martedì 14 settembre 2021

L’Arte svelata. Sguardi che vanno oltre di Luca Gamberini


Giovedi 16 settembre, alle ore 18, presso la Biblioteca Corticella – Luigi Fabbri, in via Massimo Gorki 14, inaugura la mostra L’Arte svelata. Sguardi che vanno oltre, di Luca Gamberini, poeta, scrittore e fotografo, a cura di Azzurra Immediato, in collaborazione con Comune di Bologna, Quartiere Navile, Istituzione Bologna Musei, Bologna Biblioteche, Biblioteca Corticella – Luigi Fabbri. 

L’Arte svelata. Sguardi che vanno oltreè la prima personale di fotografia di Luca Gamberini, ben noto al pubblico quale autore di Poesia Espressa® che già ha portato la sua forma d’arte a Paratissima, al Museo MAMbo e in molte librerie, gallerie e città italiane. Accanto alla scrittura, però, la fotografia si sta insinuando tra i versi della sua scrittura in maniera preponderante, tanto che questa mostra segna la prima personale in un percorso avviato pochi mesi fa, al FestivalVinArte, in Campania, dove ha esposto insieme con altri artisti e fotografi di fama internazionale. 

L’Arte svelata, racconta qualcosa che agli occhi delle persone è solitamente impossibile vedere e per un poeta, la prima mostra personale non poteva che svolgersi in una biblioteca, tra libri, parole, carte e vite che scorrono nei racconti degli altri. Luca Gamberini, nel cogliere ciò che gli altri non possono vedere, regala istanti di grande suggestione, catturati durante il disallestimentodi una delle principali mostre istituzionali degli ultimi anni in città, ‘Etruschi. Viaggio nella terra dei Resna’, durante il lockdown.

La storia che questa mostra vuole raccontare prende avvio dalla volontà dell’autore e delle istituzioni di documentare preziose fasi di passaggio che hanno avuto, però, la forza, di tradursi in una mostra, un po’ diversa e fuori dal coro, a cominciare dal luogo scelto: la Biblioteca di Corticella, nel Quartiere Navile, quella che l’artista frequentava da bambino e frequenta oggi e che rappresenta un punto armonico nella tensione contro le sovrastrutture che ancora oggi perimetrano e limitano i concetti di ‘centro’ e ‘periferie’, luoghi dello spazio dove, ‘semplicemente si intersecano le vite delle donne e degli uomini’.

All’opening interveranno: l'artista Luca Gamberini, la curatriceAzzurra Immediato, il Presidente del Quartiere Navile Daniele Ara, la Direttrice delle Biblioteche Comunali Veronica Ceruti, il Direttore dell'Istituzione Bologna MuseiMaurizio Ferretti

 

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L’Arte svelata. Sguardi che vanno oltre 
Luca Gamberini & Azzurra Immediato 

È il racconto di quanto gli occhi non sono in grado di vedere. 
Perché non consentito. 
Perché lo spazio espositivo è – stato– chiuso. 
Perché la mostra è finita. 
Anche l’ultimo visitatore è andato via. 
Perché ha preso il via l’ultimo miglio espositivo che, di fatto, non è più mostra ma che con essa ne condivide ancora spazi ed elementi. 
Ma non fruitori. 
Ora restano solo gli addetti ai lavori che possono entrare e prendervi parte. 
La fase di disallestimento non è, tuttavia, soltanto un passaggio obbligato nella prassi museale; essa, invero, consta di diversi momenti codificati e precisi. 
La fase di disallestimento permette l’instaurarsi di inediti rapporti tra uomo e arte, tra arte e tecnologia, tra contenuto e contesto. 
Il rapporto tra uomo e arte non è più mediato né veicolato da teche o percorsi guidati. 
L’oggetto artistico si rivela nudo senza più difesa. 
Diventa tangibile, seppur con tutte le cautele del caso. 
L’elemento artistico si spossessa del suo valore storico-critico per diventare un dato da catalogare, da inventariare, da verbalizzare. 
Questo processo richiede la compresenza di più strumenti tecnologici, specialmente in seguito alla pandemia. 
Per esempio, il direttore del Museo prestatore, forzatamente assente, deve ugualmente verificare che tutto avvenga nella massima tutela del patrimonio prestato. 
Così, slegandolo dal suo contesto naturale, l’elemento artistico si propone nella sua fragilità, minimale, quasi astratta. 
Tale metamorfosi e tali gestualità, questa rete di interazioni sviluppatesi all’interno delle medesime sale espositive dove fino a poco prima i visitatori scorrevano in un flusso costante, tutto ciò è vietato agli occhi dei più, nell’ossimoro dell’assenza di pubblico,
Ma cosa accade davvero? 
Cosa si muove oltre lo sguardo? 
Ho scelto di raccontare istanti preziosi ed invisibili attraverso quelli che sono i miei idiomi: l’immagine fotografica e la parola in forma di poesia. 
Un racconto visuale che dedico a tutti quegli occhi che meritano di vedere, agli animi che meritano di conoscere la bellezza celata delle cose. 

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L’Arte svelata. Sguardi che vanno oltre 
Azzurra Immediato

Ciò che si svela diventa, finalmente, mondo visibile ad ognuno, a chi, in precedenza non ne ha avuto possibilità. L’Arte svelata che Luca Gamberini mette in scena – desunta da un momento ai più invisibile, ossia la fase di disallestimento di una mostra museale, ‘Etruschi. Viaggio nelle Terre dei Rasna’ ospitata dal Museo Civico Archeologico di Bologna tra il 2019 ed il 2020 – è una sorta di metafora che, solo in apparenza, delinea qualcosa di futile al di fuori dei confini di un museo; I processi e le dinamiche che afferiscono alla conclusione e alla chiusura di una mostra al pubblico, sono destinati ad esser considerati specificità e fenomenologie di addetti ai lavori, mentre il resto del mondo ha già ripreso posto nel suo rutilante percorrere il tempo e lo spazio. Il disallestimento è una azione periferica rispetto all’esposizione. Luca Gamberini ha scelto di stravolgere alcune dinamiche in un tempo imperfetto: in una città blindata a causa della pandemia, in un irragionevole periodo di chiusura forzata dei luoghi della cultura, ecco che il momento finale di una importante mostra è raccontato, nelle sue fasi più delicate, dalla fotografia di Gamberini e liricamente cantata dalle sue Poesie Espresse® . Ogni scatto racchiude e genera un istante di vivido neo vitalismo, palesa laddove tutto ottundeva e celava ai nostri occhi e alle nostre anime. Ad un simile corto circuito compartecipa l’elemento semantico, quella significazione che, delineata già dal titolo, in maniera emblematica e enigmatica, propone un sentiero da seguire per interpretare e scegliere una lettura di questa mostra, immaginata come pagine di libri sfiorabili dalle persone. Ciò che appare come un paradosso si affianca ad una nuova costruzione immaginifica e visionaria, l’ideazione di un universo che, grazie agli sguardi che vanno oltre evoca un intricato e affascinante rebus, un labirinto di parole, segni, immagini e suggestioni, in cui, invece di perdersi ci si può ritrovare, sentendosi finalmente al sicuro, tra reperti salvati dall’invisibilità e poesie di rinnovata armonia. Ecco, dunque, che dalle sale inaccessibili del Museo Archeologico ai tempi del lockdown, L’Arte svelata giunge in un luogo caro a Luca Gamberini, la Biblioteca Corticella Luigi Fabbri, quella della sua infanzia e quella che, oggi, è il punto di riferimento del suo quartiere. Non è malinconia, è desiderio di riportare al centro la periferia a partire dalla cultura, è tempo di scardinare, grazie a svelamenti e sguardi che attraversano e sorpassano le ovvietà, i concetti stessi di periferia e centro che, così decadono e precipitano dal piedistallo della loro banalità e superficialità. È il centro che arriva in periferia o è la periferia che raggiunge il centro? Poco o nulla importa. È solo un punto di vista e la fotografia ci insegna che tutto è nello sguardo di chi sa guardare nella giusta direzione, eternando la migliore prospettiva. L’Arte svelata, Sguardi che vanno oltre è la nostalgia del futuro, un tempo che deve ritrovare la propria preziosità nei luoghi delle persone, dove tutto è sempre in divenire, e dove la bellezza del tutto è ancora possibile… 



L’Arte svelata. Sguardi che vanno oltre
di Luca Gamberini
a cura di Azzurra Immediato

in collaborazione con Comune di Bologna, Quartiere Navile, Istituzione Bologna Musei, Bologna Biblioteche, Biblioteca Corticella – Luigi Fabbri