“Delightful horror”
“Come vedi, ancor non m'abbandona”
Dante Alighieri, Inferno V,100-108
The Format – Contemporary Culture Gallery è lieta di presentare: “Delightful horror”“Come vedi, ancor non m'abbandona” bi-personale di MUSTAFA SABBAGH E MIENA ALTINI a Milano a cura di Guido Cabib. Opening 23 Maggio 2014 ore 19.00 .
Gli artisti presentano una serie di lavori , fotografie , sculture ed installazioni inediti e realizzati appositamente per lo spazio The Format.
Nell'idea di Edmund Burke è Sublime "Tutto ciò che può destare idee di dolore e di pericolo, ossia tutto ciò che è in un certo senso terribile o che riguarda oggetti terribili, o che agisce in modo analogo al terrore", il sublime può anche essere definito come "l'orrendo che affascina" ("delightful horror").
Con le opere presentate ci immergiamo in un mondo di “Sublime Bellezza” , dove quest'ultima si appalesa sia nelle immagini oscure di Mustafa sia nelle sculture forgiate con la pelle di Milena.
Nell'identificare ciò che per noi è bellezza, ci è d'impedimento la parola stessa: “ bellezza “. All'orecchio suona così languida, così inefficace, vezzosa ed eterea, così distante dalle drammatiche urgenze dell'anima.
Nel nostro caso la bellezza risiede proprio nell'opposto, energica, sgraziata e materica ( la pelle e la pece), così vicina a noi esseri di carne ed ossa, alle nostre vite intrise di drammaticità.
Le nostre vite sono circondate da cose lasciate fuori al freddo esposte all'oscurità; ciascun oggetto, per definizione , viene gettato via prima di essere fabbricato, spazzatura e ciarpame senza vita, che deriva il suo valore esclusivamente dato dal nostro desiderio consumistico di possedere ed accumulare.
Ma nell'oscurità che ci avvolge risiedono Anima e Cuore , sta a noi risvegliarle ed attraversare con loro questo mondo avvolto dall'orrendo che affascina.
Abbiamo bisogno di “Visioni” per alzare la testa e pensare! Dipende da noi tenere illuminato il mondo.
Corbin dice chiaramente che la modalità caratteristica del cuore non è il sentimento bensì la visione. L'amore appartiene allo spirito, e rende l'anima reattiva alle sue immagini, che sono nel cuore. Il cuore, dunque, non è tanto il luogo del sentimento personale, quanto il luogo della Imaginatio vera che riflette nel mondo microcosmico del cuore, il mondo immaginale.
Le opere di questi straordinari artisti , legati da grande amicizia, sono stimolanti, ci fanno reagire perchè viviamo in un deserto, ma nel deserto è Re il Leone, che squarcia il buio con il suo ruggito. La bellezza, quindi deve essere stimolata alla vita con il furore, la rabbia, l'eros ed il “delightful horror”.
Mustafa Sabbagh nasce ad Ammam (Giordania ) , vive e lavora a Ferrara.
Milena Altini nasce a Faenza dove vive e lavora.
Dante Alighieri, Inferno V,100-108
The Format – Contemporary Culture Gallery è lieta di presentare: “Delightful horror”“Come vedi, ancor non m'abbandona” bi-personale di MUSTAFA SABBAGH E MIENA ALTINI a Milano a cura di Guido Cabib. Opening 23 Maggio 2014 ore 19.00 .
Gli artisti presentano una serie di lavori , fotografie , sculture ed installazioni inediti e realizzati appositamente per lo spazio The Format.
Nell'idea di Edmund Burke è Sublime "Tutto ciò che può destare idee di dolore e di pericolo, ossia tutto ciò che è in un certo senso terribile o che riguarda oggetti terribili, o che agisce in modo analogo al terrore", il sublime può anche essere definito come "l'orrendo che affascina" ("delightful horror").
Con le opere presentate ci immergiamo in un mondo di “Sublime Bellezza” , dove quest'ultima si appalesa sia nelle immagini oscure di Mustafa sia nelle sculture forgiate con la pelle di Milena.
Nell'identificare ciò che per noi è bellezza, ci è d'impedimento la parola stessa: “ bellezza “. All'orecchio suona così languida, così inefficace, vezzosa ed eterea, così distante dalle drammatiche urgenze dell'anima.
Nel nostro caso la bellezza risiede proprio nell'opposto, energica, sgraziata e materica ( la pelle e la pece), così vicina a noi esseri di carne ed ossa, alle nostre vite intrise di drammaticità.
Le nostre vite sono circondate da cose lasciate fuori al freddo esposte all'oscurità; ciascun oggetto, per definizione , viene gettato via prima di essere fabbricato, spazzatura e ciarpame senza vita, che deriva il suo valore esclusivamente dato dal nostro desiderio consumistico di possedere ed accumulare.
Ma nell'oscurità che ci avvolge risiedono Anima e Cuore , sta a noi risvegliarle ed attraversare con loro questo mondo avvolto dall'orrendo che affascina.
Abbiamo bisogno di “Visioni” per alzare la testa e pensare! Dipende da noi tenere illuminato il mondo.
Corbin dice chiaramente che la modalità caratteristica del cuore non è il sentimento bensì la visione. L'amore appartiene allo spirito, e rende l'anima reattiva alle sue immagini, che sono nel cuore. Il cuore, dunque, non è tanto il luogo del sentimento personale, quanto il luogo della Imaginatio vera che riflette nel mondo microcosmico del cuore, il mondo immaginale.
Le opere di questi straordinari artisti , legati da grande amicizia, sono stimolanti, ci fanno reagire perchè viviamo in un deserto, ma nel deserto è Re il Leone, che squarcia il buio con il suo ruggito. La bellezza, quindi deve essere stimolata alla vita con il furore, la rabbia, l'eros ed il “delightful horror”.
Mustafa Sabbagh nasce ad Ammam (Giordania ) , vive e lavora a Ferrara.
Milena Altini nasce a Faenza dove vive e lavora.
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amalia di Lanno