrarte. Venti artisti, con
ricerche e linguaggi differenti, sui balconi del centro cittadino, hanno
realizzato altrettanti interventi dedicati agli studenti.
Gli artisti coinvolti sono: Dario Agrimi, Ak2deru, Mariantonietta
Bagliato, Gianfranco Basso, Guillermina De Gennaro, Iginio Iurilli, Angela
Lazazzera, Oronzo Liuzzi, Paolo Lunanova, Paola Mancinelli, Mario Nalli,
Paszca, Jasmine Pignatelli, Mariateresa Quercia, Raffaele Quida, Fabrizio
Riccardi, Massimo Ruiu, Gregorio Sgarra, Leandro Summo, Tarshito. Il progetto ufficialmente presentato il 6
mattina dalle ore 8.00 nelle scuole coinvolte, alla presenza dei curatori,
degli artisti e delle autorità.
Il
lungo periodo di restrizioni e limitazioni dovute alla pandemia ha segnato
l’intera società e, in particolar modo, i più giovani. L’impossibilità di una
regolare attività didattica, la socialità negata e le nuove modalità di
conoscenza e apprendimento, hanno generato un senso di straniamento e smarrimento negli studenti di ogni ordine e grado.
La comunità dell’arte, in tutto questo periodo, non ha fatto mancare il proprio
sostegno, offrendo nuove possibilità e invitando a meditare su nuove visioni
della comunità. I balconi, durante la pandemia, hanno rappresentato il confine
tra l’interno e l’esterno, luoghi liminali di un contatto con il mondo fuori,
ultimo baluardo di un contatto con la società. Le opere sono realizzate su lenzuoli del formato di un letto singolo,
quello su cui dormono nelle loro case gli studenti. Percorrendo il tragitto da
casa a scuola, i bambini e i ragazzi, alzando gli occhi al cielo, in un gesto
di per sé foriero di speranza, coglieranno visioni e suggestioni capaci di
farli riflettere sul periodo trascorso e ancora non del tutto concluso.
L'arte
nasce con una finalità di comunicazione con il sociale, veicola attitudini e
sensibilità di una determinata epoca storica e di un territorio. Le nuove forme
artistiche necessitano spazi nuovi. Il
progetto si configura come un'indagine aperta e in progress sul rapporto tra
arte e spazio espositivo e su come la funzione di entrambe si intrecci
al territorio e alla socialità dell'arte. Un'operazione culturale che mira a
promuovere l'arte nel territorio, sviluppando una sensibilità critica nei
confronti di tematiche come quelle del territorio e dell'inclusione sociale. Nel corso del progetto saranno promossi
incontri all’interno delle scuole, con artisti, curatori e critici d’arte.
Il 10 dicembre gli studenti guideranno i
visitatori che vorranno conoscere più approfonditamente gli interventi degli
artisti. Le visite guidate partiranno da piazza Cesare Battisti e si
svolgeranno dalle 18 alle 20.
Il progetto,
ideato da Alexander Larrarte e promosso da CoArt Gallery di Corato, in
collaborazione con Fidapa BPW-Italy
Sezione di Corato, è patrocinato dal Comune
di Corato. Partner del progetto sono gli istituti secondari di secondo
grado di Corato: I.I.S.S. “A. Oriani -
L. Tandoi”, I.I.S.S. “Federico II,
Stupor Mundi”, I.T.E.T. “Padre A.M. Tannoia”.
Ringraziamo
il Sindaco Corrado De Benedittis, il
Vicesindaco Beniamino Marcone, la Polizia Locale di Corato, i Dirigenti scolastici e i docenti, l’impresa edilizia di Giuseppe
Mangione, le famiglie e gli esercenti di Corso Giuseppe Mazzini e di Piazza
Cesare Battisti.
Crediti
fotografici
Francesco
De Marinis